anche se il buon Bibo ha fatto quasi il giro del mondo con quella moto
Mi fischiavano le orecchie.
Ciao, scusa se intervengo solo adesso, ma è un periodo abbastanza "denso" per me. Proverò a non essere dispersivo.
Una delle coincidenze è che tu hai un KTM 640 Adventure e vuoi passare alla T-Ride. Anche io ho un 640 Adventure, e ho preso una T-Ride.
Parliamo quindi delle cose che queste due moto hanno in comune.
1) Il colore delle gomme.
Fine
Ok, ora parliamo della T-Ride.
Molti dei frequentatori di questo forum arrivano dal Trial e cercano di fare del "motoalpinismo", o trial escursionistico. La definizione non è importante, l'importante che l'attività sia incastonata tra una colazione pantagruelica e un pranzo imponente.
Io ho origini diverse. Ok per colazione e pranzo, ma non vengo dal trial, arrivo dall'enduro. Già avevo una enduretta leggera leggera ma scorbutica, la KTM 200 del 2003.
Ma rimaneva il problema principale, la mia altezza. Io sono alto un metro e un citofono, o un metro e 68 centimetri secondo il sistema metrico decimale.
Questo vuol dire che il KTM 200 mi dava una mano perché era leggero, ma comunque a terra non ci arrivavo lo stesso.
Ho voluto cambiare, cambiando di fatto anche genere. Con il KTM 200 ogni tanto facevo qualche garetta di motorally italiano, con la T-Ride ero ben cosciente che 'ste cose me le sarei scordate. Nessun rimpianto.
Ho letto tutto o quasi quello che c'era de leggere in giro, poi all'EICMA del 2012 l'ho vista in "versione special", mi è piaciuta e l'ho comprata.
La moto: come è progettata.
Essendo stato ed essendo tuttora felice cliente KTM, quando ho cominciato ad avere a che fare, come guida e come manutenzione, con la T-Ride il mio pensiero sintetico è stato "Questa è la moto che cercavo, se solo l'avesse fatta KTM".
La progettazione non ha errori di fondo, la moto non ha difetti conclamati e rotture seriali. A parte un problema al cilindro sostituito subito in garanzia, e la moria degli strumenti (ho rinunciato al terzo) la moto non ha mai avuto problemi. L'ho usata trattandola bene ma in ambiti non certo facili, da una MotoSmatata fangosissima ai due giorni di KRKA Enduro in Croazia (se cerchi trovi i video KRKA enduro su youtube), passando da uscite con amici enduristi e tentativo di suicidio assistito seguendo i raduni di questo forum "vieni che è facile anche se non hai il trial".
Il problema della T-Ride che è progettata abbastanza sana, ma in evidente economia.
Per prima cosa, anche se pare che il cilindro sia diverso, per quel che riguarda il motore i rapporti del cambio sono quelli del trial e c'è un percepibile buco tra 4a e la 5a. Non hanno investito su una serie di ingranaggi nuovi (anzi, una 4a nuova, un filo più lunga).
Seconda cosa scandalosa è il freno anteriore. La pinza è una inefficace e affaticante mono-pistoncino e... guarda caso, è la stessa del freno posteriore. Per adattarlo sul davanti la flangia è stata calcolata male e quindi la pastiglia lavora sul bordo esterno del disco e anche "fuori dal disco", dove ovviamente non si consuma. Con il risultato che le pastiglie si scalinano e ad un certo punto gli scalini esterni si toccano e ciao ciao frenata.
L'ammortizzatore posteriore fa il proprio dovere, la sospensione anteriore ha pochissimo negativo e tende a "rimbalzare" appena in salita si alleggerisce il carico sull'anteriore.
Bisogna stare attenti quando si carica il posteriore per cercare aderenza in salita perché la forcella a quel punto acquisisce "vita propria" tende a rimbalzare. E quasi mai dritta, ma di lato perché un po' sbacchetta. Forse non ero abbastanza sensibile io, ma tutte le volte che son caduto con la T-Ride, è stato così. Prego Kermit di "agevolare" il filmato di un mio volo che ha rallegrato gli umori di questo forum per parecchi giorni. Intendo il volo in cui ho crepato il casco, per capirci.
- Il filtro dell'aria forse potrebbe essere più esteso. Non per problemi di "respirazione", ma solo par durare di più prima di dover essere pulito. Ironia della sorte, è un problema che ha anche il KTM 640.
Le forcelle sono in asse con il manubrio che a sua volta è basso sulle piastre. Risultato, è praticamente impossibile regolare l'idraulica della forcella senza togliere il manubrio.
La moto: come è realizzata.
- La prima cosa che ho fatto è stato togliere le pedaline del passeggero. Le pedaline sfruttano come attacco il bullone inferiore della triangolatura del telaietto. Come ho tolto le due viti ho sentito un rumore di molla ed il telaietto è scattato fuori. Era dentro "compresso", segno di "tolleranze abbondanti". Fortunatamente quando è dentro è dritto.
- Le quotazioni del rame, quando hanno costruito questa moto, erano evidentemente alle stelle. Lo deduco dal fatto che hanno risparmiato sulla lunghezza dei cavi elettrici. Il fili della luce posteriore arrivano a malapena.
- Il materiale d'attrito della frizione si incolla dopo un mese di inutilizzo. Questo vuol dire che la prima volta che la usi dopo più di un mese devi accenderla, spingerla leggermente e mettere la seconda a frizione tirata che non stacca, arrivare fino in quinta e da li dar un po' di sgasate a frizione tirata fino a quando non si scolla. Più è stata ferma, più devi avere pazienza e fare questo giochetto per scollare la frizione. Dopodiché la frizione è perfetta, stacca che è una meraviglia, leggera, precisa e facile da azionare.
Anzi no. La frizione è così come ho detto, ma il blocchetto elettrico è di foggia tale che se non stai attento nel posizionarlo interferisce con la corsa della frizione. Quindi va fissato in maniera adeguata o spostato da li.
Questo quando la moto è accesa. Quando la moto era spenta e per comodità ho provato ad accenderla a spinta ... la frizione slittava e non c'era verso.
- L'avviamento è sempre facile e pronto. Io lo devo fare da in piedi sulle pedane, ma solo perché sono molto corto di gamba e da seduto non riesco a sollevarla abbastanza. Uno normale non ha problemi anche da seduto. La moto parte semplice da fredda, calda e dopo una caduta.
- Il grasso questo sconosciuto. La prima volta che ho smontato le ruote ho fatto fatica a togliere i perni. Rimessi ingrassandoli.
- La trasmissione finale non dura molto, quantomeno la catena, credo che sia un problema di qualità di quest'ultima.
- La ventola ha sempre fatto il suo dovere in maniera eccellente
La moto: come va.
E' la moto che mi aspettavo. Al netto del buco tra 4 e 5 e della forcella rimbalzosa, mi aspettavo una moto così, ne più ne meno. Soddisfatto. Consumi nella norma, sono arrivato a fare 120 km con un pieno senza esaurire carburante. E' una moto che non invita a "spalancare", anche perché, non avendo la valvola sullo scarico, quando spalanchi non succede niente di speciale. Manutenzione irrisoria come tutti i 2T. Il carburatore usato evidentemente non punta alle prestazioni ma alla costanza.
Ho notato una buona invarianza della carburazione al mutare del clima e dell'altitudine, laddve con il K200 sentivo, e molto, la differenza.
E' quel genere di moto che invita ad uscire spensierato a esplorare ovunque, sapendo che anche nel brutto brutto brutto brutto (4 volte brutto) in un modo o nell'altro ne esci e la moto la tiri su senza problemi. Quando esco con la Scorpa la preoccupazione maggiore diventa la noiosa scomodità mettersi tutte le protezioni, a contrasto con la spensieratezza del mezzo. Cosa che però faccio sempre. Per le basse velocità e per la sensibilità dei comandi, ci si trova meglio ad usare stivali da "trial turistico" o da fuoristrada-turismo (che reggono meglio l'acqua). La regolazione della forcella non regola quasi nulla.
La moto nell'uso enduristico ha tre marce: la terza è per le salite. Tutte le salite. La quarta per i single track. La quinta da trasferimento, se regge, per lo scorrevole/strade bianche/asfalto. Prima mai usata e seconda quasi mai.
La moto: le modifiche fatte
1) La più importante. Dopo aver litigato per anni con la forcella rimbalzosa, essere passato da Mototekna per un minimo miglioramento (o effetto placebo), ho deciso di buttare il cuore oltre l'ostacolo e rivolgermi a X-Race, preparatore di assetti nel piacentino. E' stato fatto un cambiamento radicale. La forcella è stat modificata per avere diversa progressione e più negativo. Pe recuperar l'abbassamento dovuto al maggior negativo è stata lavorata la piastra di sterzo, spostano lo spessore che c'è da sotto la piastra a sopra e sfilando quindi verso il basso la piastra superiore assieme alla forcella. In questo modo si recupera il maggiore negativo. La moto è cambiata profondamente, decisamente più sincera e meno traditrice in salita. E le regolazioni "regolano". E' stato messo mano anche alle tarature del mono, ma in modo meno radicale
2) Il freno anteriore. Prima ho provato a eliminare il problema dello scalino facendo fare un disco "oversize" di un centimetro di diametro in più (270 mm). Problema scalino eliminato, ma frenata sempre scarsa. Al che ho chiamato l'importatore e ho comprato pinza/tubo/pompa freno della "vecchia" t-ride a 4T, che aveva una pinza a doppio pistoncino. Adesso frena come si deve. Assolutamente necessario, se no in discesa ti vien la tendinite dopo un po' a furia di strizzare, specie se come me usi solo due dita.
3) Cambiato olio frizione con un olio consigliatomi un questo forum. La frizione incolla ancora dopo un paio di mesi di inutilizzo, ma magicamente si è risolto il problema dello slittamento quando si prova ad accendere a spinta: adesso la frizione non slitta quando in discesa accendi a spinta.
4) Aggiunti paramani chiusi. Ggusti personali, mi sento più sicuro.
5) A catena finita ho sostituito tutto, pignone/corona/catena mettendo con l'occasione una catena di qualità. Da allora: perfetta.
6) Pochi mesi fa un cuscinetto ruota ha cominciato a dare segni di "sabbiosità", e a questo punto li ho sostituiti tutti per scrupolo. Ci sta, erano li da quasi 4 anni.
7) Un po' per via delle sospensioni di prima, un po' perché peso poco, mi trovavo bene solo tenendo pressioni veramente basse sulle gomme, tra 0.6 e 0.8. Nessun problema dietro, ma sull'anteriore mi sono trovato un paio di volte ad avere la "valvola tirata" perché durante le discesa a freni strizzati la gomma era leggermente scivolata sul cerchio. Ho installato le Tubliss e da allora mi trovo benissimo, oltre a riparare le forature al volo.
8) Come gomme, dopo aver provato le GT Trialera prima versione, mi sono stabilizzato sulla Maxxis che usa la KTM Freeride, un ottimo compromesso.
Cosa cambierei?
- Ovviamente la rapportatura della 4a
- Metterei un cilindro 300, ma anche un volano maggiorato. La volta che Lamberto ha avuto la T-Ride mo0dificat 300 e l'ha tenuta sbadatamente per più di poiche ore sono riuscito a provarla. Motore brillante con quella potenza in più che fa comodo, ma troppo brusco per i miei gusti. per questo potrebbe essere una soluzione avere quella modifica al cilindro ma anche un incremento del volano per addolcire l'erogazione.
- Farei comprare la Scorpa dalla KTM.
Ok, credo di aver detto tutto. Se hai altri dubbi chiedi, giuro che stavolta rispondo in tempi meno biblici. Qui sotto un po' di immagini.
Ciao!
Bibo




