Non il BSA ma il Commando.
Mi piaceva la linea ed il fascino ma odiavo il pisciamento di olio delle moto Inglesi--le ho provate tutte ma non sono mai riuscito ad eliminare
la macchia sul pavimento e la verniciatura dei calzoni.
Sono un pessimo conoscitore delle moto Statunitensi(solo piccoli giretti con mezzi di amici--non amo la tipologia).
Come del resto le Giapponesi(ne ho avute molte ma solo sempre per brevi periodi--non sono mai riuscito ad innamorarmene).
Ultimamente solo pochissime moto si distinguono dalle altre per linea,meccanica e personalita'.
Le altre sono tutte simili ed omologate,(tutte uguali e fatte col medesimo stampino) se togli il marchio non distingui una marca dall'altra.
Tutti scopiazzano la moto "immagine" del momento ed alla fine sono tutte uguali,plastica,plastica,plastica.
Non riesco ad innamorarmi della plastica,non nasce quel rapporto di simbiosi che ci dovrebbe essere con la "tua" moto.
Finiro' per costruirmene una su misura--un buon motore(non troppo sofisticato ) un bel telaio in tubi di cromo,buoni ammortizzatori e sovrastrutture
in alluminio(fino a quando reggeranno gli amici battilastra che creavano le vecchie moto da competizione).

Ciao e benvenuto.

Claudio.

Max- il Ducati 450 scrambler era una moto bella solo da vedere ed andarci al bar.
Dovevo uscire con le chiavi di scorta e fermarmi a tirare tutta la bulloneria ogni 100 km altrimenti sarei tornato con meta' moto.
Dopo trecento km non eri in grado di fare la tua firma per una settimana.

Kappa- il Kava 500 era da noi chiamato "la bara su due ruote".
Il primo importatore "Mainini di Busto Arsizio" ne importo' 10 e fece 9 morti in sei mesi --io la scampai perche' la vendetti al settimo mese e mi comprai il 750 che aveva un motore ancora piu' esuberante ma una ciclistica e dei freni piu' adeguati.
L'entusiasmante di queste moto era solo il motore che ti permetteva di fare delle penne di un km(altri tempi),ciclisticamente erano delle ciofeche,
come del resto tutte le giapponesi del tempo.

Ciao e benvenuto.

Claudio.

Ciao e benvenuto.

Claudio.

Ciao e benvenuto.

Claudio.

Ciao Sergio.
Benvenuto.
Pompeiana,bel paesino e splendido gruppo.

Claudio.

Ha espresso il senso dell' "andare"-dell' "osservare"-del "vivere".
Non quello deleterio che invade molti di noi che e' quello del "correre" del "essere i primi" nella corsa verso il "nulla".