Autore Topic: Via la bandiera sul serbatoio  (Letto 7961 volte)

Offline Valchisun

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Via la bandiera sul serbatoio
« il: 25 Dicembre 2020, 13:44:58 »
La casa motociclistica Triumph non puo’ piu’ affiggere sui serbatoi delle sue moto la bandiera inglese, in quanto la legge britannica lo vieta sui prodotti non costruiti o non provenienti dalla Gran Bretagna, si tratta di una vera e propria certificazione di provenienza, e la leggo anche come un vero e proprio orgoglio nazionale sulla qualita’ del prodotto,  mi stavo chiedendo quante case motociclistiche e non solo, sarebbero ancora in grado di potere affiggere la bandiera del proprio Paese di origine, sarebbe un ottimo sistema per distinguere la validita’ di un prodotto, oppure riteniamo giusto farci prendere in giro quando acquistiamo qualunque cosa e, soprattutto, la paghiamo come se fosse costruita in posti dove non esiste ancora la schiavitu’, almeno per il momento?
« Ultima modifica: 25 Dicembre 2020, 13:57:55 da Valchisun »

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Offline kermit

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #1 il: 25 Dicembre 2020, 14:20:59 »
Gli adesivi costano poco...
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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Offline Valchisun

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #2 il: 25 Dicembre 2020, 15:41:18 »
La bandiera inglese non e' soltanto un adesivo ma e' la certificazione di non farsi prendere in giro dalle case motociclistiche e da tutto quanto viene prodotto in Gran Bretagna, mi sono sempre chiesto che emozioni si possano  ancora ricavare facendosi prendere in giro da aziende che delocalizzano in Paesi in cui la schiavitu' e' considerata un normale rapporto lavorativo, personalmente mi fa vomitare, emozionatevi pure voi...
« Ultima modifica: 25 Dicembre 2020, 15:43:19 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #3 il: 25 Dicembre 2020, 16:21:23 »
Concordo. oltretutto un prodotto italiano, o inglese se non austriaco che sia, è anche una garanzia di progetto, sviluppo e realizzazione che può valere un prezzo.
pagare quel prezzo senza il riscontro proprio non mi sta bene.
Comprereste una lampada di venini fatta in Cina, senza un designer che le abbia dato un motivo, una collocazione artistica, un'anima insomma?
Se doveste rispondere si, compratevi pure una jappa qualsiasi.  Dit
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Offline Valchisun

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #4 il: 25 Dicembre 2020, 16:33:56 »
Per una moto iconica ed evocativa come dovrebbe essere una Triumph, il fatto che per legge nel possa piu’ esporre la Union Flag sulle proprie moto mi sembra non soltanto un vero controsenso, ma una vera e propria presa in giro verso i suoi estimatori, siamo veramente alla frutta

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Offline Enzo

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #5 il: 25 Dicembre 2020, 16:44:11 »
Venini mi ha spellato vivo per un suo " pezzo" per cui preferisco non rispondere. Per il resto la mia moto è ancora Made in Japan , che faccio? Ci posso mettere un adesivo?
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Offline Valchisun

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #6 il: 25 Dicembre 2020, 17:16:50 »
Ma i giapponesi se ne sono sempre fregati di fare moto iconiche o ispirate al passato, anche se la Kawasaki W800 era ancora fatta meglio delle stesse Triumph Bonneville replica di quelle vere degli anni sessanta, aveva, addirittura,  la distribuzione a coppie coniche ed il freno posteriore a tamburo,a  molti appassionati piacciono quellle moto, a me fanno venire il mal di schiena con quegli ammortizzatori, quelle selle spaccaculo e le pedane posizionate troppo in avanti. Io stimo i giapponesi perche’ hanno fatto le stradali a due tempi, mentre gli italiani montavano le valvole come sulle motozappe.... :tris: :57:



https://images.app.goo.gl/aqMSdfp9e8MfUwL47

Peccato che la versione 2020 abbia il freno a disco posteriore....



« Ultima modifica: 25 Dicembre 2020, 17:23:53 da Valchisun »

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Offline alex

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #7 il: 25 Dicembre 2020, 17:21:42 »
Venini mi ha spellato vivo per un suo " pezzo" per cui preferisco non rispondere. Per il resto la mia moto è ancora Made in Japan , che faccio? Ci posso mettere un adesivo?

Ma lo sappiamo che sei senza speranza,  sm403  dopotutto è per quello che ti teniamo con noi.  :arar:

L'adesivo te lo di io.
« Ultima modifica: 25 Dicembre 2020, 17:24:38 da alex »
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Offline Enzo

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #8 il: 25 Dicembre 2020, 18:08:07 »
Dai che lo sapete anche voi che senza di loro che moto avremmo avuto ? Le iconiche moto Inglesi e Italiane con scarsa affidabilità dei anni 60 e 70?
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Offline gianga

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #9 il: 25 Dicembre 2020, 18:08:42 »
Bisogna capire se si acquista un'icona o una moto. Nel secondo caso basta che funzioni bene e che costi il giusto.
Nel primo caso anche una merdaccia D.O.C. con bandiera può andare bene :tim:

Offline Valchisun

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #10 il: 25 Dicembre 2020, 18:37:09 »
I giapponesi copiavano le moto inglesi ed italiane, fotografavano e compravano gli esemplari delle migliori moto europee, i motori venivano industrializzati con la migliore qualita' possibile fin da subito, mentre per freni, telai e sospensioni tribolarono per anni per raggiungere le i migliori prodotti europei, basti dire che la riminese Bimota prosperava grazie alla cronica mancanza di freni e tenuta di strada delle sportive giapponesi, ne prelevavano soltanto il motore, e facevano delle opere d'arte che tenevano i 240 sui curvoni autostradali, poi, poco per volta, anno per anno, anche i giapponesi impararono ad unire ai loro motori altamente prestazionali telai e freni all'altezza, nel frattempo le inglesi erano sparite ed in Italia erano sopravvissute MotoGuzzi e Ducati. La differenza tra quanto sta accadendo adesso e' che il Giappone aveva migliorato la qualita', mentre la delocalizzazione in Cina, la qualita' l'ha fatta crollare, salvo che si pensi che mantenere la manodopera a livello della schiavitu' e negare i diritti umani la si possa scambiare per innovazione e progresso tecnologico
« Ultima modifica: 25 Dicembre 2020, 18:44:20 da Valchisun »

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Offline gianga

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #11 il: 25 Dicembre 2020, 18:43:59 »
Ricordo i pellegrinaggi all'Aprilia da ragazzino in bicicletta...20 + 20 km nella speranza di vedere la ET 50 e le cross. Rimasi sorpreso un giorno quando sbirciando da dietro le tende vidi una CR 125 rosso fuoco a fare la modella sm413
Ma capisco che Aprilia non sia tra le icone classiche...

Offline Valchisun

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #12 il: 25 Dicembre 2020, 18:50:30 »
Aprilia fece una specie di miracolo industriale, da una piccola fabbrica di biciclette del padre di Ivano Beggio ad una multinazionale che produceva centinaia di migliaia di scooter e motociclette in pochissimi anni, Aprilia seppe produrre capolavori da fuoristrada e di moto sportive stradali, vincendo decine e decine di titoli mondiali, poi dovette fare i conti con il crollo delle vendite degli scooter 50 che era il suo core bussiness e fu costretta a svendersi al Gruppo Piaggio...
« Ultima modifica: 25 Dicembre 2020, 19:14:51 da Valchisun »

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Offline Enzo

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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #13 il: 25 Dicembre 2020, 19:07:28 »
La storia delle moto Made in Japan la conosciamo tutti , è storia , punto. Per il resto non credo che ci possiamo fare nulla, compro quello che mi piace e che mi posso permettere , spero solo di poter godere del fatto di andare in moto ancora per anni,  la provenienza mi interessa poco se mi piace.
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Re: Via la bandiera sul serbatoio
« Risposta #14 il: 25 Dicembre 2020, 19:40:20 »
Sono anni che tento di trovare una moto piu’ fruibile della mia, ma tutto quello che vedo in giro mi da il voltastomaco, davvero pensate che chi produce moto attualmente ci metta ancora l’anima e la passione di una volta? I C.e.o. E gli A.d. delle case motociclistiche di adesso, probabilmente prima vendevano pannolini o lattine di fagioli e adesso vendono moto, sono finiti i tempi in cui dietro ad un marchio c’era una famiglia, degli imprenditori che passavano le notti in fabbrica ansiosi di sentire girare un nuovo motore per la prima volta, il nome scritto sul serbatoio di una moto riassumeva la passione e l’orgoglio dell’imprenditore e di tutti gli operai coinvolti nel progetto, appena mi accorgero’ di rivedere una cosa del genere, tornero’ ad appassionarmi ad una moto nuova, gli elettrodomestici senz’anima ve li lascio volentieri.... :tris:

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