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Rimettendo in discussione tutto

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kermit:
...che poi... Vedi una giornata così, togli il telo alla moto, te ne ri-innamori, la metti in moto, scoppietta un po', ti vesti... Fai qualche km con qualche singhiozzo, è un po' offesa per il letargo... E via! Classico giretto al ghisallo, con deviazione carina al ritorno... E capisci che lei... È lei!
Tutto il resto non conta, tanti pensieri... Con un colpo di spugna, o meglio di gas... Via tutto! Certo il ritmo è molto più blando, c'è anche molto traffico, tutti hanno approfittato della giornata e della zona gialla... Ma torni a casa... E sai che oggi la segni "sulla tua agenda" come giornata a penna rossa quelle che ti lasciano un bel ricordo... Nella sua semplicità, e ti rendi nuovamente conto delle fortune che hai...

ilario:
La moto e' l'unico mezzo a motore che ti mette in contatto con la natura e con l'ambiente che ti circonda.
Ho dei ricordi indelebili dei profumi che mi hanno accompagnato nei miei viaggi.
Il nulla ed improvvisamente un profumo di cucina che precedeva di kilometri le quattro casette di un minipaese di massimo 50 persone
sulla costa Atlantica del nord della Spagna ove era ovviamente il pesce a fare da padrone,carne alla brace in un accampamento di pastori
al confine tra Turchia ed Armenia in zona Ararat dopo quattro ore di montagna con un misto di pioggia e neve,agnello e cuscus in un
accampamento di nomadi in pieno deserto Libico,il profumo della terra e della vegetazione dopo una pioggia in zone normalmente aride,
il passaggio in giornata da un ambiente di pianura a quello collinare per finire poi in alta montagna in zone decisamente poco popolate
incontrando pochissimi altri mezzi e potendo toccare con mano le differenze di ambiente e natura non toccati dall'uomo,il profumo
della vegetazione senza l'inquinamento e' impagabile.

Valchisun:
Ho fatto pochi viaggi lunghi in moto, l’unico vero viaggio di 15 giorni nella Loira, Normandia, Bretagna e Le Mans compresa, ho sempre avuto moto troppo sportive, con quelle, fare ottocento km. in un giorno era gia’ una cosa da fachiri, ma ci ho fatto il Passo dello Stelvio, il Sempione passando dalla Panoramica Zegna, le cascate del Toce e la valle del Rodano in Svizzera e poi tornando dalla Francia, ho capito di non avere la vocazione da passista, ho sempre concepito la moto come un mezzo emozionale e non come mezzo di trasporto, ho sempre amato il giro alla “mordi e fuggi”, pero’ conosco ogni curva, ogni passo ed ogni buca delle strade francesi da Mentone in su, e non amo fare le autostrade, sara’ per quello che ci chiamano “bugia nen”?  😂 In ogni caso mi ritengo sufficientemente appagato dai miei giri, e non ho intenzione di rimettermi in gioco, strade sempre piu’ disastrate, automobilisti sempre piu’ distratti, diciamo che non vedo piu’ le condizioni per potersi divertire in sicurezza, preferisco vivere di ricordi....

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