Visualizza post

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i post inviati da questo utente. N.B: puoi vedere solo i post relativi alle aree dove hai l'accesso.


Topics - alex

1111
fetentissimi che non siete altro... addirittura in 56 ci siete andati! E a casa di chi eravate, che congela tutti quegli animali?


http://www.gazzettino.it/nordest/treviso/in_casa_56_uccelli_in_pessimo_stato_e_110_animali_congelati_o_imbalsamati/notizie/283894.shtml

1112
Notizie e curiosità / Se piove niente paura
« il: 24 Maggio 2013, 15:46:08 »
in questo fine maggio di mmmmmm potremo sempre fare i guardoni  :sig:

Superbike, Supersport, Superstock, Motocross e Formula 1. Per cui domani fare il pieno di birra e schifezze varie: da domani rutto libero e divano.

Orari ed emittenti qui:
http://www.riders-online.it/?p=10184

1113
Moto d'epoca / Le Ducati MHR
« il: 24 Maggio 2013, 10:15:23 »
La storia della Ducati Mike Hailwood Replica coincide con la fine del bicilindrico a coppie coniche. Le origini di questo motore trovano le loro radici nei primi anni 70 quando, con l’avvento della rivoluzionaria Honda CB 750 Four, esplode il fenomeno delle maxi cilindrate; Guzzi e Laverda avevano già affrontato con successo il tema della bicilindrica di grossa cilindrata.
La Ducati all’epoca non navigava in buone acque, era per questo gestita da un ente statale, la EFIM, e pertanto l’ing. Taglioni fu costretto a tirar fuori il classico coniglio dal cilindro: un bicilindrico a V di 90° ottenuto utilizzando due gruppi termici dei collaudati e gloriosi monocilindrici; questa architettura a V era già stata sperimentata da Taglioni per l’Apollo a quattro cilindri e la 500 da GP. I vantaggi di questa soluzione erano:
- motore naturalmente equilibrato
- larghezza dei carter pari ad un monocilindrico
- cilindro posteriore ben raffreddato, a differenza delle soluzioni a V stretta o comunque con disposizione longitudinale diversa dalla “L”.
1a serie 1° lotto
1a serie, 2° lotto
Diverse furono le moto dotate di questo motore nelle sue varie evoluzioni la GT, la sport, la SS (replica Imola), la Darmah, ecc.
L’idea di produrre questa moto nasce dall’impresa compiuta da Mike Hailwood che a 38 anni, nel 1978, ritornò alle corse trionfando al Tourist Trophy in sella ad una Ducati; questa moto era in realtà quasi un prototipo con telaio DASPA, sospensioni Marzocchi, cerchi in magnesio e modifiche radicali al motore consentite dal regolamento della Formula 1 motociclistica.
2a serie

La MHR 900 viene presentata al salone di Londra 1979 insieme al Pantah 500 SL; in pratica un vero passaggio di consegne tra l’ultimo motore a coppie coniche ed il nuovo con comando della distribuzione a cinghia dentata.
La moto deriva strettamente dalla 900 SS (864 cc) del 1977 vestita però con una estetica molto simile alla moto con cui Hailwood partecipò al TT nel 1979. La colorazione bianco-rosso-verde coincide casualmente con il tricolore italiano; in realtà questi erano i colori dello sponsor CASTROL.
Nel 1980 viene costruito un primo lotto di 300 esemplari destinati al solo mercato inglese; le moto sono caratterizzate dalla carena in un sol pezzo, sella monoposto (biposto optional), guscio del serbatoio in vetroresina. Rispondendo alle richieste del mercato, dopo questa pre-serie viene costruito un secondo lotto nel quale viene adottato un serbatoio in metallo, senza guscio, che riproduce quello della NCR di cui era dotata la F1.
Nel 1981 esce la seconda serie con motore aggiornato (riconoscibile per l’oblò sul carter per il controllo del livello olio), una carena in due pezzi e fianchetti laterali.
Nel 1983 arriva la terza serie che riceve molte modifiche tecniche: telaio della S2 (e non più della SS), pinze freno sul retro dei foderi forcella, avviamento elettrico, frizione a secco con comando idraulico.
Infine nel 1984 l’ultima della serie e, come già abbiamo visto, la fine del “coppie coniche”; nasce la MHR 1000 (973 cc) caratterizzata esteticamente dalle frecce non più inglobate nella carena.
Di questa moto, nelle sue varie versioni, saranno prodotti circa 7000 esemplari.

LE ALTRE MHR

Nel 1982 la Ducati mette in produzione un Pantah 600 con livrea MHR
Pantah MHR

MH900e: questa moto viene presentata prima come esercizio stilistico al salone di Monaco del 1998 poi come prototipo al Motor Show di Bologna del 1999. Infine nel 2000 viene messa in produzione; inizialmente è previsto un massimo di 500 esemplari ma poi si arriverà a consegnarne 2000. Le prime consegne avverranno nei primi mesi del 2001.
Derivata dalla 900 SS e disegnata da Pierre Terblanche la moto è caratterizzata esteticamente dal serbatoio che riprende le forme della moto di Mike Hailwood al TT del 1978 e dalla carenatura della coppa dell’olio che riprende anch’essa le forme di quelle del 1978. Tecnicamente la distingue il forcellone monobraccio.
Sarà la prima motocicletta a essere venduta esclusivamente su Internet. A poche settimane dall’alba del nuovo millennio, 2000 appassionati avevano già prenotato la nuova moto.
Basandosi sul successo di vendita della MH900e, la Ducati rafforza il suo impegno strategico su Internet fondando Ducati.com, una consociata indipendente, che porterà i successi della Ducati nel cyberspazio.

NCR MH TT: Novembre 2008: all’EICMA viene presentata la NCR Mike Hailwood TT; è costruita applicando la più avanzata tecnologia racing di NCR rappresentata principalmente dal telaio in titanio dal peso di 5 Kg, dal nuovo motore NCR 1120 da 130 CV, dalle nuove forcelle Ohlins FGR 900 e dal bodywork realizzato in carbonio. La moto pesa complessivamente soli 136 Kg.
Lo scarico è completamente in Titanio, le bielle e valvole in Titanio così come ogni vite e bullone è in Titanio; i cerchi sono in carbonio.
MHR Evoluzione

NCR


SPORTCLASSIC: Per pura curiosità vi ricordiamo una Sportclassic 1000 S che replica nella livrea la MHR realizzata da un privato nel Dicembre 2008.
Sportclassic

1115
Veramente volevo postarla in "Barzellette", ma i dati di qualche mese fa sono confermati con l'aggiunta del meccanismo che li crea.
Le Guardie Forestali in Piemonte sono 406.
In Lombardia han dovuto far ricorso ai terminator  :arar: perchè ce ne sono meno di 500.
In Molise, che è tutto un paco nazionale, appena 152.
In Sicilia va leggermente meglio. Quante sono? Sedetevi e poi ve lo dico.
Ventottomila.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/21/sicilia-lesercito-dei-28mila-forestali-costo-480-milioni-allanno/600734/

1116
Notizie e curiosità / Villa Carcina: stato di guerra
« il: 22 Maggio 2013, 13:35:00 »
Però diciamocelo: se l'educazione di una persona deve iniziare da piccoli in famiglia, quella del motaro adulto va inculcata o corretta dai motoclub. Se il MC predica bene e razzola male, o non predica proprio per niente, fa meno male tirarsi sassate sui co**ioni e protestare fa solo giare i bàll...


1117
Abbigliamento ed equipaggiamento / l'antipioggia
« il: 21 Maggio 2013, 17:18:31 »
Visto che la release annuale del software Primavera 2.1.0 non si installa, è argomento quanto mai attuale  sm91
Personalmente non ho mai usato l'antipioggia in fuoristrada (quando ci andavo): se c'era la pioggia la prendevo, tanto qualsiasi cosa mettessi se non mi bagnavo da sopra sudavo da sotto.
In strada l'avrei anche usata, ce l'ho. Ma tra vedi le gocce, trova un posto, fermati, infila il completo e riparti di solito il temporale è già finito per cui alla fine ho anche smesso di portarla, tanto ho pantaloni e giacca che acqua non ne fanno entrare. Si limita a sgocciolare dal casco ed entrare dal collo colando giù fino all'unico punto che dovrebbe, teoricamente, rimanere asciutto.

Comunque, le offerte sono variegate, ogni casa ha la sua proposta e la discriminante vera è solo una: la tenuta all'acqua. Ho scoperto, ad esempio, che l'antipioggia preso al Lidl non fa antrare nessuna goccia, mentre la tuta della Spidi ha i punti deboli nelle tasche, proprio quelle "waterproof" tra l'altro  smban e le cuciture delle maniche, per quanto vulcanizzate.

Oggi quindi ci si può sbizzarrire, volendo. E scegliere il miglior compromesso tra marca, colori (una volta al massimo potevi goderti la variante bicolore, ma solo in un allegro nero-grigia, e si trattava di 5 anni fa) e prezzo. Il punto fermo rimane, a mio avviso, che deve essere in pezzo unico. Solo i "giro-al-lago" prendono una antipioggia a due pezzi.  :arar:
Ognuno ha il suo metro. Teoricamente, i due poli opposti sono quella della IXS, per giunta con inserti ad alta visibilità, che costa 61 euro



Il top, per costo, arriva alla modica cifra di 425 (quattrocentoventicinque) euro per una tuta antipioggia.



Si chiama Klimakonfort2, è ovviamente a due pezzi  sm453 e contiene Nomex (materiale ignifugo, che si sa, sotto un temporale è indispensabile).
Indovinate chi la fa?  sm414

1118
Moto GP/SBK ecc. / Il Punto di Gigler
« il: 21 Maggio 2013, 14:47:19 »
E' estremista, sfrontatamente chiaro, a tanti antipatico. Ma i temi sono sempre 100% reali.

http://gigler.blogspot.it/2013/05/il-punto.html

Una volta qualcuno mi disse che la differenza fra una domanda lecita e una perentoria affermazione sta tutta nel punto. Interrogativo. Il problema è che le affermazioni giuste e le cazzate hanno spesso lo stesso tipo di punteggiatura.
Può essere però che avessi bevuto troppo e me lo sia immaginato oppure l'ho detto io stesso sempre che non l'abbia sentito da un film di serie Z. Quindi ho provato a prendere le più gustose affermazioni di questo inizio di Mondiale e le ho trasformate in domande cui lascio le risposte a chi ne sa sicuramente più di me e sa usare con maestria "paint" su foto in bassa risoluzione o pensa che ripetendo la stessa cavolata 100 volte diventa verità assoluta.

Jorge Lorenzo esiste veramente?
No e ve lo dimostro. Quando vince parlano di chi arriva 2° come vero vincitore, scompare dai titoli dei giornali, se viene battuto dal compagno 1 volta in prova su 20 sessioni "cambiano gli equilibri nel team", e se qualcuno invece di fare la curva gli va dritto addosso viene considerata una normale manovra di gara. Tra un po' invece di esaltare chi passa sui cordoli lo si farà di chi passa sul maiorchino.
Poi mi raccomando quando qualcuno si farà male fate la fila a dire che "c'erano già stati segnali inquietanti".

Marquez è scorretto?
No. E' figlio dell'epoca in cui viviamo. Quella dove l'unica scorrettezza che sia mai stata punita fu proprio a Jerez quando Schumi NON riuscì a fermare Jacques Villeneuve e pensarono bene di togliere tutti i punti a quello che... il Mondiale l'aveva comunque perso. Un po' come quelli che si offrono di pagare il conto dopo che l'ha già pagato un altro. Ah che peccato!
Del resto se esalti chi taglia le curve, vince i Mondiali caricando come un caprone gli avversari e si fanno i DVD sulle spallate eroiche, come puoi vedere nella traiettoria pefettamente perpendicolare all'avversario una seppur minima intenzione di farlo fuori?

Pernat è un genio?
Decisamente sì. Come legge lui le corse non lo fa nessuno... per fortuna. "Se la Honda punta su Pedrosa e Marquez vuole perdere il Mondiale". Aveva ragione. Ma i giapponesi sono così imbecilli che con quei 2 piloti han vinto 3 gare su 4. Un pessimo modo di provare a perdere il campionato. "Rossi ha rivoluzionato la Ducati". Un gran merito quello del pesarese, infatti oltre a lui se ne è andato anche quello che voleva accontentarlo, e dal magazzino tirano fuori la roba scartata dal campionissimo invece di quella che aveva approvato. L'Audi non ha inventato nulla, per anni alla Ferrari hanno puntato sulle impressioni di Badoer, Massa e Fisichella per... fare l'esatto contrario.

90° gradi sono eccessivi?
Sì se dovete lavare dei delicati. Ma anche se prendete 50 anni di motociclismo e cominciate a ragionare secondo quello che dice la gente. Perchè dovete sapere che a 90° la V è troppo aperta e TUTTI i venditori di auto usate, ruspe, pr di discoteche e collaudatori di medicinali da assumere per via rettale sono d'accordo.
Le 500 2 tempi, le 250 2 tempi, le Ducati superbike, le Honda superbike quali VTR, VFR/RC30 etc han tutte 90° tra i cilindri perchè i progettisti non capiscono un cavolo di ruspe e pubblicità.
Sarà per questo che dopo un anno passato a dire che la V di 90° della Ducati era il vero problema, scopriamo che alla HRC sono sempre gli imbecilli di cui sopra ma decisamente cocciuti: han vinto anche la MotoGp NONOSTANTE i 90°.
A questo punto io li proverei anche sui delicati. Non si sa mai.

Valentino è bollito?
No. E' più una cottura prolungata su una griglia non ancora in temperatura corretta. Mi sembra normale che debba abituarsi a questa nuova avventura, del resto lui viene dal baseball mica dalle moto. Deve solo partire più forte... e girare più forte... e fino alla fine della gara... e non cadere... e arrivare davanti agli altri piloti ufficiali invece che dietro ai privati.
Fatti due conti manca davvero pochissimo.

Dovi è un campione?
No, è un campionissimo. Uno che lotta per la prima fila nelle prove con una moto fatta in una lega di escrementi è un talento fuori dal comune. Bello poi che per sminuirlo si dica che fa più o meno quel che faceva il suo predecessore, che però aveva nella moto un alibi. L'altro sì, Dovizioso no. A Le Mans ha avuto culo che pioveva, l'altro invece se andava forte con la pioggia era perchè più bravo. Infatti adesso con la Yamaha cade. Vedete che è tutto merito della moto?

Temporali è normale?
Questo non lo so però sono sicuro che non fa bene i conti. Dice che nelle prestazioni il pilota e la moto si dividono equamente la metà delle responsabilità. Solo che quella di Lorenzo è la metà di 30 millesimi, quella del suo compagno è di oltre 8 decimi. Se la moto è la stessa ci sono delle metà che non valgono esattamente il 50%. Teoria che varrebbe la pena di approfondire assieme agli infiniti universi paralleli, i buchi neri, i viaggi nel tempo... Del resto se 1 > 19 tutto è possibile!

Pedrosa ha il cervello regolabile?
Sì.
Dall'anno scorso ci parlano di click nella testa, di cose che scattano nel suo cervello. A me una volta chiusero uno dei pomelli del freno in compressione, a lui devono aver girato i maroni mentre era ai box con Puig assente. Se però fa mezza sessione dietro al compagno o ad altri è perchè lui non vale un Lorenzo, un Rossi, uno Stoner etc.
Del resto come ha fatto a non vincere i Mondiali quando si fratturava gambe, dita e clavicole? Mica è il bowling! E' tutto merito dei click giusti se lo scorso anno un Lorenzo cui bastava il 2° posto e uno Stoner con un piede tritato non l'hanno ostacolato. Ma pensare che a volte le cose girano nel verso giusto senza misteriosi click è così difficile? Ma lo volete capire o no che sono meglio le regolazioni a ghiera?


Certo che se questo è il vertice dell' "opinionismo" motociclistico non si può criticare Biaggi se vuol tornare a correre. Magari pure in bici.


N.B. nel post sono presenti dosi massicce di sarcasmo. Se non capite cos'è sul vocabolario c'è scritto. Se vi sentite tirati in ballo o sbeffeggiati da quel che ho scritto è colpa vostra non mia.

1120
Filmati e foto / Scooterista pronto per...il salto
« il: 21 Maggio 2013, 08:23:18 »
Un ottimo candidato all'acquisto di una moto elettroassistita  :bins:

https://www.facebook.com/photo.php?v=10151519719648509&set=vb.324456531402&type=2&theater

1121
Racconti & aneddoti / Quel maledetto 20 maggio 1973
« il: 20 Maggio 2013, 08:59:40 »
  Base: derapate.it

E’ la data di quella che passò alla storia come la Tragedia di Monza.
Il destino accomunò il pilota finlandese Saarinen a quello italiano di Pasolini, nel modo più tragico. Non un semplice incidente, come tanti altri dolorosi avvenimenti di questo tipo che tante volte erano successi prima di questo, nelle strade trasformate in piste e nei circuiti di tutto il mondo, ma qualcosa di ben più sconvolgente, tremendo, quasi, nei resoconti affranti di chi vide e visse quei terribili istanti, una vera apocalisse in pista, un orrore mai visto prima.

Il Gp di Monza era stato preceduto da molte polemiche, Ago si era ancora una volta lamentato per gli assurdi e pericolosissimi guardrails a bordo pista, malamente coperti da antiquate balle di paglia - disposte pure male, come vedremo - mentre Jarno ed altri piloti avevano fatto notare agli organizzatori, senza alcun risultato, la presenza di un malfatto rattoppo sull’asfalto proprio all’inizio del Curvone (appunto il teatro della tragedia) dove le moto, lanciate ad oltre 240km/h, tendevano a sbandare vistosamente. Questo famoso punto del percorso (detto anche Curva Grande) di Monza infatti è una curva destrorsa anomala, piuttosto dolce, praticamente un tratto di rettilineo appena piegato, che si affrontava, provenendo lanciatissimi dalla zona del traguardo, in sesta ed a pieno gas.
La fitta vegetazione ai bordi lo faceva apparire ben più stretto di quello che realmente fosse e questo, metteva a disagio i piloti.
Prima della fatale gara delle 250 c’era stata quella della 350, vinta da Agostini, in cui la moto di Walter Villa, una Benelli a 4 cilindri ,aveva sparso almeno due litri e forse più d’olio in vari punti della pista, proprio lungo la traiettoria ideale, soprattutto al Curvone, il punto più pericoloso, cosa che causò molte paurose sbandate negli ultimi giri della 350.
Vista la situazione, vari piloti che avevano preso parte alla corsa, tra cui Dodds e Kent Andersson, che mostrò il suo casco imbrattato d’olio, assieme anche ad alcuni giornalisti si erano precipitati in Direzione corsa per far notare la pericolosissima presenza dell’olio, e per chiedere che la pista fosse pulita. Ebbene, tutti questi prestigiosi personaggi non furono neanche ascoltati, ma anzi minacciati di arresto, o di non potere prendere parte alla successiva gara delle 250, e letteralmente spintonati fuori!
I piloti, tuttavia, dettero almeno l’allarme ai colleghi e sparsero la voce circa la presenza di olio in pista, ed è certo che Saarinen, che non aveva preso parte alla 350 - la sua iscrizione a quella gara era stata rifiutata perchè giunta fuori tempo massimo - ne fu informato dal compagno di squadra Kanaya, da Andersson e dall’amico Lansivuori. Borje Jansson riferisce come Villa (che ascoltava lì vicino), mentre Dodds lo informava dell’accaduto, guardasse quest’ultimo in malo modo. Pasolini invece, che si era ritirato a tre giri dalla fine per grippaggio - con conseguente “dritto” alla Parabolica - proprio mentre era al comando della 350, ed era poi provvisoriamente sparito dai paddocks arrabbiatissimo, sembra non sia stato informato del pericolo, con le fatali conseguenze che vedremo.

Il 20 maggio 1973 a Monza si correva il GP delle Nazioni, gara attesa alla quale assisteva una folla immensa di spettatori. Si correva in piu' categorie. Pasolini fu grande protagonista della categoria 350, durante la quale compì una rimonta fantastica,esaltando i tifosi, ai danni di Agostini stabilendo il nuovo record del tracciato brianzolo. Ancora una volta però la sfortuna ci mise lo zampino, fermando "Paso" a pochi giri dalla bandiera a scacchi per un guaio meccanico.
Ma il dramma si verifico' con la gara dopo, con le 250. Erano le 15:17 ,al primo giro dopo il via, si consumo' l'assurda tragedia che uccise sia Pasolini che Saarinen: al "curvone", la prima piega del tracciato, il centauro italiano perse il controllo della moto,perse completamente l'anteriore .La moto di Paso punta il guardrail.

Dopo il tremendo urto contro il guardrail, la moto di Renzo rimbalza a mezza altezza, si impenna, ritorna in pista, volando dritta verso il centro della pista, colpisce Jarno in piena faccia, con una violenza incredibile. Si era alzato per istinto dalla carena per vedere meglio quanto sta accadendo davanti a lui, e purtroppo viene investito in pieno. Il motociclismo perse in poche frazioni di secondo due dei piloti più forti e amati di quel periodo. Quello che seguì fu irreale.In quell'incidente caddero ,coinvolti,una dozzina di piloti, altri continuarono sotto choc, mentre pure la direzione di corsa e i soccorsi faticarono a coordinarsi.

Il pilota Kanaya cadde rovinosamente urtando il guardrail, allargandosi troppo per evitare le moto a terra.
Hideo cade perchè passa sul corpo del povero Renzo. La gara non viene immediatamente sospesa e i piloti ancora in gara passano per un secondo giro tra fiamme,lamiere di moto distrutte e i corpi dei piloti ancora a terra in mezzo alla pista. Solo alla fine del secondo giro,i commissari decidono di bloccare la gara tra l'orrore della gente e l'inferno in pista. La prima ambulanza dotata di una sola barella arrivo' dopi 15 minuti.
Pasolini rimase praticamente ucciso sul colpo dal tremendo urto contro il guardrail, è provato invece che Saarinen morì perchè investito da uno o più corridori (probabilmente Villa, Mortimer, Giansanti, Jansson e Palomo), tanto è vero che il suo corpo, che dapprima (appena sbalzato di sella dall’urto contro la moto di Renzo) capitombolava sul bordo esterno, cioè sinistro della pista, viene ritrovato una manciata di secondi dopo esattamente nella parte opposta della carreggiata, vale a dire a destra, sul ciglio interno, per metà sul prato, oribilmente straziato a pancia in giu',e senza più il casco che pure indossava un istante prima.Il Boeri Sport bianco e rosso (che sembra fosse in realtà un Bell coi marchi Boeri) di Saarinen viene letteralmente spaccato in due da una o più moto che lo investono, e ne verranno ritrovate le due metà in un punto posto più in avanti rispetto al corpo, per effetto del trascinamento delle moto investitrici.
Nel groviglio rimase gravemente coinvolto un altro pilota italiano, Walter Villa. Sarà proprio Villa, negli anni successivi a portare i titoli iridati delle classi 250 e 350 alla Harley Davidson Aermacchi, completando la "missione" portata avanti dal "Paso".

Quindi, ricapitolando, quali furono le cause dell’incidente? Sicuramente, la causa principale è da attribuirsi all'olio sparso in pista dalla Benelli di Villa nella gara precedente alla tragedia, poi ovviamente alla presenza dei pericolosissimi gurdrails, allora voluti dai piloti di F1 per le corse automobilistiche, ma assurdi e pericolosi per le gare di moto. Pasolini fu l'unico pilota a non esser stato avvertito dell'olio in pista.
Una inchiesta, svolta molto frettolosamente subito dopo il Gp, attribuì tutto ad un presunto grippaggio della moto di Pasolini. Con ciò, si tentò evidentemente di sviare dai veri responsabili le colpe per questa tragedia.

Dopo il giorno più buio del Motociclismo "classico", Suzuki, MV, Harley e Yamaha si coalizzeranno per chiedere regole più sicure; il team di Jarno non prenderà il via per il resto della stagione: il motociclismo doveva cambiare. Da lì iniziò il cammino verso quello che può essere definito "il modo moderno di fare Motociclismo".

1122
Drive in / Adesso mi spiego tante cose
« il: 19 Maggio 2013, 22:43:37 »
https://www.youtube.com/watch?v=4eVOsELoQW4


Ma non è che Niky oggi da dietro gli ha detto "facci vedere!"  sm453 sm453 sm453

1123
Fotografia / Claudio De Carli
« il: 19 Maggio 2013, 08:00:53 »
Non è sempre stato un (buon) Team manager.



 Qui, nel 1985 a Montevarchi, è con Thorpe, Geboers, Vromans, Magarotto, poi non ne riconosco più. Il suo numero di gara?

1124
Filmati e foto / Non perdono il filo
« il: 18 Maggio 2013, 14:14:48 »

1125
Moto GP/SBK ecc. / E' già tempo di IoMTT
« il: 17 Maggio 2013, 15:37:20 »
25 maggio - 7 giugno 2013
E anche quest'anno ciccia...  :73:

http://www.iomtt.com/

Minuto 4:01 e poi da 4:30. --> http://www.youtube.com/watch?annotation_id=channel%3A5122a45f-0-2732-975c-485b393aac2f&feature=iv&src_vid=BzWf-6UzQUA&v=aXR8Df_Bml0
Peccato per i presenzialisti che non ci azzeccano una mazza (una birra a chi lo scopre)  :arar: