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Topics - alex

1771
Drive in / che cos'è?
« il: 26 Agosto 2011, 19:31:36 »

1772
Drive in / Sbirciando nei nostri garage
« il: 26 Agosto 2011, 18:52:16 »
vediamo un po' cosa hanno in garage i motoalpinisti. dato che il termine si offre a svariate interpretazioni (quasi quanti siamo noi stessi) mi pare interessante vedere con che mezzo sfoghiamo la nostra passione.
Potete inserire fino a 5 risposte, visto che alcuni hanno garage ben forniti..... e ricordatevi (almeno chi non le ha ancora messe in firma) di specificare che moto avete con una risposta a questo thread.

1774
Aprilia / Cambio elettronico per le XV
« il: 12 Agosto 2011, 13:13:22 »
 sm412  bel giocattolo...   :93:

http://www.youtube.com/watch?v=Nk-nZ2a-4dA

1775
Notizie e curiosità / da oggi 8 agosto e fino al 13... ISDE!!
« il: 08 Agosto 2011, 16:39:17 »
E dopo la 8a Speciale, Alex   :93: Salvini è 8° assoluto.
La classifica del primo giorno vede in testa Remes, seguito da Salminen e dall'americano Caselli.
Chiude al 40° assoluto il Philippaerts "piccolo", ossia Deny.

Qui il sito ufficiale:
http://www.isde2011.com/

1776
Racconti & aneddoti / Mattinata in officina
« il: 04 Agosto 2011, 15:48:04 »
Tagliando alla carotona. Non amando la rete di concessionari ufficiali, ho trovato quella che oramai è una specie in via di estinzione: l’officina multimarca, altresì detta “generica”. Ed è stata una bella sorpresa.
Appuntamento senza problemi, ricezione rapida e informale. Subito sul tavolo operatorio.
E cosa ormai impensabile, mi lasciano girellare attorno alla moto. Il che mi permette di scambiare battute col meccanico, e scopro che è stato crossista, ma con qualche anno meno di me. In pratica, era cadetto ai tempi dello junior. Tuttora partecipa al campionato motocross d’epoca con un Maico 250 dell’81.
Ha lavorato in reparto corse Aprilia e seguiva personalmente la moto di Passeri. Ha poi girato tutti i migliori preparatori storici della provincia, ed ora eccolo qui in proprio, con idee chiare: solo manutenzione, niente preparazione, possibilmente evitare le cose rognose. E se possibile su giapponesi, poi dirò perché. Non è un discorso da poca voglia, è necessità di budget. I lavori che comportano tanta manodopera sono a perdere, specialmente con le moto europee, dove il progetto ingegneristico è stato portato a termine senza vedere nemmeno un meccanico, dove le prototipazione avviene in aree chiuse, e si fa quel che dicono i progettisti. E vien fuori un gran casino, vedi Aprilia, Ducati di adesso, moto che in catena assemblano rendendosi conto che certe soluzioni saranno un bagno di sangue, e tacciono.
Bene, chiusa parentesi. E’ interessante sentire cosa ne pensano i meccanici “di quelli di una certa età, non quelli col camice e il tester in mano che sfornano a basso costo e bassa capacità le reti di assistenza.
Domanda 1: ma fate anche preparazione di forcelle da enduro?
Risposta 1: si, se vuoi te le facciamo, ma sappi che son soldi buttati dietro a una moda. Cambi tutto e scorrono non per magia, ma per i materiali nuovi. Dopo 2 settimane, un po’ di polvere e un po’ di fango, e son come prima. Il mercato se lo son fatto 2 nomi, i soliti. Danno le sospensioni ai piloti, gratis, e poi a te le fanno pagare care perché hai recepito che una forca non può andare se non ha un certo trattamento, un certo tipo di boccole e di molle. Fesserie. Che costano un botto e che non possono dare riscontri avvisabili a un pilotino della domenica. Che sia asfalto, pista o sterrato. Uguale.
Domanda 2: ma allora posso portarti anche la RXV?
Risposta 2: se vuoi, ma per le cose banali, per le robe difficili devi andare da Xxxxx Xxxxxxx che ha lavorato allo sviluppo della serie in reparto sperimentale. Cosa vuoi, il progetto XV è nato per attingere a dei fondi europei da parte di Piaggio, si son chiusi in un capannone blindato ed hanno sfornato una serie, un po’ fatta correre e un po’ mandata in rete commerciale, da esibire a riprova del diritto a non restituire i soldi ricevuti. Le caratteristiche del progetto servono a soddisfare i parametri dati dal fondo comunitario cui si è attinto, particolarità, innovazione, tecnologia. Presto detto perché una cosa magicamente particolare, che rapportata a un WR Yamaha ha la stessa distanza che c’è tra un carro a buoi e uno Space Shuttle, è stata messa su in fretta, messa in commercio senza nemmeno conoscere gli errori, e poi si è lasciata cadere. Piaggio ha comprato i debiti dell’Aprilia, ne ha tratto beneficio a livello di consolidato, e ora la lascia morire. (minkia, tutto a rigor di logica, ma studiano di nascosto economia aziendale, i meccanici di cinquant’anni?)
Domanda 3: ma enduro niente, non ti interessa?
Risposta 3: mi piacerebbe, ma innanzitutto io vengo dal cross, sono abituato ad andare a cannone. Se faccio lo stesso su una linea, che vedo per la prima volta, mi faccio molto male. Nell’enduro bisogna correre all’80%, lasciare sempre un margine ampio. A meno di essere quei 15, 20 al mondo che possono permettersi di dare il 100%. (ndr: Fischia….mi ha dato da pensare…) Poi io vado al campo con la dona, lei è una appassionata da sempre, ma regge i 20 minuti, anche i secondi 20. Poi si va via assieme. Una giornata intera sulla seggiolina non la sopporterebbe. (ndr: anche nel piccolo di ognuno di noi, le problematiche son sempre le stesse…)
Poi si è parlato di oli, di come son tutte menate, che un olio vale l’altro, di come i concessionari siano costretti a mentire mentre un indipendente “sa parlar male” di qualsiasi modello su cui abbia messo le mani, tanto non è di quel modello che vive.
Insomma una bella mattinata. Piacevole e dievrsa dal mondo asettico cui cercavano di abituarmi i concessionari di adesso.
Un mondo dove giri per gli scaffali dei ricambi e i ricordi partono a nastro, perfino orecchie e naso ricordano tintinnii e odori. Dove, come quando eri ragazzo, puoi vedere le mani che si muovono sulla tua moto, e imparare come si muovono e perchè.
Bello.


1777
Drive in / Cosa ascoltano i motoalpinisti?
« il: 03 Agosto 2011, 20:34:36 »
Io vado ad umore, a giornata insomma, ma posso cambiare genere radicalmente nel giro di pochi minuti. Volubile....  sm471

Adesso sto ascoltando un classico dei classici

http://www.youtube.com/watch?v=d8EHQBwF7oY&feature=related






1778
pubblicata da ENDURO ITALIA il giorno mercoledì 3 agosto 2011 alle ore 14.17

Ho seguito con interesse il dibattito meritoriamente promosso dal presidente del CAI di Bergamo in merito alla presenza di moto da fuoristrada sui sentieri di montagna.

La questione sollevata ha suscitato le inevitabili reazioni delle parti coinvolte, prima delle quali cito la risposta del presidente della FMI che ha risposto con la dovuta pacatezza nel difficile ruolo coperto e dovendo assolvere istituzionalmente ad una difesa d'ufficio a mio avviso senza la necessaria conoscenza del mondo della montagna, a cui peraltro non è necessariamente tenuto

Più "frizzanti" ma allo stesso tempo a mio avviso “preoccupanti”, ho trovato gli accesi interventi dei lettori che si sono sentiti chiamati in causa, tesi a dimostrare il loro sdegno per l'"increscioso fenomeno” e che, temo, rappresentino un diffuso orientamento d'opinione.

Ritengo che una breve nota personale sia utile a giustificare il mio intervento che, almeno nei miei intenti, è mirato ad allargare la prospettiva della questione: ho 43 anni, amo la montagna dai tempi dei calzoni corti, sono socio CAI dal 2003, da quando, dopo aver frequentato il corso alpinismo di base “Leone Pelliccioli” sono passato dall'escursionismo ad eseprienze alpinistiche di vario grado, ma qualche anno ho anche riscoperto una grande passione per l'enduro che avevo praticato tra i 15 e e 21 anni, tanto da essere cofondatore di un piccolo motoclub affiliato alla FMI, ed ora altrerno l’escursionismo primaverile-estivo con famiglia al seguito, con la pratica dell’enduro.

Senza alcuna presunzione, per quanto detto, spero contributive le riflessioni che propongo da un punto di vista “strabico”.

Vorrei proporre alle parti in causa, motociclisti ed escursionisti/alpinisti un sereno confronto su temi di ordine pratico, ma anche concettuale, invitando entrambi a scoprire i vari punti di contatto e condivisione che possono essere la base per una sempre utile comprensione reciproca e magari per il sano esercizio della tolleranza.

Innanzitutto vorrei definire l'ambito della discussione perchè è noto a tutti che i sentieri fino a certa quota sono frequentati dalla simpatica famigliola che arriverà al rifugio o si fermerà per un pic-nic, dal cercatore di funghi fino all'alpinista che si spingeràfino alle vette più alte ed impegnative, mentre ho notato alcune "licenze giornalistiche" nel definire gli enduristi associandoli allo spettacolare e roboante "motocross", quanto segue, voglio precisarlo, si riferisce al mondo delle moto da enduro o regolarità come si chiamava una volta, ed al trial.

Per esprimere le varie sfaccettature di una questione complessa propongo un elenco:

1779
Fotografia / Spazio
« il: 03 Agosto 2011, 12:32:34 »


Libia, Marzo 2004

1780
Drive in / Ne ho le @@ piene dei padroni
« il: 31 Luglio 2011, 12:46:24 »
No, non sono diventato antisociale tutto ad un tratto  :hee20hee20hee:

Ma una domenica si e l'altra pure, se decidi di andarti a fare un giro in moto ti ritrovi transiti interdetti, centri con deviazioni, code interminabili e preclusioni a manetta.
perchè da aprile a ottobre comandano loro, e tutto gli è permesso. I ciclisti di m.... si prendono tutto e poi vogliono altro ancora. Che sia una gara amatoriale tra pensionati al limite dell'infarto (ma con bici da 7000 euro) o la passeggiata ecologica del caxxo (oggi le ho beccate entrambe) uno che deve fare per starsene in pace? oggi non riuscivo nemmeno a ritornare a casa, ho dovuto questionare con i vigili  sm409

1781
Drive in / European Bikers: Austriaci
« il: 29 Luglio 2011, 10:02:22 »
Appena rientrato da un giretto per lavoro a Vienna, durante il quale mi sono divertito ad osservare cosa cavalcano gli austriaci.
Perchè si tratta di puro divertimento, vedere le scelte degli "altri" e capirne i motivi.
Si potrebbe, qui di seguito, elencare usi e abitudini motociclistiche di ogni Paese e sicuramente ne verrebbero fuori tanti quadri diversi, che appesi insieme in una galleria immaginaria avrebbero come risultato un variopinto ed interessante risultato: "L'Europa in Moto".

Gli austriaci dunque: vessati dalla proibizione assoluta di mettere un solo tassello in quei posti incredibili che sembrano fatti apposta per essere percorsi con le artigliate di tutte le salse, per di più in una nazione dove in moto ci si può andare si e no 5 mesi l'anno, non per questo rinunciano ad usarle, anche se solo per andarci in giro per la Capitale. Anzi, le cruiser si adattano senza problemi apparenti ad accompagnarli in ufficio, così come fanno le carenate coi semimanubri.
Ed è così che ti ritrovi, dietro l'angolo, una KTM GS500 (metà anni 80) in perfetto stato di conservazione, oppure ti sfila accanto una pesante Triumph Rocket III in attesa del programmato crack della testata, oppure eeccoti l'LC4 in tutte le sue versioni prodotte.... nel mezzo, sia in città che sulle statali, una mriade di moto aziane, magari improbabili e mai viste,  ma tutte in perfetta efficienza, roba giapponese fatta per macinare chilometri su chilometri, brutte magari, carenate che nemmeno un peschereccio del Maine, ma che vanno come orologi. Sostanza al posto della nostrana tendenza. Pochissime le endurone, e quelle che ci sono, in stragrande maggioranza, sono GS 1000, 800... felicemente stracariche di chilometri: avrò visto 2 GS1200, 1 solo 1150 proprio davanti alla Rathaus.
E vivere la moto per quel che dà, invece per quel che è, dev'essere decisamente liberatorio, e un rapporto molto più goduto.

Aneddoto: dalla finestra dell'Hotel vedevo, tutte le mattine, una anteriore da SM, cerchio Alpina nero e blu, uscire da sotto a una cerata grigia. Lasciata così, in strada. Blu... una Husaberg? Una TM cattivissima? O una Yamaha motardizzata? L'ultima mattina la rivelazione. Un cinnazzo di 16 o 17 anni scende in strada e scopre il "velo": una Derbi 50  :o Lustra e strataroccata. Ma amatissima e tenuta a stecca anche da un ragazzino. Si sta preparando la prossima generazione di Motociclisti d'altura.
Giù il cappello, anzi il casco, quando passa un austriaco in moto. Al 99% sarà su una moto che in italia verrebbe destinata a un rottamaio in modo crudele e prematuro. Al 99% avrà abbigliamento austero da outlet e non quello brandizzato e smagliante. Ma al 99,99% ci sarà un cuore che batte in sintonia con il ritmo di quelle valvole e che sa come goderne.

1782
Drive in / Nuovo giro di vite per l'offrad
« il: 21 Luglio 2011, 16:47:16 »
ma qui si esagera davvero!  :-\  sm409


1784
Comunicazioni / Vi sarebbe piaciuto andarci? Scordatevela!
« il: 15 Luglio 2011, 09:33:08 »
Questa strada qui, per gli addetti quella che da Valmareno sale al Passo di Praderadego, lunedì sarà asfaltata completamente.



Dagli stessi che promuovono vigilantes antienduro, che tabellano anche i cessi, che concedono l'uso esclusivo delle silvopastorali (pubbliche in quanto comunali) ai proprietari di fondi, che promuovono l'escursionismo paesaggistico con fior di mega-associazioni inutili sovvenzionate da tutti noi.

Che si vergognino.

1785


Nel fine settimana incrocio in on-off con la Culona nella zona di Forcella Lavardet, sauris, Ampezzo e Forni.
Programma random, ossia appena si vede uno sterro ci si butta dentro a fionda.
Se qualcuno dotato pari caratteristiche e/o disposto a soffrire in silenzio con un mono leggero dovessere essere nei paraggi, ben volentieri sia quanto a strada sia quanto a :singing: