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« il: 14 Ottobre 2016, 14:21:10 »
Iniziare decisamente non è il mio caso, sono ad oggi 42 anni che mi sfascio tra erba e sassi. Quindi è un consiglio per finire che, semmai, vi chiedo.
Ma sono una testa di minchia e ho stabilito che voglio continuare nonostante tutto, con una moto che non enfatizzi i miei problemi di fisico e di perizia (nonchè di cacasottaggine che oramai mi si è attaccata addosso come un assicuratore sotto budget) e che magari addirittura mi aiuti a sentirli di meno.
Situazione attale: ho un Beta 525RR del 2008, con 2409 Km, lo so perchè l'ho appena portata ad un controllo valvole e cambio olio/filtri/copertone posteriore ed io mi appunto sul quadernetto anche se gonfio le gomme.
Moto generosa, ben bilanciata e decisamente docile se lo si vuole. Se poi vuoi ti permette anche di stracciare la manopola nei tratti sinuosi ma non stretti e al contrario anche di scorrere bene in mezzo agli alberi.
E qui mi pare di sentirvi: "allora hazzo vuoi, la tua moto attuale fa quello che hai scritto in apertura di discussione! "
E avete ragione.
Se non che.
Io moteggio con un braccio solo, l'altro sta appoggiato alla manopola sinistra e tira la frizione, poco più. Il comportamento del betone aiuta, ma quando c'è da salire o da scendere in modo poco soft ecco che o, nel primo caso, su sassi e canale la moto va dove picchio le pare e faccio una fatica bestia o (secondo caso) sento inerzie e trasferimenti di peso che non posso compensare spostandomi in avanti per ovvie ragioni, per cui mi stanco presto (aridaje!). capita quindi che spesso do la classica boccata in terra. Il che ci sta, ormai le colline qui attorno sono decenni che portano la mia faccia stampata qui e là in qualche remoto sottobosco.
Ma zio cane pesa oltre 120 chili col pieno. Una cacata, ma con un braccio solo che funziona, la schiena a pezzi e il fiatone per i motivi di cui sopra, messo sulla suddetta pendenza importante sono un calvario.
E qui la pianto coi peana.
Soluzione: sempre per il fatto che so de coccio, come direbbero a Roma, nulla mi sradica dalla convinzione che peso minore, maggior gestibilità, inerzie quasi inesistenti e masse percepite si accomunino sotto un unico denominatore comune: una moto a 2 tempi. E una volta che mi convinco, occorre Torquemada per farmi cambiare idea.
Punti di debolezza: Uno. Il budget. La moto che vorrei dovrebbe essere alla peggio del 2009. Periodo orribile per molti marchi, anche i più blasonati. Oltretutto andando più vicini col tempo sforiamo le possibilità, molto modeste e che comunque presuppongono la vendita del Betone. Il fuoribudget stavolta non è ammesso, e quindi per forza di cose debbo ridimensionare le mie pretese.
Oppure ridimensiono le fregole verso la maggior parte dei marchi. Quindi via KTM (tanto le WP non scorrono e non ha i leveraggi), via Husqvarna perchè l'appetibile è troppo recente e quindi caro, via Honda perchè oltre a essere vecchia segue il discorso Husqvarna, e comunque è Honda, via anche Fantic perchè ha quotazioni assurde solo per la limitata disponibilità di usato e per contro nessuna prospettiva, che rimane?
Rimane un trittico, una triade, un triangolo i cui lati si chiamano GasGas, TM e Sherco.
Scartiamo anche Sherco perchè il 2T nuovo è troppo recente e quindi costa più di quanto mettibile in tavola? OK, via Sherco.
Nel ballottaggio, esiste qualcosa di umanamente comprabile? Prezzi a parte, perchè sono in budget (3000 al massimo).
Sono entrambe degli ossi e non conosco nessuna delle due in modo diretto. Oltretutto con la cifra stabilita mi attesto intorno alle annate 2009-2010, forse qualche pezzo macinato anche 2012. Com'erano quei modelli in quegli anni, che problemi potrei avere se mi si spaccasse (es.) un selettore del cambio, o se solo mi servisse un kit forcellone?
Mo lasciate perdere la rivendibilità, sono giocattoli perdio, e poi coi soldi che ho ci compro solo quello, ma per il resto, voi sapete darmi qualche indicazione in più per farmi valutare sto benedetto ultimo salto?