La storia della Ducati Mike Hailwood Replica coincide con la fine del bicilindrico a coppie coniche. Le origini di questo motore trovano le loro radici nei primi anni 70 quando, con l’avvento della rivoluzionaria Honda CB 750 Four, esplode il fenomeno delle maxi cilindrate; Guzzi e Laverda avevano già affrontato con successo il tema della bicilindrica di grossa cilindrata.
La Ducati all’epoca non navigava in buone acque, era per questo gestita da un ente statale, la EFIM, e pertanto l’ing. Taglioni fu costretto a tirar fuori il classico coniglio dal cilindro: un bicilindrico a V di 90° ottenuto utilizzando due gruppi termici dei collaudati e gloriosi monocilindrici; questa architettura a V era già stata sperimentata da Taglioni per l’Apollo a quattro cilindri e la 500 da GP. I vantaggi di questa soluzione erano:
- motore naturalmente equilibrato
- larghezza dei carter pari ad un monocilindrico
- cilindro posteriore ben raffreddato, a differenza delle soluzioni a V stretta o comunque con disposizione longitudinale diversa dalla “L”.

1a serie 1° lotto

1a serie, 2° lotto
Diverse furono le moto dotate di questo motore nelle sue varie evoluzioni la GT, la sport, la SS (replica Imola), la Darmah, ecc.
L’idea di produrre questa moto nasce dall’impresa compiuta da Mike Hailwood che a 38 anni, nel 1978, ritornò alle corse trionfando al Tourist Trophy in sella ad una Ducati; questa moto era in realtà quasi un prototipo con telaio DASPA, sospensioni Marzocchi, cerchi in magnesio e modifiche radicali al motore consentite dal regolamento della Formula 1 motociclistica.

2a serie
La MHR 900 viene presentata al salone di Londra 1979 insieme al Pantah 500 SL; in pratica un vero passaggio di consegne tra l’ultimo motore a coppie coniche ed il nuovo con comando della distribuzione a cinghia dentata.
La moto deriva strettamente dalla 900 SS (864 cc) del 1977 vestita però con una estetica molto simile alla moto con cui Hailwood partecipò al TT nel 1979. La colorazione bianco-rosso-verde coincide casualmente con il tricolore italiano; in realtà questi erano i colori dello sponsor CASTROL.
Nel 1980 viene costruito un primo lotto di 300 esemplari destinati al solo mercato inglese; le moto sono caratterizzate dalla carena in un sol pezzo, sella monoposto (biposto optional), guscio del serbatoio in vetroresina. Rispondendo alle richieste del mercato, dopo questa pre-serie viene costruito un secondo lotto nel quale viene adottato un serbatoio in metallo, senza guscio, che riproduce quello della NCR di cui era dotata la F1.
Nel 1981 esce la seconda serie con motore aggiornato (riconoscibile per l’oblò sul carter per il controllo del livello olio), una carena in due pezzi e fianchetti laterali.
Nel 1983 arriva la terza serie che riceve molte modifiche tecniche: telaio della S2 (e non più della SS), pinze freno sul retro dei foderi forcella, avviamento elettrico, frizione a secco con comando idraulico.
Infine nel 1984 l’ultima della serie e, come già abbiamo visto, la fine del “coppie coniche”; nasce la MHR 1000 (973 cc) caratterizzata esteticamente dalle frecce non più inglobate nella carena.
Di questa moto, nelle sue varie versioni, saranno prodotti circa 7000 esemplari.
LE ALTRE MHR
Nel 1982 la Ducati mette in produzione un Pantah 600 con livrea MHR

Pantah MHR
MH900e: questa moto viene presentata prima come esercizio stilistico al salone di Monaco del 1998 poi come prototipo al Motor Show di Bologna del 1999. Infine nel 2000 viene messa in produzione; inizialmente è previsto un massimo di 500 esemplari ma poi si arriverà a consegnarne 2000. Le prime consegne avverranno nei primi mesi del 2001.
Derivata dalla 900 SS e disegnata da Pierre Terblanche la moto è caratterizzata esteticamente dal serbatoio che riprende le forme della moto di Mike Hailwood al TT del 1978 e dalla carenatura della coppa dell’olio che riprende anch’essa le forme di quelle del 1978. Tecnicamente la distingue il forcellone monobraccio.
Sarà la prima motocicletta a essere venduta esclusivamente su Internet. A poche settimane dall’alba del nuovo millennio, 2000 appassionati avevano già prenotato la nuova moto.
Basandosi sul successo di vendita della MH900e, la Ducati rafforza il suo impegno strategico su Internet fondando Ducati.com, una consociata indipendente, che porterà i successi della Ducati nel cyberspazio.
NCR MH TT: Novembre 2008: all’EICMA viene presentata la NCR Mike Hailwood TT; è costruita applicando la più avanzata tecnologia racing di NCR rappresentata principalmente dal telaio in titanio dal peso di 5 Kg, dal nuovo motore NCR 1120 da 130 CV, dalle nuove forcelle Ohlins FGR 900 e dal bodywork realizzato in carbonio. La moto pesa complessivamente soli 136 Kg.
Lo scarico è completamente in Titanio, le bielle e valvole in Titanio così come ogni vite e bullone è in Titanio; i cerchi sono in carbonio.

MHR Evoluzione

NCR
SPORTCLASSIC: Per pura curiosità vi ricordiamo una Sportclassic 1000 S che replica nella livrea la MHR realizzata da un privato nel Dicembre 2008.

Sportclassic