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Enduristi Trializzati

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Lamberto:
Chi più chi meno ha espresso le proprie riflessioni, certo, alla base di tutto c’è come sempre l’intelligenza sia di chi pratica questo sport sia di chi deve gestire i luoghi dove noi transitiamo.
Penso sia assodato che la moto da trial sia il mezzo con il minor impatto ambientale per le motivazioni che sappiamo, comunque una moto da enduro se usata bene e nei luoghi giusti può non essere devastante come invece spesso accade nei nostri boschi.
Il problema principale è il mancato riconoscimento a livello pubblico delle moto da enduro/trial di conseguenza non “esistendo” non esiste nulla che ci tuteli e ci permetta la legalità.
Quindi il nostro sport è al 98% illegale perchè si fa prima a proibire l’accesso o il transito, fine del problema.
Il restante 2% sono i rarissimi casi vedi Pragelato dove si può girare tranquillamente, oppure l’alta Valcamonica dove pagando un ticket è possibile girare.
Esistono poche di queste realtà messe in essere dai motoclub locali e da autorità illuminate che cercano di dare ai propri cittadini un minimo di movimento turistico legato alle moto.
Ora, ripeto, non esistendo non abbiamo diritti, solo divieti che poi spesso non sono solo destinati a noi ma a tutti i mezzi a motore. Quindi il problema è a monte.
Perché voglio fare l’associazione?
Proprio per questo, cercare di dare una valenza giuridica che incorpori appassionati e moto club in modo trasversale.
Se osserviamo, in alcune zone del nostro paese qualche moto club ha ottenuto delle aree più o meno grandi per poter praticare il trial o il motoalpinismo per arrivare a questi risultati gli sforzi sono stati enormi.
Ora se noi cerchiamo di farci riconoscere e saremo uniti (vedi associazione di cacciatori) avremo un potere contrattuale molto più forte rispetto ad un moto club ed inoltre essendo su scala nazionale potremmo avere una autorevolezza maggiore.
Non illudiamoci di poter ottenere risultati eclatanti anche perché non abbiamo una valenza politica…..però dandoci da fare qualcosa si può ottenere altrimenti penso che tra qualche anno la moto le mettiamo in una teca e ci dedicheremo alla filatelia.
L’associazione insieme alla FIM dovrebbe servire anche per imporre una educazione, un protocollo comportamentale a che utilizza la moto, chi poi non si seguirà le regole gli sarà tolto il permesso di girare nei luoghi abilitati.
Diversamente rimarremmo in questo limbo all'italiana.

Ci sarebbe molto da scrivere e lo faremo, comunque con questo sito e con la futura associazione vorrei tradurre in fatti le parole che da sole non bastano.

Lamberto

matty-78:
 smbrv smbrv smbrv smbrv smbrv smbrv smbrv smbrv
Diamoci da fare!!senza far troppi discorsi enduro o trial che sia!!!
 sm08

Max:
Pur essendo persona che caratterialmente scherza su quasi tutto (nei limiti), concordo sul trovar nuove vie propositive da portar innanzi alle amministrazioni comunali, per aver diritto ad aree riservate in stile Pompeiana.

Una sola nota che spero concorderete:

vi è mai capitato, trovandovi per boschi, di sentir un rumore di frasche commisto a sciame d'api ...per poi scappar al volo dal sentiero per lasciar transitare i "cari" downhillisti della situazione? La scorsa estate ci mancò un soffio che investirono mio figlio ...poi glielo avrei spiegato io il "rispetto per la natura" sm38

alex:
ogni volta  smsm

Sono caratterizzati dall'occhio a fanale di Fiat balilla nell'ultimo tratto, quando entri nel loro campo visivo. Poi parte la lunga, inutile bloccata della ruota di dietro con serpentina coreografica. Segue il sibilo con sfioramento di una manica della mia giacca  :-[

Una volta stavo salendo per una pista col defender, ho seminato il panico in un gruppetto di questi eroi. L'ultimo si è fermato vicino alla portiera, ha guardato in su (il mio 90 aveva delle belle gambette lunghe) e mi fa "in montagna si va a piedi!" Gli ho risposto "e tu che ca**o ci fai in bicicletta?" LUI: "hai ragione anche tu..." ed è sparito  :o

Valchisun:
Ci risiamo!Un altro mio amico endurista, in data odierna si e' aggiudicato una bellissima Sherco 290 a due tempi da trial ed ha messo in vendita un Beta 400 da enduro, dopo che 15 giorni fa' ha rischiato la vita, evitando per un pelo di beccarsi un frontale con un altro endurista lanciato a "fuoco" su un sentiero!Il passaggio del cinquantenne dall'enduro al trial ormai e' uno "stile" di vita....
Forse si inizia a "capire" che andare in mezzo alle piante a 80 km. orari non "paga" e che ad andare forte in mezzo alle piante non e' che ci voglia poi molto.....(finche' dura!) :)

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