Definire una "freeride" partendo dalla destinazione d'uso è la cosa più fallce che esita, pechè la definizione/descrizione della destinazione d'uso è ancora più sfumata e opinabile.
Io partire dallae caratteristiche della moto, il che vuol dire:
- Deve avere una sella e deve poter essere usata da seduti.
- Deve avere un autonomia sopra 100, meglio 120 km
- Deve avere un peso REALE attorno o sotto i 90 kg.
- Deve avere quote ciclistiche inferiori alle "enduro racing", specialmente l'altezza della sella
- Deve avere un motore con un erogazione orientata all'aderenza, coppia e usabilità a scapito della potenza.
- Deve essere stabile a sufficienza per permettere trasferimenti su "ampie sterrate" in scioltezza e senza strizze "da scartamento sasso".
- Deve avere un motore con la prestanza sufficiente per fare i suddetti trasferimenti anche per decine di km senza patire.
- Deve essere semplice e affidabile (2T) e non risentire delle variazioni di quota (iniezione) .
Detto questo, la moto in questione non esiste. E una via di mezzo tra la Scorpa T-Ride (quote ciclistiche, erogazione, peso) e KTM Freeride 250 (qualità costruttiva, possibilità di fare trasferimenti per via di telaio e motori prestanti)
Il mio sogno è una freeride più bassa, più o meno come la T-Ride (realmente meglio di un enduro nel difficile) , con il 250 2t (semplicità, economia, leggerezza) con volano maggiorato (erogazione) e a iniezione (consumo, insensibilità alla quota, erogazione), kickstarter (affidabilità). Scarico sottocoda come la scorpa (ingombri) e serbatoio prolungato nel codino e soprattutto nella triangolatura centrale (baricentro e autonomia).
Questa moto è perfettamente realizzabile in economia da KTM, a patto di montare l'iniezione. Se la fanno ho l'assegno pronto per due esemplari. Se ci arriva prima la Beta o la Ossa i soldi vanno a loro, senza pensarci due volte.
Ciao!
B!bo