Non molto diversa, ma per particolari piccoli e di un certo rilievo. Ma perché ha avuto l'aggiornamento delle sospensioni e contava di per sè su una buona base telaistica, anche se concettualmente è la stessa dai tempi della "vera" Husqvarna.
Il motore tira come un assassino, però si vede che è di progettazione datata, fluidità di erogazione alquanto limitata, più che altro dovuta, a occhio, ad un sistema di iniezione Keihin piuttosto spartano. Per contro ha il suoi quasi due chili di olio 10W/50 che fanno respirare nell'utilizzo così come negli intervalli di manutenzione, che però conviene tenere sui 500 Km o al massimo le fatidiche 20 ore. Così, perché come dice il mio amico meccanico, "Il primo meccanico per un motore è l'olio".
Niente ABS, niente mappe, una posizione molto raccolta, sella a 87 cm, luce minima 32 cm (col neutro, solo peso della moto) e cannotto piuttosto in piedi dove per fortuna c'è una KYB di buon livello che inizia a lavorare da subito, senza necessità di scaldarsi come avveniva per la Shiver. Leveraggi generosi al mono, che lavora bene e che forse devo alleggerire un pelino, anche se a me le moto sono sempre piaciute un po' più sostenute di mono rispetto alla forcella, dev'essere peché mi trovo meglio a curvare. Ma la sensazione di "cortezza" di questo telaio Husqvarna mi dice che è meglio bilanciare correttamente.
Il resto potrò scoprirlo e riportarlo pian piano, adesso non fa tanto freddo ma ho la schiena incriccata da tre giorni
