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Provata la TUAREG 660

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Lamberto:
Ho avuto il piacere, grazie ad un vecchio amico, di avere per cinque giorni a disposizione una Tuareg nuova fiammante appena rodata, questa era dotata di sella al gel e maniglie/piastra porta bauletto.
Sono soddisfatto di questa prova perché il concessionario di zona pur se disponibile, mi aveva fatto provare la moto per meno di dieci minuti. Questa volta invece l’ho provata in tutte le situazioni, dal trasferimento in autostrada, alle statali veloci, percorsi misti e strade di montagna.
Non ho potuto provarla in fuoristrada perché la moto non essendo mia e pure nuova di pacca non me la sono sentita di osare.
Comunque con le diverse centinaia di km percorsi mi sono fatto una idea chiara delle caratteristiche di questa interessantissima moto, che ad oggi per me rappresenterebbe la prima scelta nell’elenco delle prossime moto papabili.
Partiamo dalla osservazione del mezzo, ovviamente non entro nel giudizio estetico perché strettamente personale, è ben costruito, c’è cura e i particolari sono di qualità, si differenzia dalla concorrente come la Tenèrè dove alcune parti sono realizzate con materiali di minor qualità o soluzioni tecniche ormai desuete, vedi cerchi non tubeless. A parziale giustificazione c’è il maggior costo della Tuareg per circa 2.000 euro, inoltre l’Aprilia ha anche in dotazione una elettronica evoluta e completa, sospensioni con maggiore escursione e freschezza di progetto.
L’utilizzo di leghe e di alluminio fan si che la Tuareg con i suoi 187 kg a secco risulta essere la più leggera del lotto.
La posizione di guida è comoda ed anche la sella in gel aiuta nella sensazione di comfort, la guida in piedi risulta essere adatta all’uso fuoristradistico, le pedane sono leggermente avanzate per i miei gusti.
Il serbatoio è stretto e il blocco motore non ha parti che danno fastidio, in piedi sembra di essere su una moto enduro racing.
I comandi sono ben realizzati, la frizione a cavo non è morbidissima comunque non è stancante nemmeno nel traffico cittadino. Il freno anteriore dotato di due dischi è della Brembo, non è aggressivo al tocco e questo è ottimale per il fuoristrada, su asfalto occorre tirare con un pochino di forza per avere una potente risposta.
L’altezza della sella a 86 cm da terra è perfetta, risulta essere più bassa della Tenèrè pur avendo più corsa delle sospensioni, 240 mm contro i 210. Gli ingegneri sotto questo aspetto hanno lavorato parecchio, anche il motore ha subito la diminuzione della altezza della coppa dell’olio rispetto alla versione stradale, per poter tenere il motore più in basso ed avere ugualmente una buona luce a terra.
Per chi avesse problemi di altezza a mio avviso ci sono cm che si possono recuperare abbassando l’imbottitura della sella.
L’elettronica è prestazionale, lo schermo a colori risulta essere nitido e completo di informazioni. E’ possibile attraverso un pulsante posto sotto quello di avviamento modificare le mappe di riding, Explore rappresenta quella dotata di maggiore potenza, la Urban per l’utilizzo in città o turistico, viene tagliata in parte la potenza e incrementata la dolcezza della risposta all’acceleratore. Per onor di cronaca devo dire che anche nella versione Explore il motore è sempre molto trattabile anche a bassi regimi. Poi c’è la mappa Enduro ed infine la Individual dove è possibile personalizzarsi la mappatura.
Inoltre è possibile regolare l’ABS e il freno motore, sulla moto provata questo era tarato su inesistente, una vera libidine.
Poi ci sono altre regolazioni ma onestamente non avevo il tempo di perdermi nel manuale in dotazione, un vero mini tomo da esame universitario.
La ciclistica si definisce in una sola parola: “fantastica”, non avevo mai guidato una moto Aprilia tranne le trial e le enduro, la Tuareg coniuga una evidente maneggevolezza ad una grande stabilità in curva che invoglia ad osare tanto è la sicurezza che trasmette.
Le sospensioni pur se tarate sul rigido nelle frenate più secche si sente il trasferimento di carico ma non è mai eccessivo, la situazione è sempre sotto controllo. Devo nuovamente confermare che le Pirelli Scorpion STR sono fantastiche in quanto a tenuta, mai una indecisione.
In autostrada si viaggia su un binario, l’avantreno è stabile, le vibrazioni anche a 140 km/h sono quasi inesistenti, la sella, pensando che la moto ha una forte connotazione fuoristradistica è abbastanza comoda, direi che non avrei problemi a fare centinaia di km.
Fuori città, girando sulle veloci strade a nord di Varese, la moto si gode nelle curve e l’elasticità del motore riduce l’utilizzo del cambio.
Passando al motore qui ho avuto una bella sorpresa perché rispetto alla prima prova che feci della Tuareg ora l’erogazione è perfetta, nella prima versione ad andatura lenta e costante il motore “rattellava” ovvero non era regolare e strappava, ora, grazie ai richiami fatta dalla casa l’erogazione è lineare e costante.
La moto gira sotto con grande regolarità, ha una buona spinta ed anche in due sui tornanti più stretti va che è una meraviglia, sia per il motore che per la facilità di sterzo, il baricentro basso aiuta tanto in questi frangenti.
L’attacco della frizione è dolce e con un filo di gas si fa strada,  la progressione sino ai quattromila giri è piatta ha un ottimo gancio marcia, poi allunga con forza e decisione, ovviamente in rapporto agli ottanta cavalli in dotazione, certo che il KTM 890 è più emozionante ma si parla di altra cilindrata e costo.
Personalmente ho apprezzato la fruibilità di questo motore perché amo guidare tra le curve in souplesse e il motore è perfetto in questa modalità.
Ho percorso anche un centinaio di km con mia moglie che ha apprezzato l’erogazione del motore e il basso tenore delle vibrazioni, non le è piaciuta la sella perché essendo in un unico pezza vede la parte posteriore inclinata in avanti e poco imbottita costringendo il passeggero in una posizione non comodissima, comunque questo aspetto è rimediabile.
Mi piacerebbe provarla in fuoristrada dove sicuramente penso possa dare delle soddisfazioni.
Parlando dei difetti riscontrati il più importante è il calore trasmesso alle ginocchia che in questo periodo può essere piacevole ma d’estate, magari in città, da sicuramente fastidio.
Un altro piccolo problema è il pulsante di attivazione degli abbaglianti, è in una posizione che utilizzando la frizione si tocca e si attivano gli abbaglianti.
Ecco l'elenco della mia personalissima classifica delle moto di classe media provate sino ad oggi:

Aprilia Tuareg 660
Yamaha Tenèrè 700
Moto Morini X Cape
Benelli TRK 502 X



























Valchisun:
Anche per me e' la piu' riuscita delle enduro stradali di media cilindrata, ho letto che ci sono stati degli aggiornamenti che migliorano l'erogazione ai bassi regimi, le prime versioni avevano scarso tiro in basso, visto che e' un motore che arriva dalle due versioni sportive stradali di Noale, il problema e', che per me, sembra di manovrare da fermo una cosa altissima e mastodontica, in ogni caso, per fare entro-fuoristrada e', forse, la piu' emozionale di tutte, ne vedo equipaggiate con valigie e bauletti che mi fanno venire voglia di piangere, trovo anche assurdo il costo aggiuntivo di, quasi, settecento Euro per l'unica versione esteticamente decente, le altre livree la fanno sembrare un giocattolo... sm444

teo91:
bellissima moto e fantastica recensione, fa venire voglia di provarla! sicuramente sarebbe la mia prima scelta per un ritorno alle enduro stradali, mi piace da matti, e poi è Aprilia!

gianga:

--- Citazione da: Lamberto - 14 Settembre 2022, 12:31:15 ---
Inoltre è possibile regolare l’ABS e il freno motore, sulla moto provata questo era tarato su inesistente, una vera libidine.


--- Termina citazione ---

Il freno motore è regolabile? Quando l'ho provata io ho riscontrato un fortissimo freno motore rilasciando dagli alti regimi, e non mi era piaciuto. Se si riesce ad eliminarlo è una gran cosa...

Lamberto:

--- Citazione da: gianga - 14 Settembre 2022, 17:00:52 ---Il freno motore è regolabile? Quando l'ho provata io ho riscontrato un fortissimo freno motore rilasciando dagli alti regimi, e non mi era piaciuto. Se si riesce ad eliminarlo è una gran cosa...

--- Termina citazione ---

Certo, il freno motore ha diversi livelli di regolazione di intervento tant'è che come ho scritto sopra la moto provata era libera.
Se la comprassi ci sarebbe da perdere delle belle ore a provare le varie combinazioni.

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