Ecco qua, un barlume di luce nella nebbia dell'Alzheimer mi ha fatto ritrovare la discussione già aperta e quindi le riunisco perchè di doppioni ce ne abbiamo già anche troppi ;D
Scusate ancora per la doppia apertura. AlexMi pareva di aver già iniziato delle considerazioni sulle moto dual ed il loro futuro... bah, forse ne avevo solo parlato col dottore tedesco, quello che mi tormenta sempre, come si chiama? Ah si, Alzheimer! ;D
Lamentiamo in molti, alla fin fine anche io stesso, una moto che ci permetta di raggiungere un posto e iniziare ad arrampicarci senza problemi, con un mezzo che, al di là dell'altezza sella, del colore dei cerchi o di quanto incide sulla nostra prostata provata, in fondo ci faccia viaggiare senza l'incubo del contaore, richieda manutenzione moderata e sia semplice da portare in mula.
Le Case produttrici stanno dando un segnale abbastanza chiaro di quanto considerino le nostre necessità. Vuoi per il fatto che i jappi non possono permettersi di considerare segmenti di nicchia, vuoi perchè gli europei ora hanno tutt'altro cui pensare, non ci cagano pari, evviva i francesismi. :D
Ma il futuro della dual è questo?

192 chili, ruote a razze in lega, escursione massima anteriore 170 mm, 165 mm al posteriore.
Manopole riscaldate.
Impianto antifurto DWA.
Presa di corrente.
Cavalletto centrale.
Abbassamento (altezza della sella 750 mm).
Valigia Vario dal nuovo design.
Supporto valigie.
Borsa interna per valigia Vario.
Topcase.
Borsa interna per il topcase.
Borsa serbatoio.
Manopole riscaldate.
Presa di corrente.
Cavalletto centrale.
A che serve?