
Con questa moto ho percorso circa 300 km, la metà in fuoristrada.
La moto mi è piaciuta sin da subito perchè ha un'ottima posizione di guida, sarà un caso ma su tutte le KTM che ho avuto mi
sono sempre trovato posizionato correttamente.
Il motore ha una buona erogazione ed è possibile modificarla agendo su una rotella posta sotto la sella.
Per l'utilizzo fuoristradistico ho impostato una mappatura normale perchè quella hard è esagerata mentre quella soft è molto
tranquilla e taglia circa un 30% della potenza.
Su quella provata c'è un silenziatore della Akrapovic che la rende più piena nella prima fase di apertura del gas ed aumenta la
potenza di circa 3 cv. è abbastanza silenziosa sino ai medi regimi però agli alti "spara" e la cosa non mi piace, d'altronde non è
possibile avere botte piena e moglie ubriaca.
La versione enduro normale (quella in prova) ha una escursione delle sospensioni ridotta rispetto al modello "R" comunque l'altezza
della sella è a livello delle altre racing della casa austriaca forse un paio di centimetri meno.
In fuoristrada la moto ovviamente data la cubatura del motore e la struttura del telaio a traliccio (piuttosto rigido) da il meglio
nei tratti più veloci dove permette buone andature, occorre fare un attimo di attenzione alle sospensioni che per il primo tratto
scorrono abbastanza bene dando un buon confort in generale però se sollecitate in modo violento murano rendendo l'avantreno
reattivo. Devo dire però che non ho fatto nessun tipo di prova nella regolazione delle forcelle. Il mono lavora molto bene.
Il motore con una mappatura media ha una buona erogazione ed ha un allungo infinito permettendo di tenere una marcia più
a lungo, non bisogna invece scendere al di sotto di un certo regime altrimenti il motore comincia a "rattellare".
L'erogazione come anche la potenza non hanno subito alterazioni anche sopra i 2000 mt questo grazie al buon lavoro della
iniezione.
La 690 è un mezzo che permette di fare anche mulattiere impegnative, il DNA di questo mezzo è enduristico senza orma di dubbio,
ovviamente richiede forza per reggere i circa 140 kg di stazza.
Sull'asfalto, grazie al telaio, la moto risulta essere precisa e stabile e le ridotte vibrazioni del propulsore permettono anche delle
trasferte di media portata, il limite lo vedo nella sella che ha un comfort da racing. Ho provato una 690 con la sella con il gel ma
risulta essere più dura della originale in quanto la KTM la costruisce in versione ribassata.
L'impianto frenante è ottimo e soprattutto l'anteriore ha una buona potenza grazie ad un disco ben dimensionato.
Penso sia, dato che la DRZ della Suzuki non è più in produzione, l'unica moto Dual sul mercato.
Per precisione di informazione anche questa versione della KTM 690 non è più in produzione da quest'anno in quanto viene venduta
solo la versione "R". Questa scelta ha lasciato abbastanza esterrefatti anche gli addetti ai lavori in quanto tra le due versioni è
quella normale la più venduta.
Come tutte le dual non può soddisfare tutti i palati, si tenga presente che a mio avviso la 690 per un 70% ha l'anima endurista e per
il rimanente è stradale quindi se volete farci viaggi di lunga portata sicuramente si dovrà intervenire sulla sella.
In ultima analisi è una buona moto e sentendo un paio di concessionari sembra abbia mostrato in questi tre anni di vita una ottima
affidabilità.
Lamberto