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« il: 16 Dicembre 2019, 09:40:59 »
Stiamo assistendo ad un continuo e lento appiattimento verso il basso.
Si passa in tempi velocissimi dai grandi imperi al piu' nero medioevo,i barbari ci misero centinaia di anni a completare il percorso
mentre ora sono bastate poche generazioni.
Ci sono generazioni,come la mia,che hanno vissuto la rinascita economica di un impero e che stanno vivendo la sua inesorabile
caduta.
Il disegno politico di dare a tutti (indistintamente) l'opportunita' di crescere economicamente ed intellettualmente fu una idea
epocale e concettualmente validissima.
Come sempre pero' l'attuazione non fu altrettanto valida perché per dare a tutti questa opportunita' si decise di appiattire verso
il basso i parametri che fino ad allora avevano governato il mondo della scuola e del lavoro.
Nel lavoro ci si trovo' a livellare gli stipendi e le responsablita' verso il basso disincentivando chi ,fino ad allora,si era sbattuto per
fare crescere le ditte e nella scuola si introdusse il 6 politico--la sufficienza sempre e comunque e completamente sganciata dalla
capacita' e dalla volonta' di studiare.
Fu l'inizio della fine con la scuola completamente scollata dalla realta' industriale,che nel frattempo era diventata una delle piu'
importanti al mondo.
L'industria si sobbarco' l'onere di fare crescere internamente i dipendenti che arrivavano impreparati dalla scuola--questo resse
fino a quando si doveva contrastare la concorrenza nazionale(che aveva i tuoi stessi problemi)--quando ci si trovo' a lottare con
l'estero le cose cambiarono perché i nostri dirigenti (preparati dalle ditte) diventarono moooolto appetibili negli stati che stavano
crescendo e che si trovarono a costo zero dei tecnici preparati.
Nacque la favola della "fuga dei cervelli"spacciata dalla politica come merito della preparazione scolastica.
Il vero problema del nostro paese e' quello di avere una classe politica (indistintamente dal colore politico) che e' il frutto del
6 politico(la sufficienza sempre e comunque) e che non ha la piu' pallida idea di come e cosa si debba fare per creare economia.
Nella quasi totalita' non ha mai fatto altro se non politica--tante chiacchiere e poca sostanza.
Sono convinti che per risolvere i problemi basti andare in piazza a fare cagnara perché tanto poi ci sara' qualcuno che risolvera'.
Devo dire che il futuro mi spaventa molto,non tanto a livello personale ma per i nostri figli e per le prossime generazioni.
Bikerider tu vedi solo il lato positivo del futuro ,io invece vedo un futuro molto piu' nero,pochissimi nei posti di comando ed il resto
schiavi e nemmeno tanto pensanti,la scuola ad un livello sempre piu' basso e con indirizzi ben precisi,l'economia sara' monopolizzata
nelle mani dei pochi che la deterranno e gli altri a scannarsi tra loro per sopravvivere.
Siamo in troppi e la terra non sara' in grado di mantenerci,ci spettano grandi guerre,grandi pestilenze(create in laboratorio) ed i pochi
che riusciranno a sopravvivere ripartiranno da zero e coloro che riusciranno a mantenere il potere saranno gli "DEI" delle generazioni
a venire.
E' gia' successo e succedera' ancora.