Gli uomini e il loro pensiero > Filosofia motoalpinistica

Enduristi Trializzati

(1/11) > >>

alex:
E' un fenomeno che si nota in modo evidente anche nel piccolo della nostra Comunità. Pare che al compimento degli "anta", o poco più, l'endurista di questi tempi subisca una sorta di conversione spirituale, per la quale vende la moto e si compra una trail, a volte pronto-gara a volte attrezzata per l'escursionismo più o meno alpinistico.

Senza avere, chiaramente, la pretesa di definire in modo assoluto il motivo per cui questo avviene, io sto qui a chiedermi come è possibile che ci sia questo esodo di massa.
Non può essere una improvvisa popolarità del trial. E' una disciplina di nicchia e sempre lo rimarrà (per fortuna) a meno che questa tendenza non assuma gradualmente picchi rimarchevoli.
Non penso nemmeno si possa affermare che le braccia stanche e il fiato corto inducano l'endurista attempato alla ricerca di una disciplina meno faticosa, perché il trial è sicuramente differente quanto a sforzo, ma le energie le richiede in modo massiccio anche lui.
E non è nemmeno poco tecnico il trial, anzi vuole rigore e preparazione che a volte nell'enduro possono essere rimpiazzate da una sana improvvisazione del tipo "chiudo gli occhi e vado".
Dubito fortemente che si tratti di una presa di coscienza. Nel senso che non penso che un dilagante pentitismo, o il solo voler prendere le distanze dai vandali che rovinano l'enduro, possano di punto in bianco ammazzare una passione. Non venitemi a dire che la passione è la stessa e viene tuttalpiù traslata cambiando solo la moto, perchè a livello di sensazioni la differenza è abissale, sia in termini di velocità sia in termini di tecnica di guida.
Mi parrebbe riduttivo pensare che si possa passare al trial perchè si dà meno nell'occhio, perchè è più tollerato in quanto l'ottica popolare lo identifica ancora come un mezzo "environment-friendly" o perché alla fine della fiera quel che coll'enduro viene criminalizzato col trial passa, agli occhi della massa, per una simpatica gigioneria di cinquantenni con sindrome di Peter Pan. Anche se, provocatiramente, mi spiegherei, a questo punto, gli atteggiamenti da "bimbo buono della classe" che a volte vengono presi puntando tranquillamente il dito verso gli enduristi. una guerra fraticida che non porta da nessuna parte.

Per cui chiedo a chi lo ha fatto, a chi sta pensando di farlo, a chi ha un amico che "ha saltato il fosso" (ma non più in moto  ;D) cosa spinge questa tendenza.
A me viene solo in mente che può essere strettamente collegata a una regionalità che determina una scelta, in qualche modo palese vivendo in quel contesto (ad esempio mi viene in mente che l'entroterra ligure è più percorribile con un trial/trail piuttosto che con una enduro gara da 450cc) oppure a politiche di conservazione del territorio iù o meno penalizzanti. sarà vero?  sm17

Valchisun:
Ti parlo per me!Ti posso dire che uno dei motivi che non mi hanno piu' fatto utilizzare l'enduro da piu' di due mesi e' che i giri, purtroppo, sono sempre gli stessi, li abbiamo percorsi fino alla nausea, comprese le sterrate che fanno "gola" ai mototuristi di mezza Europa, avendo la fortuna di arrivarci in poco piu' di tre quarti d'ora da casa mia, ormai le conosciamo a memoria (della serie chi ha il pane...etc!), credo che quasi tutti abbiano dei parchi gioco in cui si finisce sempre di andare ad endurare, una specie di gabbia senza sbarre..., ma anche quella alla fine viene a"noia", poi ho anche avuto una certa crisi di rigetto delle Motocavalcate, dopo averne fatte parecchie sparse in mezza Italia, Ravascletto, Val di Chiana e le altre in Piemonte!Ma il fatto di trovarmi in mezzo ad un plotone di esagitati che "tirano" allo spasimo come si giocassero il mondiale al'ultima prova speciale,e questo alle Mulatrial non succede, c'e' un ambiente molto piu' rilassato ed amichevole, oltre anche alla paura di passarsi di nuovo qualche giornata in ortopedia :-\.......Facendo il totale di tutte queste cose, alla fine mi diverto e soprattutto mi sento molto piu' a mio agio con la moto da trial, con la quale ci si puo' divertire in spazi molto piu' angusti, a fare due zone con gli amici, senza dover percorrere decine di km. e dove rischiare qualche frontale con qualcuno a cui si e' chiusa la vena e' fa' i 90 all'ora in mezzo alle piante......
Ci sara' sicuramente anche chi non riscira' a "digerire" la tecnica di guida che richiede la moto da trial per potersi divertire e salire su sentieri decisamente impegnativi e magari tornera' sui suoi passi...
Poi, de gustibus.... sm13
Adesso manca solo piu' Alex, appena esce una "bicilindrica" da trial..... :) sm13

ilario:
Ci troviamo a confrontarci con una sorta di mutazione,uno di quei cambiamenti epocali.
L'enduro e' sempre piu' esasperato,sempre piu' estremo,sempre alla ricerca di una asticella piu' alta.
Il trial inteso come competizione e' ormai giunto a livelli tali che i comuni mortali lo possono guardare solo da lontano,non e' piu' umano.
Cosa rimane a noi vecchi enduristi,fuoristradisti costretti a confrontarci con una massa di scalmanati con i quali non condividiamo piu' i ritmi,gli obbiettivi,la filosofia e la ricerca esasperata di inutile tecnologia e potenza delle quali non siamo piu' in grado di godere se non a rischio di riromperci
le nostre gia' piu' volte rotte ossa???
O relegarci in un limbo motociclistico(una sorta di ricovero per anziani motociclisti) o cercare vie alternative.
Il percorrere in solitaria o con amici fidati vie enduristiche non esasperate o ,con una moto da trial,gustarti con altri ritmi vie e salite che solo pochi
giorni prima ritenevi non percorribili se non a piedi.
Alla mia eta' e con i miei trascorsi non devo piu' dimostrare niente a nessuno.
Devo solo cercare una personale soddisfazione del mio vivere la moto,la moto da trial e' uno di questi mezzi,l'altro e' spararmi giretti di 10000km in un mese con la mia amata ktm.adv.

Claudio.

Max:
Io non commento che è meglio ...rischio un sano autogol smsm

Valchisun:
Ho capito Max, hai paura che arrivi SuperCassio......! :P
So benissimo che l'infortunio e' a partata di mano, anzi di piatto tibiale, come nel mio caso :'(, anche con la moto da trial, ma diro' una cosa banale, e cioe' che ci si puo' "distruggere" una caviglia anche solo scendendo a piedi da un marciapiede, guarda il caso di questi giorni di Matteo Grattarola che si vede fuori gioco dall'ultima prova di campionato italiano di trial dove avrebbe potuto vincere il titolo, per una banale caduta con la bici da trial mentre si  stava allenando, quindi nessuno e' indenne dal farsi male, anche campioni allenatissimi e preparati fisicamente, guarda il caso di Valentino e della sua spalla, adesso che ti ho paragonato a Valentino, non montarti la testa...... sm08
Adesso dopo questo bel discorso "gufesco" o "gufante" alzatevi tutti in piedi e datevi una solenne "ravanata" ai gioielli di famiglia ormai usurati dal troppo uso.... ;D, in modo da scaricare a terra la "sfigha"..... >:( sm25

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa