Gli uomini e il loro pensiero > Filosofia motoalpinistica
Se si vuole parlare di motoalpinismo....
rerechan:
--- Citazione da: Valchisun - 01 Settembre 2010, 21:21:57 ---......esplorare nuovi posti e nuovi sentieri,stare immersi nella natura, "annusare" il paesaggio, meglio vederlo seduti su una sella e stringendo un manubrio .....
--- Termina citazione ---
Ottima introduzione da parte di valchisun; il succo sono per me le parole che ho citato.
Ogni volta che vedo qualche panorama (da qualsiasi fonte) il mio primo pensiero e' "che bello sarebbe passarci in moto...!"
madmax56:
ciao.
ciò che avete scritto, secondo me non è altro che la verità, le sensazioni e le impressioni che si provano quando si va in moto.
in particolare condivido il pensiero di chi ha scritto ( riassumendo) che con il passare degli anni si tende ad abbandonare l'uso delle moto più racing; gli impegni di lavoro, il decadimento fisico, la mancanza di allenamento portano a questo; penso che nel caso delle moto da trial, usate per motoalpinismo, si possa parlare di un modo per allungare la vita del fuoristradista.
si continua comunque a sentire il profumo della candela che ti brucia dentro, senza peraltro rischiare ogni volta che si esce un infortunio.
si assapora ancora l'appagamento nel superare ostacoli importanti, senza quella componente che con altre moto comporta rischi non proprio da sottovalutare.
spero di essere riuscito a spiegare il concetto, anche se alcune volte alle mulatrial ho potuto ammirare qualcuno molto avanti con l'età ma con una forma ed una preparazione da far invidia a molti giovani.
eccezione che conferma la regola....
saluti.
max
126
alex:
Può darsi... io ho una filosofia diversa, forse è un modo per essere ancora in corsa, non so con cosa. O forse è perché la mia vita è fatta di sfide cercate, a volte vinte altre no.
O forse è perchè continuo ad aspettare un'ultima mareggiata per avere il mio mercoledì da leone... e poi regalare la tavola da surf
ilario:
Come ti capisco Alex. ;)
Purtroppo devo poi fare i conti con gli anni,gli acciacchi,i dolorini.
Cio' non toglie che quando salgo su uno dei miei mezzi tutto scompare d'incanto,mi trasformo e ritorno ragazzo.
L'unica differenza sostanziale e' che ,con gli anni e gli incidenti,ho imparato a collegare il cervello al polso destro e ad apprezzare cose che prima
mi sfuggivano e non avevo tempo e maturita'per vederle.
Mi ricordo mio nonno,mio padre l'ho perso troppo presto,che mi diceva (ragazzo mio gli occhi non invecchiano mai) come aveva ragione!
Riesco a vedere oggi cio' che prima non vedevo.
Claudio.
madmax56:
grande, ilario.
parole sante!!!
max.
:'(
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