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« il: 16 Marzo 2019, 15:42:41 »
Breve report della prova della KTM 790 Adventure modello "S", provata stamani messa a disposizione da Farioli all'interno di una sessione di "orange days" . Niente di strutturato, pensieri a ruota libera, così come mi vengono.
Condizione la prova: temperatura 18 gradi, moto standard, serbatoio pieno, mappa normale e ABS inserito. Unico optional presente è il cambio quickshifter che per convinzione religiosa non ho mai usato.
Partiamo dalla cosa più facile da descrivere: il motore.
La prima cosa che mi ha sorpreso subito e la totale una mancanza di un qualsivoglia effetto on-off. Avendo avuto esperienze con i primi motori KTM a iniezione un po' brutali sia come schiena sia come rispost, ero partito prevenuto. Niente di tutto questo: il motore è dolcissimo nella risposta al gas dai bassissimi giri. Il motore ha due anime con una transizione tra le due molto morbida. La prima parte dell'erogazione diciamo fino ai 5500 giri è estremamente dolce, non brutale, e non ha la schiena ad esempio dei più scorbutici 950 990. Parliamoci chiaro, non è che non ci sia potenza, è che l'erogazione è sempre corposa ma progressiva e non stanca e non infastidisce. Credo che questa parte dell'erogazione sarà veramente una manna nel uso cittadino e nello stretto/strettissimo, rendendo pochissimo stancante l'uso del mezzo in questi frangenti. Ricorda un po’ la mappa soft della mia 690+Akrapovich, ma con ben altre potenze in ballo.
Approssimativamente attorno ai 5500 giri la musica cambia, non di colpo e non in maniera brutale, ma c'è una progressione continua e bellissima verso una potenza decisamente elevata e goduriosa.
Il tutto è accompagnato da una totale assenza di vibrazioni, quantomeno in tutto l'arco di erogazione che sono riuscito a provare. Questa assenza di vibrazioni è la prima cosa che mi ha sorpreso in questo motore assieme alla totale mancanza di effetto on-off. Effetto on-off che sono deliberatamente andato a cercare in tutte le marce basse senza riuscire a trovarlo. Innesti del cambio con corsa corta, netti e precisi come non trovavo da tempo, somigliano molto a quelli ottimi del mio 640 Adventure e sono molto molto meglio degli innesti del cambio del mio 690. Non ne sono sicuro, ma credo che la frizione abbia un asservimento in coppia che permette di diminuire la durezza delle molle. Credo che questo abia permesso di non usare la frizione idraulica e utilizzare una più economica frizione filo che però è ottima, morbida e come feeling sembra una frizione idraulica. Non avendo potuto fare una prova apposta e non avendo potuto strapazzare il motore non so dire niente sulla costanza gli attacco della frizione. La modulabilità mi è sembrata buona ma l'ho provata troppo poco per potermi esprimere da questo punto di vista con completezza..
Passiamo adesso al comportamento del telaio. La sensazione è di essere in giro con una moto sorprendentemente leggera. Quelli che l'hanno provata prima di me erano arrivati li con loro KTM1x90 Adventure e usavano tutti la stessa definizione per la 790 Adv: “una bicicletta”. E la moto aveva il pieno!
Detto questo, la ciclistica è sicuramente sufficientemente rigorosa e adatta ad alle velocità autostradali con un ottimo appoggio nei curvoni veloci che ho potuto provare in un tratto di superstrada lì vicino. La cosa che invece mi ha sconcertato un po' è l'inserimento in curva. E’ sicuramente molto rapido ma quello che si sente più che nella concorrenza è l'effetto giroscopico della ruota da 21. E non penso che sia un problema della ruota in sè ma penso che la sensazione che restituisce il telaio così ben bilanciato e con un baricentro così basso fa sentire che il vero ostacolo ha una maggiore velocità di discesa in piega è semplicemente e solo l'effetto giroscopico della ruota da 21. Ovviamente questa misura è un must per l'uso in fuoristrada ma non oso pensare che spettacolo di moto verrebbe fuori da questo telaio con le ruote da 17 pollici come KTM aveva fatto con il modello SMT basato su 950/990. Per essere chiari, non è assolutamente un problema e l’inserimento in curva è veloce, molto veloce, ma la sensazione è che il sia il diametro della ruata ad essere l’ostacolo a un inserimento in curva ancora più fulmineo.
Si sente benissimo che questo è un telaio molto diverso da tutte le altre moto in passato e paradossalmente la sua agilità mette in mostra di più lo svantaggio in inserimento determinato dalle effetto giroscopico di una ruota da 21. La sensazione è quella di avere una moto molto giocosa e di baricentro basso, non c'è nessuna sensazione di “cammellosità” che restituiscono tutte le altre concorrenti con il serbatoio in alto e la posizione di seduta molto infossata tipo CRF 1000 per intenderci, o anche dalle concorrenti di casa che per scelte ergonomiche si ritrovano con sella e serbatoio alti.
Una cosa che mi ha lasciato un filo perplesso è che la moto tendeva un po' a “chiudere”, a cadere a interno curva e dovevo bilanciare questa tendenza con una leggera pressione in avanti sul manubrio con la mano interna. Non so se fosse un problema di pressione gomma visto che anche da fermo mi sembrava un po' con troppo attrito nei movimenti di sterzo, oppure una deliberata scelta di KTM per aumentare la sensazione di agilità. Oppure ancora il fatto che io non sono abituato al profilo delle gomme da “enduro stradali” (molto stradali) essendo da anni aficionado delle “tassellate vere anche stradali”. Comunque sia secondo me questa tendenza può essere facilmente bilanciata sfilando verso il basso le forcelle e a questo proposito le moto in prova e quella in esposizione avevano la forcella sfilata verso l'altro di 2 tacche, quindi c'è ancora almeno un centimetro di margine. Nonostante questa configurazione molto agile anche provando a scuotere manubrio intorno ai 110 km orari la moto risulta stabile e precisa con ovviamente l'effetto giroscopico della ruota da 21 che stavolta fa il suo in modo positivo. Per quel che riguarda la R la sensazione potrebbe essere diversa perché mi pare che abbia una differente inclinazione del cannotto di sterzo.
Le sospensioni mi sono parse decisamente stradali come impostazione, abbastanza frenate ma solo negli ultimi due terzi della cosra, con la prima parte che sembra meno frenata idraulicamente a vantaggio del comfort.
La prima parte giustamente è morbida, forse troppo in un uso “d’attacco” e una parte finale più sostenuta. Sono gusti ma io avrei preferito una transizione della forcella verso la parte dura della molla più anticipata ovvero meno parte di affondamento morbido, specie in frenata. Per quel che riguarda invece il monoammortizzatore l'ho trovato perfettamente a punto dal punto di vista dell'appoggio e della compressione in curva mentre mi è sembrato un po' secco sulle buche. Questa è una provo spesso sulla maggior parte delle moto spesso visto il mio peso piuma, e visto che in questa settore di mercato le moto sono tarate per pesi maggiori e per andare eventualmente in coppia. Il poco tempo passato a velocità sotenuta (comunque mai più dei 110 km/h) non mi ha permesso di valutare per bene la protezione aerodinamica dal punto di vista della mancanza di pressione sul casco, ma quello che è certo che nel mio caso, con la mia altezza, il parabrezza in posizione standard e il casco da fuoristrada con gli occhiali a mascherina come faccio sempre, non c'è una minima turbolenza fino alla velocità massima che ho raggiunto.
Per quel che riguarda la arrivare a terra, ci arrivo molto molto bene… OK, ci arrivo molto meglio rispetto alla amggior maggior parte di moto ce ho. Tocco anche meglio che sul mio Transalp (che però ha Ohlins bello tonico e forcelle con molle e spessori “giusti”:).
All'inizio quando si mette il piede a terra sembra che il lato esterno della sella infastidisco un po', ma dopo non ci ho assolutamente più fatto caso. La sella è dura il giusto in modo che non faccia l'effetto poltrona che altre selle fanno che all'inizio sembrano morbidissime e comode ma poi dopo mezz'ora ci si ritrova a spostare il sedere in varie posizioni per alleviare il fastidio. Questo è un problema che ho ad esempio sul KTM 640 Adventure, mentre credo che la sella di questa 790 dal punto di vista dell'ergonomia da viaggio sia perfetta.
In sintesi, secondo me è il miglior compromesso esistente tra moto “globetrotter” e moto fuoristrada. Anche se in fuoristrada non l'ho provata le caratteristiche che ho potuto constatare nei cambi di direzione a bassissima velocità e gli ingressi in curva fanno pensare alla moto molto manovrabile in fuoristrada e soprattutto una moto molto comoda e molto gestibile e poco stancante in città, cose a cui progettisti probabilmente non hanno pensato ma è che un effetto collaterale di questa sensazione di leggerezza e dell'erogazione non stancante del motore nel primo arco di giri.
Come considerazione estetica ho un parere ben preciso. La versione arancione non mi piace. La colorazione delle plastiche la grafica ottimamente protetta dalla vernice trasparente mi fanno un effetto troppo giocattoloso e troppo plasticoso. Sempre nella colorazione arancione non so perché ma la moto sembra più bassa è lunga rispetto alla stessa moto in colorazione bianca. Dovessi prenderla, la colorazione bianca sarebbe sicuramente la mia scelta. L'altra cosa che mi ha fatto un po' impressione è l'idea di fare fuoristrada con quel cupolino così alto il cui bordo, che per uno basso come me, è in una posizione un po' inquietante. probabilmente la prima cosa che farei nel caso sarebbe mettere il cupolino basso della versione R. L'altra cosa che toglierei subito per viaggiare da single sono i maniglioni del passeggero molto ingombranti in senso trasversale per metterci una borsa a ferro di cavallo. C'è da dire che quei maniglioni invece sono estremamente comodi per manovrare la moto da fermo. Il cavalletto è abbastanza lungo e si mette e toglie facilmente dalla posizione di guida e questo per uno come me è un grosso benefit. Moto provata in pieno sole, la strumentazione è costituita prevalentemente da un unico pannello TFT perfettamente leggibile. Quel poco di tempo che ho potuto dedicare alla strumentazione mi ha fatto trovare tutto, avendo avuto il serbatoio pieno non so dire se indicazione di livello di carburante è su 4 segmenti oppure se all'interno di ogni segmento si vede il livello che scende. quello che non mi è piaciuto e l'indicatore di inserimento delle frecce che non indica da quale parte inserita la freccia ed è un po' poco visibile in pieno sole, rendendo facile a uno stordito come sottoscritto dimenticarsi la freccia inserita. Mi rimane la sensazione di eccessiva sottigliezza della lastra di alluminio del paracoppa, ma comunque moto molto meglio di quella della CRF 1000 che avevo visto in EICMA. L’altra cosa che non mi piace è l’estetica degli specchietti, ma li son sottigliezze. Grazie alla presenza del “padellozzo” lo scarico è molto meno grosso di quelli della concorrenza, ma appoggiandoci la mano l’ho sentito abbastanza caldo. Non rovente come i quelli dei serie del 9550/990 o del mio 690, ma speravo lavorasse più fresco.
Ora come ora sono tentato ma non 100% convinto, anche perché rimane l’incognita della “R”, e su come potrei toccare a terra con una sella più alta ma credo più rastremata, magari recuperando qualcosina sfilando le forcelle. La prima versione “R” arriverà da Farioli martedì, mi sa che settimana prossima mi capiterà di ripassare da BG.
P.S. Subito dopo ho provato una Duke 390 sullo stesso percorso e…. per strada mi sono divertito di più. Ma questa è un altra storia ...
Ciao!
Bibo