La produzione di componenti e telai bici e moto,dei quali eravamo fino ad una decina di anni fa i numeri uno al mondo,e' praticamente
scomparsa dal panorama Italiano.
Realta' come Cagiva telai.250 dipendenti. che produceva tutto il telaio Cagiva-MV-Ducati ed Husqvarna --Scomparsa-
                    Verlicchi.600 dipendenti.Honda-BMW-Harley-Montesa-tutto il cross-tutto l'enduro-tutto il trial-buona parte delle bici ecc.
                    Avevano chiesto di poter diminuire il numero dei dipendenti per superare il momento di crisi ma i sindacati preferirono
                    farla fallire per tutelare tutti i dipendenti. scomparsa.
                    MT.Lecco  200 dipendenti -abbandonato buona parte del telaio e riconvertita con un terzo dei dipendenti in lavorazioni
                    meccaniche.
                    Donati-Vicopisano --ritiro' il marchio Verlicchi ma sta pure essa abbandonando il settore.

Tutta la produzione europea di tutti i marchi piu' importanti e' migrata in asia-Corea-Vietnam-India-Cina meno una piccola percentuale
rimasta in Slovenia(non credo ancora per molto).
Questo non solo per il telaio.

Telaio Verlicchi.
Come moto turisticosportiva mooolto meglio di quanto potesse sembrare.
Una monster piu' vitaminizzata come dimensioni e motore,molto guidabile ed ottimo motore.
Chiaramente in Italia decisamente poco compresa--le Harley sono quelle da 400 kg e moooolto appariscenti.

Il nostro Val. incomincia ad assomigliare sempre piu' al Ranocchio.

Bene!
Al cavetto ci si pensa sempre dopo.

Per un camion della meta' del secolo scorso puo' anche andare.
Su una moto "attuale" e' moooolto discutibile.

Se posso consolarti(riguardo all'eta') ho dei ricordi che non contemplano la montagnetta poi (monte stella)--non l'avevano ancora
realizzata.
Per i non milanesi/lombardi il (monte stella ) fu realizzato scaricando in loco le macerie dei bombardamenti aerei dei nostri (liberatori).
Ci vollero anni a crescere di volume ed altezza--doveva essere una cosa provvisoria ma poi si scelse di ricoprirlo di terra e piantarci delle piante trasformandolo in parco.
Fu,per molti anni,completamente abbandonato e divenne terra di conquista per gli enduro/crossisti milanesi ed "altri".
Mi ricordo epiche sfide tra cittadini(notoriamente un poco bauscia) ed i provenienti dalle terre limitrofe ,piu' ruspanti ma non meno validi.
Vivere a pochi km da Malpensa(con il suo campo cross) e moolto vicino ad almeno 5/6 campetti minori con un padre preparatore di
moto da competizione ha influenzato moooolto le mie scelte.

Presente--forse anche Gianni l'africano--confermero'.

Ti posso dare tutte le dritte che vuoi.
Sono piu' di 40 anni che ci vado,a piedi,in auto,in moto.(anche piu' volte all'anno.).
Sul Marguareis ci ho passato delle settimane(quando facevo speleologia).
Chiamami.