Ieri ho finalmente capito una cosa, che la moto non fa' tutto da sola, pero' aiuta.....

Mi spiego meglio, il giro a base di passi alpini, con le strade bagnate ed anche parecchio dissestate che abbiamo trovato, sul Piccolo San Bernardo, sul Col d'Iseran e sul Moncenisio, quest' ultimo in particolare nella zona di Giaglione sopra a Susa, dove mancano letteralmente dei pezzi di asfalto a centro strada, per girare con la sufficiente tranquillita' e qualche garanzia di finire il giro tutti interi

, c'e bisogno di una moto che sia si' una stradale, ma che abbia anche delle sospensioni ed una gommatura adatta anche a sopportare quel genere di brutte sorprese dietro l'angolo!
La moto sportiva da' delle grandi soddisfazioni a livello di guida, ma la posizione di guida troppo caricata sui polsi, il posteriore molto alto e le pedane arretrate vanno bene se uno ci da' "dentro", ma se si trova il maltempo, le strade bagnate ed un asfalto cosi' dissestato che ricorda di piu' una prova speciale di enduro che una Route des Grandes Alpes come era fino a qualche anno fa'...

, allora la moto sportiva diventa un tantinello sacrificata, e si inizia a rimpiangere le moto meno "estreme",con le gomme che non hanno bisogno di entrare in temperatura, che non patiscono il brecciolino, e che non devi andare sempre a fuoco, manco fossi John Cocinsky.....Ve lo ricordate il John, quello era completamente pazzo! sm443

quindi piu'

e meno

Mi e' venuta la vocazione del mototurista o piu' facilmente e' che staro' diventando
vecchio scarso?
