Anche questo è vero. E se questo è comprensibile(anche se non giustificabile) per un decrepito, per i più giovani è allineato ai loro standard

ossia meno fatica possibile.
In questo devo dire che le filosofie der karota hanno più senso delle mie lagne da scoppiato.

Sono simili a quelle con le quale siamo cresciuti.
Vero anche, però, è che noi "quello c'era e quello si prendeva", e ci si abituava il più possibile. Oggi la tendenza è quella di avvicinare la moto a noi, e in questo c'è una discreta disponibilità. Ma questa ricerca senza dubbio toglie fascino al mezzo.
oggi nessuna si merità più i nomignoli dell'epoca, tipo strappabraccia o spaccaossa, che identificavano modelli ben determinati. Io per primo vado a fare giri cervellotici su quel che più mi renderebbe la vita meno complicata, invece di godermi la moto per quel che è, e fanculo se acerte cose non ci arrivo.