E' la nostra società che è malata di bulimia. Non abbiamo solo le moto adventure da 220 kg e 150 cv. Abbiamo case enormi che contengono armadi pieni di vestiti, andiamo in giro da soli per tutto l'anno in una station wagon da 5 metri perchè "la volta che andiamo in ferie" mi serve (per portare metà della roba di casa e degli armadi). Abbiamo televisori le cui dimensioni raggiungono quelli degli schermi del cinema dell'oratorio, e che sono i veri padroni della stanza in cui risiedono perchè l'arredamento e dove stanno le persone lo si decide in base a dove sta il televisore.
Abbiamo mille canali tv di cui 500 trasmettono sempre e solo lo stesso "sport" e gli altri 500 sempre e solo gli stessi format. E siamo incazzati al volante perchè la coda del traffico ci fa arrivare in ritardo per vedere X-Factor, la trasmissione in cui lo spettatore "paga" per fare il lavoro di quelli che sono pagati per farlo e non lo fanno.
Dall'altre parte del mondo l'universo si muove su moto da 150 cc, di solito sono almeno in tre o quattro sorridenti (credo che ci sia una legge in Thailandia che proibisce di andare in meno di tre in moto

) . tutti sulla stessa sella, con qualsiasi tempo. I vestiti sono pochi, tipicamente quelli che hai addosso, quelli che sono a lavare e quuellki "della festa" e la ricchezza della casa non è un TV millemila pollici ma una serie di stoviglie "belle" per far sentire importanti gli ospiti arrivati da lontano per caso proprio li con quelle moto enormi.
"Naneddoto": Nel 2004 porto degli amici che me lo avevano chiesto in Tunisia. Al ritorno da Ksar Ghilane a Douz invece di fare la solita pista del "Cafe La Porte du Desert" (da me chiamat ai tempi anche "Cafe dell'inversione a U dei BMW"o "Cafè Turnaindrè") prendo nel pomeriggio un taglio "che conosco solo io" verso una stazione di pompaggio che va "dritto per dritto verso Douz.
A 20 km da Douz, fermo nel nulla in mezzo alla traccia nella sabbia un tunisino giovane, di sicuro non maggiorenne, fermo con la sua "Mobylette" con i cuscinetti della ruota posteriore "esplosi".
Gli chiedo se vuole un passaggio. Mi dice in "francese" che era tutto a posto, che l'indomani sarebbe passato di li suo "cugino" (credo) a recuperarlo, e che nel caso se gli lasciavo un po' d'acqua gli avrei fatto un favore.
Ciao!
Bibo