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Balcani, Anatolia e un po' di Caucaso
Pedro_CH:
Seconda parte del viaggio: Elbette!
Le uniche differenze rispetto al programma è per il monastero di Sümela, al posto di scendere verso sud sono tornato a nord sul mare. La strada (che non avevo sul gps ma era marcata su Google map), era in condizioni pessime e non facilmente praticabili con una moto assai carica. Magari ho preso io una strada sbagliata, ma spesso durante il viaggio le informazioni di Google map si sono rivelate sbagliate.
Il quinto giorno sono partito molto presto, volevo raggiungere Samsun, circa 800km di strada mi separavano da questa città (enorme tra l'altro!). Alle 0700 sono partito senza aver fatto colazione, ho seguito una strada molto piccola e abbastanza sconnessa e in alcuni punti era chiaro che entro breve quella strada sarebbe stata rimpiazzata.
In alcune parti ero già abbastanza fuori dal mondo, mi sono fermato per fare questa foto (Strada che stimola il senso di BRAAAP in ogni motociclista, ma che non ho percorso purtroppo :OK:):
Poco dopo aver realizzato la foto mi sono reso conto che sulla sinistra, un cane che avevo già visto, era diventato un branco composto da 8 cani randagi. Hanno iniziato ad abbaiare e venirmi in contro. Per fortuna lascio quasi sempre su il casco e la moto accesa per fare queste foto veloci. Panorama molto variato lungo la strada, prima la regione verdeggiante, poi un pezzo sulla costa fino a Ere?li, dove ho preso la strada per Devrek, parzialmente sterrata in alcuni punti siccome sta venendo ingrandita.
Devrek:
Da qui in avanti ho seguito la D030 passando per Karabük, città molto grande e con un campus universitario assai moderno:
Dopo Kastamonu, sempre sulla D030, sono passato da Boyabat e da qualche parte qua attorno, in un villaggio, c'era un mercato sulla strada, quindi mi sono dovuto fare largo letteralmente attraverso un fiume di persone, tutte che mi guardavano incuriosite o stupide, nessuno che parlava una parola di Inglese.
Mi sono fermato a lato strada a fare una pausa di riflessione per vedere dov'ero e dove sarei riuscito ad arrivare. Ho deciso già qui di arrivare fino a Samsun. La pausa si è svolta a lato strada in uno spazio antico, con muri simil medievali e segni di una presenza militare moderna.
La parte di D030 lungo Kizilirmak Nehri era perfetta per la XRV650 (Corona leggermente più piccola), la strada permetteva di mantenere una velocità alta rimanendo sempre in quarta o quinta marcia. Paesaggi stupendi.
Sono arrivato a Samsun relativamente presto, attorno le 18.00. Una giornata da quasi 800 km, nessuna colazione, nessuna pausa pranzo, ho bevuto solo due lattine di çay al limone fresco (È una droga!). Who dares, wins! And I always win.
Ho trovato un hotel su booking completamente in centro città (18€ colazione inclusa, da qui in avanti pompodori e cetrioli a colazione), la moto l'ho posteggiata letteralmente sul piccolo marciapiedi di fronte al hotel, lasciando le borse laterali sulla moto (Nulla è stato rubato o toccato).
La città è molto simile ad Istambul, la parte antica è un caos di persone e macchine. Nelle vie ci sta solo una macchina o una moto, penso di essere entrato in molte vie in contromano per raggiungere l'hotel, non si capiva nulla del traffico, la gente rideva e alcuni si arrabbiavano anche leggermente, nulla di grave. Il porto è molto grande e la via lungo il mare, è assai pedonale e molto tranquilla, con grandi spazi per i pedoni, un teatro, ecc. Le bandiere turche sono ovunque, poco prima di raggiungere Samsun, c'era un'area di servizio con un'immensa bandiera che sventolava al vento, sarà stata grande come un campo da Tennis! Per quanto riguarda Samsun, è una città che vale sicuramente la pena di visitare da sola. Questo è un altro punto del mio viaggio: Ho cercato di non passare molto tempo nelle città o nelle parti molto turistiche, perché sono visite che si possono fare semplicemente anche in un futuro con una famiglia, però, passare sulla D915 andare in luoghi abbastanza sperduti o "pericolosi", sono viaggi che posso fare ora.
NB: I siti porno sono bloccati in Turchia! sm413
Pedro_CH:
Il sesto giorno è stato uno dei giorni più memorabili del viaggio. Sono partito da Samsun alle 0715, le strade erano deserte, ciò mi ha permesso di uscire dal centro vecchio senza preoccuparmi dei sensi unici, ecc. Ho seguito la Strada per Trabzon lungo la costa. Molte grandi città hanno le fondamenta lungo la costa sul mar Nero, ad esempio Ordu ha una cabinovia che porta ad una montagna vicina:
La strada era principalmente molto noiosa. A Tirebolu ho cambiato e ho iniziato a seguire la D877, strada che si arrampica lungo molte dighe. Poi ho preso la strada del passo Zigana e all'uscita dalla nuova galleria, mi sono fermato per bere un caffe turco e per mangiare un Negro (Biscotti di tipo sandwich, li ho presi solo per il nome :arar: ):
Nella strada che dallo Zigana porta al mare, ho preso la svolta per andare a vedere il monastero di Sümela, chiuso ai visitatori, il tempo mi ha graziato siccome le nuvole erano alte e mi ha permesso di vederlo da fuori:
Tornato indietro ho raggiunto Trabzon e ho seguito la strada sul mare direzione Rize, per poi prendere la strada D915, la famosa Babyourt of Yolu, strada attualmente considerata come la più pericolosa al mondo (Anche se è stata chiusa da poco e c'è una deviazione più sicura). Appena entrato sulla D915, ha iniziato a piovere leggermente, quindi mi sono fermato per indossare la tuta dell'acqua.
Piccolo temporale di 15 minuti, poco dopo ho tolto i vestiti dell'acqua e sono andato avanti. 15 km dopo aver tolto la tuta dell'acqua, sono entrato sulla strada sterrata che conduce alla famosa serpentina di tornanti e dopo circa 6 km di strade sterrate, mi sono fermato per fare una foto e mi sono reso conto che avevo dimenticato il marsupio quando avevo tolto la tuta dell'acqua. Torna indietro a cannone e, grazie a qualcuno, ho trovato il marsupio sul bordo della strada. Dentro avevo tutti i documenti e parte dei soldi. Diciamo che se non lo avessi ritrovato, il viaggio sarebbe finito.
Torno indietro e tutti mi guardano ridendo siccome era la terza volta che mi vedevano passare.
Poco prima dei tornanti incontro l'unico dei due veri avventurieri che ho incontrato durante tutto il viaggio:
LA dimostrazione che con qualsiasi mezzo vai ovunque finché rimani su strada. Abbiamo passato mezzoretta a parlare del più e del meno, lui veniva da Istanbul e si faceva un giro di circa 2 settimane. Ovviamente ho proseguito per la mia strada, siccome l'Africa Twin mi permetteva di avere un ritmo assai maggiore.
Purtroppo la serpentina della D915 è stata una scalata in mezzo alla nebbia, forse meglio così, siccome non si soffre di vertigini!
Iniziata la discesa, dopo pochi metri di dislivello la nebbia scompare e lascia spazio ad un panorama mozzafiato.
La vista sul dorato altopiano era veramente meravigliosa. Ho seguito la strada D050 per Ispir, una strada meravigliosa che seguiva tutte le curve sinuose dell'altopiano. La luce del tramonto donava un colore d'oro a tutto, è stata un emozione incredibile:
In Ispir ho guardato sul GPS e la distanza da Artvin in linea d'aria era 100 km, quindi ho deciso di andare la per la notte.
Non mi ricordavo però che Google maps non fosse passato lungo questa strada e inoltre, la strada che avevo sul GPS era abbastanza una linea dritta, quindi pensavo che al massimo ci avrei messo due ore. Ma proprio al massimo.
Lascio Ispir e mi dirigo verso Artvin e subito mi è chiaro che la strada del GPS non è giusta: prima di tutto c'è un grande lago non marcato sulla cartina e inoltre la strada passa da tutt'altra parte. Poco importa, siccome la strada che stavo percorrendo era assai nuova.
Dopo alcuni chilometri raggiungo la diga e trivi un cartello marcante Artvin 130 km... scendo fino al piano dove mi ritrovo sulla strada del GPS. Le tenebre iniziavano ad impossessarsi di tutto e io mi stavo iniziando a preoccupare, siccome il ragazzo sullo scooter mi aveva detto di evitare di guidare di notte. La strada, era piena di buchi, parzialmente sterrata in alcuni punti, spesso coperta di polvere e soprattutto quasi per un singolo veicolo. Inoltre era assai più tortuosa del previsto. Verso Yusufeli, erano già le 2030, tutto era buio, per fortuna il benzinaio era ancora aperto e il ragazzo mi ha anche offerto una tazza di çay. Ho passato mezzora con loro, mentre il minareto ha chiamato la gente alla preghiera e loro, invece, sono rimasti li a bere il çay, perché come mi hanno più o meno detto, preferiscono il çay alla preghiera. Artvin era circa a 80 km di distanza e 48 gallerie (nuove, come mi ha spiegato il ragazzo che lavorava nel settore del petrolio). Per finire ho fatto una corsa notturna lungo questa moderna strada e attraverso tutte le gallerie, per arrivare ad Artvin verso le 2210.
All'entrata della città c'era un blocco di controllo, non mi hanno controllato ma è stato il primo contatto con un blocco con mezzi blindati armati e uomini pronti a reagire. La città si erge lungo il versante di una montagna (che è un controsenso siccome è più difficile costruire in pendenza). La sesta giornata è stata meravigliosa e lunghissima, con quasi 900 km percorsi su strade di tutti i tipi!
alex:
smbrv questo è viaggiare vero, non fare i fondovalle con la faccia nello Zumo! adoremus
lumaunouno:
Complimenti. Con poco hai fatto un bel giro. Ed in solitaria...
Sauro:
smbrv smbrv smbrv
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