Niente di più sbagliato del pretendere di andare per sterrati una domenica di mezzo agosto. Eppure, troppe volte avevo tirato fuori la Culona dal garage lasciando la Bastarda lì a guardarmi col suo monocolo spento e (mi sembrava) triste ed offeso.
Per cui di buon mattino l'ho accesa per fare un paio di orette di sterri veloci qui attorno. Sono appena tornato

Salgo in quota su asfalto

e passando davanti al sentiero che facevo da ragazzino mi fermo per sciogliere un dubbio

Faccio gli ultimi 2 km sul bitume oppure oso il mezzo chilometro di sentiero?

sono un ligio, ma l'asfalto mi mortifica e le vessazioni di cui mi sono abbondantemente lamentato lo fanno ancor di più, per cui scatta la ribellione. Per fare quel mezzo chilometro ci ho messo olte un quarto d'ora, e come al solito mi sono schiantato sin dall'inizio.

Ma è stato bellissimo!!
Per fortuna il programma ora prevede ampi sterrati, che iniziano presto.

L'Arrow tuona ribelle nel bosco, ma spesso devo chiudere per passare di fianco a camminatori che, comunque, rispondono col sorriso ai miei generosi (e lecchini) cenni di saluto.
Il bosco si apre sulla vista delle Dolomiti bellunesi. In seconda fila, da sinistra, mi godo un arco che va dalle Pale di San martino al Civetta e più indietro la Marmolada, fino a chiudere a oriente col confine con il Friuli. Peccato per la pesante coltre di foschia.

Salgo, scendo, i cilindretti cantano allegri e mi sparano avanti veloce. A me piace così, fluido a cercare il ritmo, col respiro che rimane regolare. Gusti.

A un certo punto devo decidere: scendo a valle per una china ripida e tortuosa, per poi risalire parzialmente in asfalto, o... tento una strada che avevo fatto col Defender anni addietro, aprendomi la via a suon di paraurti (un tubolare da 15cm ottenuto accoppiando 2 semigusci) tra erba alta, arbusti e alberi caduti? Andiamo a vedere, và.

Entra nel bosco, esci dal bosco.. e così per varie volte. Nessuno lungo il cammino: questo aumenta l'andatura ma anche il timore che non si vada da nessuna parte.

Intanto me la godo. E queste foto sono sofferte, col cavolo che mi sarei fermato, ma ho pensato che condividere qualcosa con voi, una buona volta, sarebbe stato carino.


Dicono che, se ci credi, i miracoli accadono. E infatti...

La strada è stata "bulldozerata" di recente. Il fondo è molle, grossi sassi appaiono qui e là, ma è larga 2 metri e mezzo ed è percorribile. Niente foto amici miei, me la son goduta fino in fondo, un toboga su e giù, pieno di appoggi da erezione rapida, che portava al paesello in fondo alla valle. In fondo a una discesa, la strada spianava seccamente per entrare in un tornante a destra. Sono arrivato a bombazza (per i miei parametri) grazie ad un grip della Mad**na ed ho visto tardi il tornante: colpo di freni, il posteriore ha bloccato e la moto ha puntato verso l'esterno. Mollo il posteriore, ma ho bisogno ancora di meno velocità: tutti e due i freni con decisione! Bello, il terreno molle cede sotto l'anteriore, e ormai quasi fermo faccio una elegante giravolta e pianto una schienata in terra proprio davanti alla 90/90x21

Nemmeno un graffio. La Bastarda? Niente di niente, manco s'è spenta, è lì che borbotta in terza e la distribuzione protesta. Si riparte. sm443
Risalgo per la strada in cui provai l'RMX-E e mi accorgo felice che i tratti cementati sono aumentati a dismisura

Ma i salti ci sono ancora e col fondo duro si arriva anche più veloci

Si scollina, fine della pacchia. Ora posso fare di nuovo il bravo, per cui:

ma quanto vi voglio bene, per fermarmi davanti a una semicurva da fare con mezzo gas in terza?


Alla fine, ritorno da dove ero partito. sono stravolto e probabilmente puzzo in modo increscioso, eppure vi assicuro che sotto al casco sorridevo. Vi siete risparmiati il penoso spettacolo
