Il 2012 segna finalmente l'entrata sul mercato in modo deciso di modelli dedicati al motoalpinismo, sono tre le moto disponibili da questo mese ognuna con le sue caratteristiche, ognuna con una scuola di pensiero diversa, vediamo nel dettaglio.
Ossa Explorer, è a mio avviso la prima vera moto dedicata al motoalpinismo, derivata dalla versione trial dalla quale mutua il telaio ed il motore, quindi risulta , essere una moto agile, leggera e stabile.
Scorpa T-Ride 2 T (o X-Ride Sherco) è la moto che si inserisce nel mezzo tra le moto da motoalpinismo, ha un telaio di dimensioni poco più grandi di una trial e si presta all'enduro estremo e ad un trial non esasperato.
KTM Free Ride, moto derivata dall'enduro con un passo un po più corto e la sella leggermente più bassa delle versioni racing. Il motore di buona cubatura e opportunamente preparato la rendono un'arma letale per l'enduro estremo.
Quindi fare una comparativa con questo scenario è impossibile perchè sono moto con caratteristiche di telaio e motore sensibilmente differenti tra loro.A Montoso (CN) il buon Motaldo, che ringrazio pubblicamente per la disponibilità, ci ha permesso di provare la sua fiammante Free Ride, una delle moto più attese del panorama delle moto fuoristrada del 2012. Il prezzo a parte le spese di messa su strada è di 7.250 €, è omologata solo per il conducente.
La moto esteticamente è bella e originale e fuori dagli schemi estetici delle racing della casa austriaca.
Come dicevo nella introduzione la Free Ride delle moto da motoalpinismo è quella più vicino alle moto da enduro e in effetti dimensionalmente è leggermente ridotta rispetto ad una classica enduro.
Una volta in sella mi trovo a mio agio come sempre sulle KTM, la sella è in altezza qualche cm in meno rispetto alle EXC e tocco tranquillamente con i piedi per terra però mi rendo conto che per le persone sotto il metro e settanta la moto è altina.,
Le infrastrutture non danno nessun fastidio nello spostamento avanti e indietro, bella snella ci si sente subito a proprio agio, l’unico intervento che farei è la sostituzione del manubrio con uno più largo perché quello di serie è stretto (inspiegabilmente) ed avendo un braccio di leva più sfavorevole rende i movimenti più faticosi specialmente nei tratti più impegnativi.
Una volta in movimento si apprezza subito la frizione che ha un comando leggerissimo come le trial, i freni sono ben dimensionati e modulabili, ma il pezzo forte di questa Free Ride è il motore, semplicemente eccezionale. Ha forza, non cede mai ma la forza la esprime con morbidezza senza mettere in crisi il pilota e la ciclistica. Ho provato a risalire un tratto con sassi smossi, gradini e senza utilizzare la frizione sono salito con facilità, anche nell’apri-chiudi del gas il motore riprende senza incertezze.
La trazione è ottima anche grazie al pneumatico da trial, con un Michelin X11 le prestazioni migliorerebbero ulteriormente. Complice della buona trazione sono le sospensioni che lavorano egregiamente, anche scendendo lungo un sentiero con piccoli e medi scalini il comportamento delle unità elastiche è stato ottimo assorbendo tutto con facilità.
Certo la taratura che permette queste performances a bassa velocità poi nei tratti veloci non possono dare il supporto che solitamente troviamo nelle enduro racing ma chi compra la Free Ride non cerca questo.
Quindi un buon progetto che sin da subito mostra un insieme armonico e proporzionato delle componenti, con questa moto ci possiamo permettere di endurare tranquillamente e di affrontare “l’impestato” sapendo di avere una buona alleata anche se non siamo al 100% della forma, comunque togliamoci dalla testa che con questa moto possiamo permetterci di fare tratti trialistici, questi possono farli quei fenomeni che si vedono nei filmati pubblicitari che saprebbero farli anche con una Tènèrè. Questo perché come dicevo inizialmente le dimensioni ci sono ed anche il peso, 100 kg, non sono pochi se dobbiamo fare un tornantino secco in salita con magari dopo anche un bel gradino da 50 cm!
Questa le mie impressioni in sintesi:

Queste quelle di Valchisun:
Dopo averla vista e sopratutto "criticata" per il malfuzionamento della frizione, ecco che finalmente Motaldo ci ha permesso di accedere alla sua Ktm 350 Free Ride, dicendoci ovviamente di pulirci i piedi prima di salire....
La frizione sembra "finalmente" a posto, staccava perfettamente, con una dolcezza di azionamento tipica delle moto da trial!
Finalmente in sella, anche la "famosa" altezza sella tanto dibattuta adesso e' risultata essere a 90 cm. dal suolo (misurati!), dopo un necessario rodaggio ed un naturale abbassamento del precarico delle sospensioni, comunque per i "cavallo basso-dotati", 90 cm. sono ancora un'altezza considerevole per toccare agevolmete con entrambi i pedi a terra!
La moto parte con un solo leggero "tocco" sul bottoncino rosso di avviamento, per fortuna non esiste nessuna procedura di resettaggio dell'iniezione, come invece accadeva su alcune moto da enduro provate in precedenza, si schiaccia il bottone e basta!
Il motore ha una silenziosita' di scarico e di meccanica ottimale,nessun ticchettio di vavole o punterie varie, l' enorme esperienza motoristica della Ktm e' "palpabile",le marce entrano perfettamente e lo stacco della frizione (per ora...) e' perfetto,la moto e' strettissima anche di larghezza sella,niente e' di intralcio nella guida, si puo' arretrare con le gambe senza niente che intralci o che dia fastidio,non si avverte nemmeno la presenza dei due piccoli silenziatori di scarico, ho inziato a guidare la Free Ride in piedi sulle pedane, come fosse una moto da trial, e devo dire che il motore ai bassi regimi spinge proprio come una Montesa Cota 4 RT, la prima cortissima permette di procedere a bassissima velocita', si puo' gestire anche il colpo di gas per risalire una pietra o uno scalino in mezzo al sentiero, per poi disporre di un discreto allungo nei tratti meno accidentati e piu' scorrevoli, ovviamente se si inizia a guidare da "enduro", i cavalli a disposizione sono soltanto 26 e non oltre 40 del Exc 350 da cui e' derivato il motore, ma sono piu' che sufficienti se si vuole fare partire il posteriore della moto e "giocare" a fare i freerider come nei video promozionali dela moto, anche se non ci si chiama Despres o Blazusiak!Motaldo ha lasciato il copertone posteriore di serie, cioe' il Dunlop da trial gara con la camera d'aria, ed ha montato sull'anteriore una Dunlop Geomax da enduro gara, in modo da avere un buon compromesso di maggiore trazione sui sentieri a base di sassi che abbiamo nelle nostre zone ed una maggiore stabilita' ed aderenza sull'avantreno con la gomma da enduro!Il manubrio di serie e' eccessivamente stretto, costringe a guidare con i gomiti troppo vicini al busto, occorre montare un manubrio tradizionale da enduro, oppure anche un manubrio da trial per chi preferisce guidare quasi sempre in piedi sulle pedane!
I limiti sono, per chi non e' alto piu' di un metro e settanta, l'altezza sella ancora eccessiva che viene "mitigata" dalla snellezza della zona centrale della moto, mentre il tiro ai bassi "esagerato" del motore aiuta nei tratti piu' impegnativi percorsi anche a bassa andatura, l'iniezione non sembra un'iniezione, nel senso che non esiste on-off nella gestione del gas, e le sospensioni,oramai rodate, sono scorrevolissime anche sulle minime, il monoammortizzatore Wp dotato del famoso Pds senza link, ha un'ottima taratura di serie, molto frenato in estensione e che contribuisce a dare una grande aderenza e motricita' sui sassi smossi e bagnati del sentiero su cui si e' svolta la prova, anche la forcella "parte" bene e contribuisce alla stabilita' della moto, nonostante un'avancorsa ed interasse molto piu' ridotti rispetto ai modelli da enduro-gara, la moto e' caricata sull'anteriore e alta di posteriore, e la cosa contribuisce a rendere sicuro e "piantato" l'avantreno della moto, ovviamente la maneggevolezza non e' quella di una trial!
Per farla breve, la Ktm Free Ride 350 e' un enduro in miniatura, una moto "amichevole" adattissima a chi vuole continuare ad endurare senza portarsi dietro pesi, altezze sella ed ingombri delle moto da enduro-gara, una moto adatta a "giocare" nei sentieri piu' scorrevoli, dove si puo' andare a cercare la sponda per curvare o l'avvallamento del terreno o la canaletta per staccare le ruote da terra, e senza farlo necessariamente ai settanta orari, diciamo che con la Free Ride si puo' continuare a giocare anche se la carta d'identita' non e' piu' d'accordo!
La sintesi:

















