Ma no, appunto, non è una Scrambler, che nella sostanza ha caratteristiche ben precise, ossia è una moto da strada cui sono state apportate modifiche non radicali per permettere di affrontare percorsi non asfaltati facili. E non l'Erzberg, quindi

Visto che NOI

e le Scrambler siamo pressochè contemporanei, le abbiamo viste nascere e diffondersi, dagli USA dove si "taroccavano" le moto da strada per poter arrivare in città dalla fattoria fino in Inghilterra e subito dopo anche in Italia.
Quelle moto, come ricorderai, avevano semplicemente un manubrio da cross, copertoni tassellati e scarico laterale; alcune sovrastrutture venivano eliminate mentre tutto il resto rimaneva praticamente invariato.
Gli inglesi sono stati specialisti nel creare le doppie versioni della stessa moto, mentre gli italiani, che quando facevano una cosa la facevano del tutto, per lo più la studiavano e la realizzavano dedicandoci componenti specifiche, pur adottando componenti di base che comunque avevano in casa, ossia i motori con cubature da poracci tipici di quel periodo. Oltre al Mito di Borgo Panigale in 3 cilindrate, nacquero così la MV 250, lo Stornello 125 scrambler, le Benelli 125 e 250, il Morini 125, l'Aermacchi Aletta Scrambler 125 e la Gilera 124 (dalla quale poi nacque la 124 Regolarità, con la quale non va confusa).
Alcune di queste, passate attraverso la storia più o meno indenni, stanno riproponendo le versioni Scrambler dei propri modelli, basti pensare alla Morini ed a vociferati progetti di Ducati appunto e di Guzzi (ched però non ha motori da montarci).