Circa 2 anni fa, dopo aver comprato la KLE, ho iniziato a curiosare su Google maps alla ricerca di strade sterrate e posti particolari da vedere. In concomitanza iniziai a giocare a Rugby e curiosando tra le squadre più forti al mondo, trovai la Georgia, nazione a me quasi sconosciuta. Sempre curiosando, su Google maps, trovai il passo Zagar e pensai che sarebbe stato stupendo poter percorrere quella strada in moto.
Così iniziai ad organizzare un possibile viaggio e già un anno fa, senza una preparazione adeguata, partii per un viaggio senza ben sapere quale fosse la mia destinazione (Se non magari il Zagar Pass). Dopo 13 giorni nei Balcani, durante i quali la KLE aveva raggiunto il suo limite, le lacune nella preparazione resero alcune fasi ostiche e soprattutto senza aver mai viaggiato così a lungo ero di nuovo a casa, conscio degli errori fatti e molto contento per la bellissima esperienza.
Allora incomincia ad organizzare meglio il tutto, chiesi aiuto ad amici nella vita reale e sui Forum (come ho anche fatto qui e ringrazio tutti vivamente), dopo neanche due mesi comprai una "nuova" moto (Grazie a Bibo per la pazienza nei consigli e al Topic dove mi pare Alex ha spiegato perché comprare una Rd03 o una Rd07 ma non una Rd04). Da allora ho dedicato molto tempo alla preparazione del mezzo e al test (da marzo ad agosto di quest'anno ho percorso circa 13000 km), alla preparazione dell'abbigliamento (un altro grazie al Forum) e soprattutto la strada che sarebbe stata alla base del viaggio.
La rotta l'ho tracciata completamente da solo, basandomi su consigli, istinto , lonelyplanet e siti come dangerousroads.org (Le strade contenute spesso e volentieri non Hanno nulla di pericoloso) e wikiloc (difficile trovare belle traccie e spesso e volentieri marcano difficili traccie su semi autostrade

).
Per i Balcani e la Georgia ho usufruito molto delle traccie di Nekay su wikiloc e sul suo blog:
https://nachotrips.blogspot.ch/Purtroppo questa estate ha avuto un incidente in Grecia, nulla di grave, è stato un vantaggio per me perché rispondeva alle E-Mail volentieri e velocemente

(Soprattutto riguardo all'assicurazione in Georgia, la Georgia non è inclusa nelle assicurazioni....non è necessario averne una, infatti ho seguito questa non soluzione).
Per la Turchia ho ottenuto alcune traccie da ivanRUS di advrider:
http://advrider.com/index.php?threads/turkey-a-little-bit-of-caucasus-on-a-motorcycle-ktm-690.1018740/Messo insieme un percorso a loop senza passaggi dalle stesse località, ero pronto per partire.
Gli errori più grandi che ho fatto sono stati i seguenti:
- Portarmi dietro tenda-materassino-sacco a pelo, utilizzati in totale due Volte per risparmiare forse 80€ in totale. Non pensavo fosse facile trovare Hotel e guesthouses in Georgia e Turchia, non ho nemmeno guardato su booking prima di partire, quindi è completamente "selberschuld".
- Mettere un punto fisso (sabato 10 settembre) per incontrarmi con due amici e risalire i Balcani assieme fino al 25 settembre. Ciò mi ha dato un po' di stress nel mio viaggio, in Georgia ero preoccupato di non riuscire ad arrivare in tempo a Igoumenitsa. Ho tagliato alcuni pezzi nella Turchia sud occidentale che avrei potuto facilmente percorrere.
- Utilizzare gli stivali forma Adventure pur avendo constatato che non tengono minimamente all'acqua...malgrado siano spacciati per resistenti all'acqua.
Burocrazia per il viaggio molto poca, ho dovuto fare il passaporto (Avevo solo la carta di identità, per la Georgia è necessario ), richiedere la patente internazionale per la Georgia anche se poi non mi è stata mai chiesta e mi sono vaccinato per il Tetano (richiamo, il caso volle che in Georgia mi sono tagliato con un pezzo di Ferro arruginito vicino ad un cantiere

) e l'epatite A. Quest'ultima ho letto che la si prende col cibo, siccome provo spesso e volentieri i cibi locali di tutti i Tipi, l'ho fatta. (Questo vaccino non salva dalla caghetta

)
Qui la prima tappa, denominata Marathon, perché caratterizzata da molti chilometri per giorno. Il percorso da me disegnato non prevede in nessun punto di prendere l'autostrada (Anche se le strade normali in Turchia sono delle vere e proprie autostrade):

Le uniche differenze nella traccia GPS sono che passava vicino a Sofia e a Plovdiv, punta verso sud fino al confine con la Grecia, dove ci sono le Gole del Diavolo e dove ci sono un paio di strade bianche divertenti, necessarie per aumentare il Divertimento!
Sono partito sabato 13 agosto, in quanto giovedì 11 avevo l'esame di Nanorobotics a Zurigo. Partenza prevista per le 0700, ma siccome alle 0400 mi sono svegliato e non riuscivo più ad addormentarmi perché non stavo più nella pelle, sono partito alle 0500. Alle 0700 ero già in cima all'Aprica e malgrado fosse estate, la temperatura era di 7 gradi celsius. Dopo Ponte di Legno, ho passato Bolzano e ho risalito la Pustertal, nella parte italiana c'era traffico e le macchine ferme suonavano e mi facevano i fari abbaglianti siccome sarei dovuto rimanere anche io fermo in colonna...prima e ultima volta che è accaduto ciò durante il viaggio. Poco prima dell'Austria ero in riserva rossa (circa 4 litri rimasti), mi sono fermato e ho constatato che la moto consumava più del previsto (mai provata la moto da solo a pieno carico). Al benzinaio ho cambiato la pompa benzina rimettendo quella originale, pensando che forse migliorava i consumi siccome annulla l'effetto di gravità la pompa originale.
L'Austria ha strade stupende, tavoli da biliardo con velocità fino a 100 km/h, l'ho passata veramente in fretta!
Salito la forte pendenza del Wurzenpass, mi sono ritrovato in Slovenia vicino a Bled, dove avevo pensato di dormire la prima notte...ma erano solo le 1530, quindi sono andato avanti fino a raggiungere Ptuj (Circa 750 km da casa). Il secondo giorno sono entrato subito in Croazia vicino a Ptuj e ho preso la strada per Osjiek che percorre il Danubio, il quale rimane invisibile siccome è tutto piatto. La Croazia è uno stato a due facce: Moderno e turistico al mare, completamente Balcanico e più retrogrado nell'entroterra. Le strade sono sempre ben tenute ma quelle che ho percorso erano una sofferenza siccome erano constantemente circondate da case e quindi i limiti di velocità erano bassi. Ho passato il confine con la Serbia e ho visto per la prima volta l'immenso (ma relativamente Piccolo Vista la distanza dalla foce) Danubio. Passata la dogana serba mi sono accorto di non aver chiuso il marsupio, mi sono fermato per richiuderlo senza accorgermi che 100 metri più in avanti c'era un blocco della polizia. Mi Hanno ovviamente fermato, dimostrando che non avevo nulla nel marsupio, un grande sorriso e dirgli del mio stupore per quanto fosse grande il Danubio mi ha fatto proseguire senza problemi. Questo è stato lo stop più lungo di tutto il Viaggio ad un blocco della Polizia. Sono passato vicino a Novi Sad e poi Belgrado. Tutto è piatto e pieno di campi coltivati, inoltre sia al lato della strada che nei villaggi stessi, è pieno di rifiuti per terra, come se ci fosse appena stata un'enorme festa. Qui l'unica mezza collina accanto alla strada 129 in località Lok ???

Dopo oltre 500 km di strada piatta, ho raggiunto Golubac, una località sul Danubio, meta balneare estiva.
Ho seguito il Danubio fino alla Bulgaria circa, dove mi sono fermato a Vidin per dormire la notte in un Hotel completamente sovietico dopo aver percorso altri 750 km circa. La camera era un vero e proprio appartamento con soggiorno, cucina, tavolo, camera da letto e bagno (20€ colazione inclusa).

Il terzo giorno è stata una tappa marathon con tappa speciale. Ho lasciato vidin attorno alle 0730 locali e ho seguito la strada per Sofia, la quale era veramente bella all'inizio. Dopo un po' la strada ha iniziato ad alternare parti belle a parti veramente brutte, un po' come si alternano il bianco ed il nero su una Zebra. Per brutte intendo costanti vibrazioni e buchi con un diametro che permette il passaggio di un Bambino americano obeso e con una profondità di mezzo pisello di Motumbo.
Il meglio è stato un tombino mancante non segnalato. Raggiunta Sofia ho realizzato che la lampadina del faro era rotta. Ho deciso di seguire l'autostrada fino a Pazardzik e poi sud verso DEvin.

Vicino a Devin c'era un lago artificiale con delle vere e prorpie case galleggianti (Golyam Beglik su google):

La strada per Devin era veramente brutta, poi da Devin a Kozhari era ottima. La miniera di Yagodinska era piena di persone che facevano la fila per entrare, ho passato la visita. Poi la tappa speciale è iniziata: una bella strada Bianca che dopo 15 km non era più strada ed è diventata una mulattiera molto pendente. Arrivato in cima ad una specie di collina, il GPS mi diceva di andare dritto anche se non c'era nulla come si vede in questa Foto:


Mi sono fidato e dopo qualche chilometro si è dimostrato giusto e ho proseguito fino a raggiungere Trigrad e le la miniera delle gole del Diavolo (Devil's Throat cave), dove ho proseguito girando a destra lungo una bellissima strada non asfaltata (sconsigliabile per macchine) lungo un Canyon. Prima di raggiungere Smoljan sono passato in una regione di montagna piena di Hotel abbandonati, Hotel non finiti e alcuni che potevano anche essere aperti. Tornato su strade normali mi sono diretto ad Haskovo dove ho pernottato e cambiato la lampadina alla moto. Sono arrivato verso le 2100, dopo una giornata da 850 km. I Bulgari sono gentili e simpatici ma non sembra gli piaccia molto parlare inglese o per lo meno non gli piace parlare Inglese con me
In ogni caso posti stupendi e meriterà un viaggio tutto a se!
Il Quarto giorno me la sono presa con comodo e ho fatto poco più di 300 km. Il cameriere che servivia la colazione si è dimostrato molto più sociale e mi ha dato un Kürpa (Io gli ho chiesto un Kurpa e lui non capiva Cosa volessi), in poche parole uno straccio, così ho potuto pulire la catena (Prima di partire ho messo il prodotto della castrol teflonato, ottimo ma la terra vi si appiccica tutta!). Ho controllato i cuscinetti e raggi della ruota anteriore (sulle strade il giorno prima avevo preso delle botte veramente forti. Ho preso l'auostrada fino al confine con la Turchia e al confine sono stato felice di constatare che davanti a me c'erano solo 8 macchine in colonna. Dall'altra parte, era pieno di macchine che suonavano il clacson. Tutte con targhe europee e la domanda di base è se i conducenti stessero tornando a casa o stessero lasciando casa...

Entrare in Turchia è stato veloce, mi Hanno controllato i bagagli velocemente toggandoli e nulla di più. Sono passato letteralmente dentro Edirne e dopo tutti questi giorni attraverso nazioni ex Yugoslave o post comuniste è stato uno shock vedere tutta quella gente per strada. Ai semafori molta gente mi faceva domande, ovviamente in Turco e si mettevano a ridere siccome la mia risposta era anche una risata. È pazzesco come la Turchia stia costruendo strade e infrastrutture ovunque in questa zona.

Ad un benzinaio un vecchio Signore ha guardato la mia targa e ha iniziato a immaginare da dove potevo venire, all'interno lo ha chiesto al figlio, il quale mi ha chiesto da dove venivo in Inglese. Poi mi ha chiesto se parlassi il Tedesco e gli ho detto di sì, ma che la mia madre lingua era Italiano. Lui conosceva la Svizzera siccome era stato in Germania un po' di tempo e ha spiegato al padre che in Svizzera si parlano tre lingue (a dir il vero 4) nazionali. Lo sguardo del Signore era veramente stupito. Ho raggiunto il Ponte nord sul Bosforo alle 1700, l'orario perfetto per beccarsi il traffico dei pendolari, anche se penso che ci sia sempre traffico. Mi sono adattato alle regole del traffico locale velocemente:
1) i veicoli a due ruote possono usare la corsia d'emergenza
2) Usa il clacson per segnalare la tua presenza, le Auto si toglierano dalla tua strada
Semplice. Ad un certo punto mi arriva dietro sulla corsia d'emergenza la polizia con le Sirene, mi sposto e loro proseguono per la loro strada...con dietro io che ho approfittato di loro. Ad un certo punto c'erano due agenti a piedi nella corsia, ho pensato che fosse l'ora di prendere una multa, ma non mi Hanno fermato e mi Hanno fatto segno di proseguire....mentre l'auto dietro di me è stata fermata. Dopo aver guidato sulla corsia d'emergenza per 15 km, ho preso una piccola strada in direzione di ?ile, una cittadina sul mar Nero che si erge sulla scogliera. Dopo 2667 km si conclude la tappa Marathon.
