Tutto quello di cui disponiamo ci sembra il meglio possibile, fino a che non arriva qualcosa di migliore, che significa più evoluto, studiato meglio, con materiali più adatti, per fare meglio la cosa cui è destinato. Per cui io sono grato allo sviluppo tecnologico, e per quanto riguarda la moto il sentimento non cambia. Anzi!
Son contento che ci siano telai più precisi ma anche meno scorbutici, sospensioni che aumentino la stabilità e la sicurezza, motori meno incapperosi e con parti che, in linea di massima, permettono di tornare a casa. Mi sta benissimo avere una moto molto più prestazionale, più maneggevole e perfino più leggera.
Poi una moto è qualcosa di cui ci si innamora per qualche imperscrutabile e personalissimo motivo, quindi se in garage avessi ancora, ad esempio, la TT, avrei anche con lei un rapporto tutto speciale, probabilmente fatto di piccole sgoppate per riprovare le sensazioni che conosco e che tanto mi sono piaciute allora. Scenderei in garage (io non ho un atelier come Lamberto

) desideroso di vedere anche lei e per motivi tutti suoi, e poggerei, come alle altre, lo sguardo su quei particolari che mi sbarellano senza rimedio.
Se si somma tutto questo, gratitudine, contentezza, nostalgie, ne viene fuori solo una cosa: sto invecchiando. Una moto di allora mi spaccherebbe adirittura più della Bastarda, e la nostalgia è uno dei primissimi, inconfutabili sintomi del rincoglionimento.
E da rincoglioniti, mi sa che conviene avere a disposizione tutte le possibilità offerte dall'oggi.