Ieri durante la Via del Sale ci siamo scambiati piu' volte le moto, ho nuovamente riprovato la Ktm 350 Free Ride di Motaldo e la nuovo Scorpa 290 T-ride a due tempi, ovviamente la prova e' avvenuta su sterrate poco impegnative dove non emergono le prestazioni da arrampicatrici da mulattiere trialistiche delle due moto, pero' risulta interessante valutare queste due moto su percorsi piu' scorrevoli, dove si possono verificare meglio le doti di stabilita' ed anche di comfort su tracciati di parecchi chilometri!
La Ktm 350 Free Ride ha un'abitabilita' e delle dimensioni da mini moto da enduro, risulta molto caricata sull'anteriore, difatti e' molto difficile da impennare, anche perche' Motaldo gli ha sfilato la forcella sulla piastra di sterzo di parecchi centimetri, nonostante cio' la moto rimane sempre molto alta di sella, troppo alta per una moto da sentieri trialistici, il motore spinge molto ai bassi regimi, a me ha sempre ricordato il motore della Montesa Cota 250 4Rt come erogazione, anche la potenza erogata e' quella di una moto da trial, il motore della Exc 350 da enduro gara da cui deriva e' veramente molto "strozzato" sia di aspirazione che di scarico, la moto e' silenziosissima, ma sulle sterrate conviene sfruttarne la coppia in basso e cambiare marcia molto rapidamente, inutile "sperare" nell'allungo tirando le marce, risulta molto piu' conveniente fare "scorrere" la moto, le sospensioni sono da mini moto, infatti la forcella Wp della Free Ride e' stata "trapiantata" dal modello Sx 85 da minicross, mentre il monoammortizzatore con il sistema Pds senza link si comporta benissimo nonostante la ridotta escursione, quella di Motaldo e' stata modificata accorciandone l'escursione, sempre per il problema della eccessiva altezza sella...Di positivo la Free Ride ha i consumi veramente irrisori di benzina, la silenziosita' di scarico, permette di percorrere le sterrate militari di alta montagna senza problemi, ma non si puo' pretendere di avere la stabilita' e la "cavalleria" di una vera moto da enduro!

Mentre la Scorpa T-ride e' piu' appagante come soddisfazione nella guida sul facile, impressiona la leggerezza estrema del mezzo e la snellezza delle sovrastrutture, la possibilita' di toccare agevolmente con i piedi a terra da fermi pur avendo una sella molto piu' comfortevole della Ktm, l'estrema maneggevolezza della Scorpa, oltre alle quote ciclistiche quasi da moto da trial e' dovuta anche al copertone posteriore Mitas da trial che ha un profilo molto arrotondato che contribuisce a rendere la moto molto reattiva e maneggevole, buoni i freni ed anche la forcella tradizionale Marzocchi "digerisce" perfettamente i sassi e le asperita' delle sterrate, ovviamente se si mantengono delle velocita' piu' sostenute occorre alleggerire l'avantreno della moto "tirando" con le braccia sul manubrio per evitare pericolose chiusure dello sterzo, comunque l'estrema leggerezza del T ride fa' letteralmente "galleggiare" la moto sulle asperita' del terreno, sembra di essere su un cuscino d'aria,mentre il problema piu' grande della T ride resta il cambio, risulta veramente difficile andare a cercare la leva del cambio con il piede ed anche i rapporti utilizzati, cioe' la quarta e la quinta, risultano troppo spaziati, nel senso che la quinta in molti casi e' troppo lunga e la quarta troppo corta, pero' stiamo parlando di impiego della moto su sterrate scorrevoli che non sono di certo i terreni piu' adatti per quella tipologia di moto, che comunque se la cavano perfettamente anche in quel contesto!
