Oggi ho provato per la prima volta la X Trainer in fuoristrada:
Devo dire che mi sono divertito moltissimo e mi e' perfino dispiaciuto tornare a casa....

Innanzittutto e' la prima volta che salgo su una moto da enduro senza il timore di finire a terra a causa dell'altezza da terra della sella inarrivabile per un "cavallobasso" come me.....E qui siamo gia' ad un buon punto di partenza come riuscita dell'inizio dell'avventura in casa Beta...
L' altro pezzo forte della nuova enduro miniaturizzata e' la sensazione di leggerezza estrema mai riscontrata prima su altri mezzi similari, da fermo la si sposta come se fosse una moto da trial, oppure il "cartonato" pubblicitario della moto stessa....Sono utilissime le due svasature sotto al fondo della sella per poter agganciare con le mani il posteriore della moto.
La componentistica adottata e' identica a quella montata sulle piu' specialistiche Rr da enduro gara, e' molto rassicurante vedere sul lato destro del manubrio la pompa freno Nissin, da sempre la migliore in assoluto per enduro e trial. Anche il forcellone ed il freno posteriore sono identici al modello da gara, mentre differisce la parte ciclistica per un diverso telaio a traliccio in tubi dalle dimensioni piu' raccolte e per le sospensioni a minore escursione, 270 mm. di escursione per tutte e due le ruote, mentre per quanto riguarda il motore, cambia il diagramma di coppia e la potenza, sono circa dieci i Cv. in meno rispetto alla cugina RR, anche l'intervento dell'apertura della valvola alla luce di scarico e' differente, sulla X Trainer si e' privilegiata la coppia in basso ed il tiro ai bassi regimi con un minore allungo dato dalla differente curvatura della camera di espansione ed a una differente carburazione.
Della moto, oltre all'altezza sella ridotta, si apprezzano gli ingombri trasversali ridottissimi, l'estrema esiguita' della larghezza sella e delle sovrastrutture, non c'e' niente che dia fastidio nella guida all'in piedi sulle pedane, anche gli ingombri del radiatore e dei relativi convogliatori sono ridotti al minimo, pur disponendo dei canonici, per le moto da enduro, due radiatori separati e dell'elettroventola con termostato.
Veniamo alla prova vera e propria che si e' svolta sulle sterrate sottobosco piu' scorrevoli, un po' di rodaggio e' doveroso.....
L'avviamento e' rapidissimo, su un motore a due tempi, che dispone di un avviamento elettrico integrato nel carter uguale a quello adottato per il modello a quattro tempi, non c'e' da vincere nessun attrito o quasi degli elementi meccanici (T.ne: burattini che girano...

), dopo il necessario ingresso in temperatura dovuto alle temperature semi-invernali il motore inizia a "cantare", per me il motore a due tempi rappresenta il complemento fondamentale per un giro in fuoristrada come si deve, la miglior colonna sonora degna di Ennio Morricone

Grazie al miscelatore separato a controllo elettronico si perde un po' del caratteristico "profumo" di miscela, in quanto l'erogazione dell'olio lubrificante viene effettuata in base ai giri del motore, pazienza, non ci saranno piu' le classiche macchioline nere sul retro della giacca....Il vantaggio e' che anche la carburazione e' sempre precisa, non c'e' nessun sintomo di ingolfamento anche procedendo ad andature trialistiche, il motore gira sempre pulito anche ai bassissimi regimi a cui lo costringo io....
Impressiona la reattivita' del motore fin dai regimi piu' bassi, alle basse velocita' si dispone di uno scatto da moto da trial in qualsiasi marcia si tenga, la cosa e' utilissima per saltare su una pietra posta dietro ad una curva dove non c'e' spazio per prendere velocita', e se si tiene aperto il gas, il motore e' velocissimo a prendere i giri e senza fare sentire l'intervento dell'apertura della valvola parzializzatrice allo scarico, l'allungo mi sembra ottimo, alla fine si dispongono sempre di 35 cavalli di razza perfettamente distribuiti. Anche il cambio ha una dolcezza e velocita' negli innesti mai visti su un mezzo ancora da rodare, anche la frizione stacca benissimo ed ha una modulabilita' da riferimento. A differenza della Ktm Free Ride 250 R, procedendo a gas chiuso in discesa non si sentono i fastidiosissimi scoppiettii di magro, la carburazione e' perfetta da subito, cosa non sempre cosi' facilmente riscontrabile sui motori a due tempi ancora a carburatore tradizionale.

Veniamo al telaio, le sospensioni dopo qualche sbatacchiamento lavorano gia' bene, la forcella, anche se e' "soltanto" una R16V parte molto bene sulle minime asperita' e lo stesso compito lo svolge il monoammortizzatore, sempre un R16V, credo che la leggerezza della moto aiuti molto a non fare sentire le asperita', un'altra cosa interessante e' la trazione, mi sembra che ne abbia da vendere anche sul viscido, per le "non" velocita' che ho fatto oggi, la moto mi sembra stabile nonostante le quote ciclistiche piu' "svelte" rispetto ad una enduro-gara, invita ad aumentare l'andatura e, addirittura a "spondare" nelle curve in appoggio, ovviamente queste sono solo prime sensazioni, vi sapro' dire meglio dopo il rodaggio... La definitiva e' che la moto e' divertente e facile da usare....

