Stamattina abbiamo finalmente provato la nuova Yamaha Mt 09, in occasione della presentazione al pubblico nei concessionari ufficiali del marchio di Iwata ( ma si chiamera' di Iwata perche' gli mettono l'Iwa ?

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Questa e' la moto in oggetto, mi sono dimenticato di prendere la macchina foto perche' a Pinerolo il tempo era orrendo, mentre siamo poi riusciti ad approfittare di una breve schiarita, ovviamente le strade erano bagnate e non si poteva "esagerare" piu' di tanto, comunque, visto che era aggratis....
Yamaha Mt 09:

la moto provata era identica a questa come colorazione e senza l'Abs opzionale.
A moto ferma, spicca la qualita' costruttiva, tipica delle realizzazioni Yamaha, il telaio (almeno quel poco che c'e'....)

e' realizzato alla perfezione, sia come fusioni che come trattamento superficiale, anche il manubrio in lega leggera ed il resto delle sovrastrutture sono molto curate, il forcellone e' in lega leggera, anche la qualita' delle plastiche dei parafanghi e' buona, l'unica cosa un po' cheap sono gli scarichi che si "attorcigliano" sotto al carter motore per ottimizzare il rendimento del motore, visto che anche il silenziatore e' nascosto sotto al motore e lo scarico esce appena dietro la pedana destra che ha una staffa di protezione per preservare il tacco dello stivale da contatti ed eventuali bruciature. Molto bello anche il disegno minimalista delle razze dei cerchi. Il motore e' un tre cilindri, una realizzazione completamente nuova per la Yamaha, l'ultimo tre cilindri della casa di Iwata era montato su una moto turistica a cardano, la Xs 850 dei primi anni ottanta che fu accolta molto tiepidamente dal mercato, mentre il nuovo propulsore della Mt 09 e' un bialbero a quattro valvole di 847 cc. che sviluppa la potenza di 115 Cv a 10.000 giri con una coppia max di 87,5 Nm a 8.500 giri, ha la prerogativa di avere degli iniettori montati direttamente sui cilindri ( ma a monte delle valvole di ammissione), e la bancata in posizione avanzata rispetto all'asse dell'albero motore, per migliorare la fluidita' di erogazione.

Accendo la moto, il rumore e' il classico sibilo metallico tipico delle realizzazioni a tre cilindri, ci sono a disposizione tre mappature molto ben evidenziate sul display del piccolo cruscotto completamente digitale disposto in modo asimmetrico sulla destra degli attacchi del manubrio, la mappatura di mezzo e' quella intermedia, quella a sinistra e' quella piu' sportiva e poi ne esiste ancora una che taglia la potenza, piu' adatta all'asfalto bagnato! La moto e' "stupendamente" bassa di sella, tocco con i piedi a terra da tutte due le parti con le ginocchia piegate, non mi era piu' accaduto dal Garelli Gulp Matic del 1975, pazzesco....

Si parte, la frizione a cavo e' morbida da azionare e molto ben modulabile, il tre cilindri si comporta esattamente da....tre cilindri, si parte sibilando ai bassi regimi, si inserisce la seconda marcia con un movimento molto breve e secco della leva del cambio, il motore inizia a spingere in modo deciso con una curva di coppia molto piatta e regolare da bicilindrico, purtroppo la strada bagnata non permette tantissima confidenza, ma si arriva a velocita' da "ritiro patente" in una frazione di secondo...Provo la mappatura piu' sportiva ed il motore diventa piu' cattivo come erogazione, soltanto per sentire il sibilo del motore diventare piu' rabbioso si insiste sull'acceleratore piu' del necessario ed il motore ripaga con una spinta notevole nel passaggio dai medi agli altri regimi, ma su una statale trafficata come quella della Val Chisone non e' il caso di esagerare, la mappatura sportiva fa sentire un leggero on-off nella risposta del gas alle basse andature, ma la cosa non infastidisce piu' di tanto, anzi, rende l'erogazione ancora piu' di "carattere", direi che il motore e' promosso a pieni voti, anche se il bicilindrico lo ritengo piu' "da moto" rispetto alla curva piatta tipica del tre cilindri, ma quella e' una preferenza personale, il tre e' piu' elettrico come erogazione e mette sicuramente piu' a suo agio un neofita o chi vuole guidare ad andatura turistica, sotto quell'aspetto e' un motore perfetto che permette anche di andare a passeggio oppure di svicolare nel traffico di citta' senza preoccuparsi di "strappi" di erogazione ai bassi regimi!
Purtroppo l'asfalto bagnato non mi ha potuto permettere di fare qualche curva decente o di tentare di piegare piu' di tanto, ma si puo' intuire perfettamente che la Mt 09 e' una moto maneggevolissima, quasi da monocilindrica e la posizione di guida e' ideale per i bassi di statura come me, il manubrio e' molto vicino al busto del pilota, e' posto piuttosto in alto come quello di una moto da enduro, i fianchi e la sella sono strettissimi e permettono di "incastrare" le gambe negli svasi molto profondi del serbatoio, le pedane risultano perfino troppo arretrate mentre la sella e' messa molto orizzontale, non si ha la postura a

alto tipica delle sportive carenate o delle naked piu' estreme, ma la sensazione di controllo del mezzo e' totale, anche se all'inizio ci vuole qualche chilometro di adattamento perche' sembra di guidare una moto di cilindrata molto piu' piccola! L'assetto delle sospensioni e' tarato sul morbido, la cosa provoca dei trasferimenti di carico piuttosto marcati soprattutto in frenata ed anche il monoammortizzatore e' molto cedevole come taratura e qualche buca dell'asfalto viene trasmessa alla schiena del pilota, probabilmente si puo' migliorare la cosa intervenendo sulle regolazioni di entrambi le sospensioni che sono fortunatamente provviste di registri sull'estensione e sulla compressione!
Direi che il "prodotto" Yamaha Mt 09 e' promosso a pieni voti, soprattutto se si considera il prezzo di acquisto che e' di 8.140 per la versione senza Abs e 500 E. per avere l'Abs montato, siamo a livello di prezzi di una moto da trial, considerando soprattutto il livello qualitativo della componentistica adottata e le prestazioni da moto sportiva ma accessibile e fruibile anche da chi non e' un motociclista smaliziato, e quello e' il valore aggiunto del motore a tre cilindri, una novita' nel panorama delle moto giapponesi moderne! A quanto pare, il progetto Mt 09 sara' una piattaforma che verra' adottata per sviluppare altre moto, tra cui la futura Tdm, staremo a vedere, ma la base di partenza su cui lavorare e' gia' molto buona!

