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Racconti & aneddoti / Favorevoli o contrari?
« il: 15 Settembre 2013, 09:36:57 »
Un racconto, forse un aneddoto, di Enduroterapia:
Omertà, comprensione o menefreghismo?
Ieri pomeriggio ritrovo "in Polli" alle 2.
Arriviamo io e il Bottu per primi, poco dopo arrivano il Pink e Cristian.
Mancano ancora Simone e il suo amico e quindi si prende il caffè mentre li si aspetta.
Sentiamo "il suono" di un due tempi che si avvicina… Strano, non si sente il 4 di Simone.
E infatti non erano loro, ma un ragazzino del luogo che arriva sulla sua "nuova" moto e inizia orgoglioso a descrivere tutti i "lavoretti" fatti per metterla in ordine.
Bello vedere la passione e l'entusiasmo di queste giovani leve, ma…
Ma? Piccolo particolare: la moto è un modello da cross, non da Enduro e lui ci gira per carraie, strada e sentieri senza alcun problema.
Quando gli faccio notare che la moto è effettivamente in ordine, ma per gareggiare in pista, non certo per fare Enduro, mi risponde che se gli avessi dato io il migliaio di euro "di differenza" che occorrevano per acquistare il modello Enduro, lo avrebbe fatto…
Ovviamente sempre con tono "educativo" da zio, gli faccio notare che se mai gli dovesse capitare di far male a qualcuno o anche solo "ammaccare" un mezzo altrui, altro che mille euro di differenza.
Quando ha visto che non avrebbe avuto da noi "soddisfazione", si è infilato il casco e, in pantaloncini corti e senza alcuna protezione, ha avviato il suo cross ed è partito a manetta giù per la carraia…
Quanti casi come questo ci sono ancora in Emilia Romagna? Quanti poi non sono affatto ragazzini con evidente poca disponibilità economica?
Il CER ha ottenuto risultati concreti e ancora ne otterrà tanti poiché si è offerto di fare la propria parte per l'autoregolamentazione della categoria e il rispetto delle leggi nazionali, regionali e del buon senso.
Cosa dovremo fare in questi casi?
Semplice: per prima cosa insisteremo con il ragazzino e gli faremo capire che non sta facendo la cosa giusta. Non dovesse bastare andremo a parlare con i suoi genitori, magari non del tutto consapevoli degli enormi rischi che corrono anche personalmente, vista la minore età del figlio, se non dovesse bastare occorrerà avvisare il sindaco (non denunciare alle autorità, non è necessario) informandolo del fatto e del tentativo fallito di far capire l'errore. Sarà lui che con la sua autorità farà il resto, sicuramente troverà la maniera per "essere convincente".
Siamo degli spioni? No signori!
L'omertà in questo caso non favorisce nessuno: il ragazzino ha il diritto di non essere ancora in grado di capire, ma non lo hanno (o non dovrebbero averlo i suoi genitori) e men che meno lo abbiamo noi.
Facendogli capire che sta sbagliando facciamo a lui, ai suoi genitori e alla collettività un buon servizio. In più, non meno importante, rispettiamo gli impegni che abbiamo preso con le istituzioni e cioè di fare la nostra parte affinché la convivenza degli escur-ruotisti e della società circostante sia la più positiva possibile.
Se davvero tenete a quel ragazzino e vedete in lui la passione che avevate alla sua età, sbattetevi per trovare "sponsor" che gli mettano a disposizione quei mille euro di differenza per acquistare il modello da Enduro, ma non è facendo finta di non vedere il problema che lo aiuterete davvero, anzi.
Se pensate che invece ce ne dovremmo "fregare", che non è un problema nostro, non avete ancora capito, proprio come quel ragazzino, che è proprio questo atteggiamento "molto comodo" e menefreghista che stava per farci fuori per sempre dalla nostra regione.
Meditate gente, meditate…
Voi come la vedete?
Omertà, comprensione o menefreghismo?
Ieri pomeriggio ritrovo "in Polli" alle 2.
Arriviamo io e il Bottu per primi, poco dopo arrivano il Pink e Cristian.
Mancano ancora Simone e il suo amico e quindi si prende il caffè mentre li si aspetta.
Sentiamo "il suono" di un due tempi che si avvicina… Strano, non si sente il 4 di Simone.
E infatti non erano loro, ma un ragazzino del luogo che arriva sulla sua "nuova" moto e inizia orgoglioso a descrivere tutti i "lavoretti" fatti per metterla in ordine.
Bello vedere la passione e l'entusiasmo di queste giovani leve, ma…
Ma? Piccolo particolare: la moto è un modello da cross, non da Enduro e lui ci gira per carraie, strada e sentieri senza alcun problema.
Quando gli faccio notare che la moto è effettivamente in ordine, ma per gareggiare in pista, non certo per fare Enduro, mi risponde che se gli avessi dato io il migliaio di euro "di differenza" che occorrevano per acquistare il modello Enduro, lo avrebbe fatto…
Ovviamente sempre con tono "educativo" da zio, gli faccio notare che se mai gli dovesse capitare di far male a qualcuno o anche solo "ammaccare" un mezzo altrui, altro che mille euro di differenza.
Quando ha visto che non avrebbe avuto da noi "soddisfazione", si è infilato il casco e, in pantaloncini corti e senza alcuna protezione, ha avviato il suo cross ed è partito a manetta giù per la carraia…
Quanti casi come questo ci sono ancora in Emilia Romagna? Quanti poi non sono affatto ragazzini con evidente poca disponibilità economica?
Il CER ha ottenuto risultati concreti e ancora ne otterrà tanti poiché si è offerto di fare la propria parte per l'autoregolamentazione della categoria e il rispetto delle leggi nazionali, regionali e del buon senso.
Cosa dovremo fare in questi casi?
Semplice: per prima cosa insisteremo con il ragazzino e gli faremo capire che non sta facendo la cosa giusta. Non dovesse bastare andremo a parlare con i suoi genitori, magari non del tutto consapevoli degli enormi rischi che corrono anche personalmente, vista la minore età del figlio, se non dovesse bastare occorrerà avvisare il sindaco (non denunciare alle autorità, non è necessario) informandolo del fatto e del tentativo fallito di far capire l'errore. Sarà lui che con la sua autorità farà il resto, sicuramente troverà la maniera per "essere convincente".
Siamo degli spioni? No signori!
L'omertà in questo caso non favorisce nessuno: il ragazzino ha il diritto di non essere ancora in grado di capire, ma non lo hanno (o non dovrebbero averlo i suoi genitori) e men che meno lo abbiamo noi.
Facendogli capire che sta sbagliando facciamo a lui, ai suoi genitori e alla collettività un buon servizio. In più, non meno importante, rispettiamo gli impegni che abbiamo preso con le istituzioni e cioè di fare la nostra parte affinché la convivenza degli escur-ruotisti e della società circostante sia la più positiva possibile.
Se davvero tenete a quel ragazzino e vedete in lui la passione che avevate alla sua età, sbattetevi per trovare "sponsor" che gli mettano a disposizione quei mille euro di differenza per acquistare il modello da Enduro, ma non è facendo finta di non vedere il problema che lo aiuterete davvero, anzi.
Se pensate che invece ce ne dovremmo "fregare", che non è un problema nostro, non avete ancora capito, proprio come quel ragazzino, che è proprio questo atteggiamento "molto comodo" e menefreghista che stava per farci fuori per sempre dalla nostra regione.
Meditate gente, meditate…
Voi come la vedete?