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« il: 30 Ottobre 2013, 11:02:36 »
Promo di marchi blasonati arrisicano il tentativo di confonderti, di mostrarti velleità tuttoterreno. Il tutto si riduce a uno stacco asfittico di anteriore su una gobbetta, col posteriore che "accompagna solo" e gira libero per un paio di secondi a 3 centimetri dal suolo. Miseria, allora posso farlo anch'io! Tanto è roba stitica, ma fa la sua porca figura se sul Tubo ci sono andati anche gli amici della palestra...
Anche i nuovi modelli arancioni vengono fatti staccare di qualche centimetro per la foto ad effetto "comprami". In sostanza impennano di gas, e poi il dossetto fa sì che la ruota di dietro venga trascinata per l'aria giusto il tempo che ci mette l'otturatore ad aprirsi e richiudersi. E va a finire che la vuoi, anche lei, perchè se salta vuol dire che ha i muscoli, e visto che io di mio non posso mettercene, un transfer immediato mi sistema immagine e coscienza.
Poi accade che sulla pista di Lodi, ben più deserta di quanto lo sia la Pipeline in febbraio, set fotografico stabile per cittadini in vena di ricordi indelebili a buon mercato, un Catanese qualsiasi (beh, dai, quasi!) con un ferro di qualche generazione fa ti faccia crollare il mondo addosso, dritto sulle tue spalle, proprio ora che attendendo il corrispettivo dei tuoi 18.000 euro stavi per raddrizzarle finalmente. E capisci che per certe cose tabelle, grafici, open days e formule premium non contano assolutamente a une merito caxxo, se non a venderti un rimorchiatore elettronico col quale fotografarti sotto al cartello di Douz.
Quel cinico impietoso non capisce la gente.