Rieccoci dopo qualche prova: ripartendo a fare muretti via via più alti ho capito un po' dove sbagliavo.
1) ero stanco e non comprilevo bene il mono e le forcelle
2) non comprimendo a dovere il mono e non dando gas a sufficienza anzichè impennare con decisione ed in maniera "esplosiva" arrivavo in prossimità dell'ostacolo indeciso, fiacco
3) usavo una marcia troppo alta.
Domenica sono uscito e al termine di un bel giro ho ripreso il mio piccolo "allenamento-training" cercando di impartirmi mentalmente i vostri consigli, quindi:
- Mi sono imposto di usare la 1°, anche se sembra corta, sembra che non vada avanti etc etc....
- Anche da fermo ho caricato più che potevo il mono e le forcelle
- Sopratutto nella parte iniziale del superamento sono arretrato bene impennando la moto a dovere....
risultato è stato che oltre ad esser salito al primo colpo arrivando con la ruota posteriore sullo spigolo del muretto, questa ha avuto tutta l'aderenza per proseguire con la moto impennata....e mi sono pure....

cac...to sotto

Altra cosa che ho cercato di fare è stato "accovacciarmi" sul parafango posteriore una volta giunto con la ruota posteriore in cima al muretto; questo mi ha permesso di avere trazione.
Ultima cosa a fine "superamento" ho lasciato il gas puntato...non ho accelerato come facevo per il timore di restare giù, anche questo evita di far perdere aderenza favorendo un appoggio sicuro.
Morale sono salito, non sempre benissimo anche se sicuramente meglio dell'altra volta, su muretti dai 40 ai 75 cm...
La cosa più difficile come sempre è "far propria" la sequenza di movimenti affinchè riescano naturalmente...chiudere gas in cima o puntarlo appena piuttosto che accelerare, comprimere bene le sospensioni sempre e non solo quando il muro "spaventa" perchè è alto, portare su le ginocchia a fine superamento per tirarsi dietro la moto...
Appena stacco il cervello qualcosa mi sfugge e sbaglio anche solo un movimento compromettendo il tutto.