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« il: 20 Gennaio 2016, 22:45:25 »
Ci sono vari modi per raccontare cos'e' KTM. Il più facile è dire che ha vinto l'ennesima Dakar. Ma la notizia più forte, se volessimo buttarla sul racing, è che il secondo arrivato non è un ufficiale, ma un pilota che ha guidato una moto di serie. Tradotto, il pronto-gara arancione fa paura. E stessa cosa dicasi per la Moto 3 in Velocità. Poi si può parlare della MotoGp che sta arrivando, che ha già stupito per quanto è avanti. Si può dire che quest'anno il marchio ha superato per la prima volta il miliardo di fatturato, che ha prodotto 180mila moto (di cui 30mila Husqvarna) e che per il 2020 vuole arrivare all'ambizioso traguardo delle 250mila unità. Si può raccontare che sta costruendo un megamuseo nella piccola Matthingofen (3.500 abitanti circa, gran parte dipendenti perchè in KTM vi lavorano 2.300 persone), che nel 2015 ha assunto 350 persone, che ha rialzato di un piano i due building presistenti, quello principale e l'R&D, dove vengono investiti ogni anno 50 dei 95 milioni di ricavo. E solo nell'R&D ci lavorano 396 persone (attualmente sono 71 i progetti in corso!). In fabbrica ci sono quattro linee di produzione, da cui escono 400 moto al giorno. Dire che i loro motori fanno paura è pleonastico; provate a chiederlo in qualsiasi campetto da cross... Se poi parliamo di Enduro, ciao. E' affar loro, punto. Le piccole cilindrate? Provate a chiedere a un sedicenne che moto vuole. KTM, grazie alla famiglia Duke, sembra essere l'unico marchio che pensa a loro (gli altri offrono solo minisportive). E stessa cosa dicasi per il Minicross (a proposito, giapponesi dove siete finiti?). Ah..., dimenticavo, KTM è proprietaria di WP (che produce sospensioni, telai, impianti di scarico e radiatori) e ha una partnership fortissima con Bosch e Keihin. Al design ci pensa Kiska, che è più di un partner, e qui ci si divide: o piace o non piace. Il claim di KTM è "Ready to race" e questo, anche se una loro moto non è destinata a correre, vuol dire che comunque eccita se la guidi. Significa performance come priorità. Chi è del mestiere lo sa, tutti gli altri pensano ancora che KappatiemmeugualeMotocross: sbagliato, il 65% del prodotto venduto è street. E poi c'è un altro modo per far capire cos'è KTM. Tramite un aneddoto, che sa di favoletta e invece è verità. Sentite quà: alla cena di Natale, allestita in magazzino, il boss Stefan Pierer, oltre a dare un bonus annuale di duemila euro a ciascun dipendente, annuncia che sono tutti invitati al gran premio d'Austria che si terrà il 14 d'agosto. Motivo? Assistere al debutto della loro MotoGP. Non in gara, ma in un semplice giro dimostrativo. In pratica ha comprato 8.000 biglietti e verrà allestita tutta una curva per il popolo arancione. Ecco, questo è il "conto arancio". Quel gesto che ti fa indossare con orgoglio una maglietta KTM. E in azienda ce l'hanno tutti. Ma proprio tutti.
Roberto Ungaro