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Varie ed eventuali => Notizie, filmati, discussioni e curiosità nel mondo delle moto da fuoristrada => Notizie e curiosità => Topic aperto da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 13:44:58

Titolo: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 13:44:58
La casa motociclistica Triumph non puo’ piu’ affiggere sui serbatoi delle sue moto la bandiera inglese, in quanto la legge britannica lo vieta sui prodotti non costruiti o non provenienti dalla Gran Bretagna, si tratta di una vera e propria certificazione di provenienza, e la leggo anche come un vero e proprio orgoglio nazionale sulla qualita’ del prodotto,  mi stavo chiedendo quante case motociclistiche e non solo, sarebbero ancora in grado di potere affiggere la bandiera del proprio Paese di origine, sarebbe un ottimo sistema per distinguere la validita’ di un prodotto, oppure riteniamo giusto farci prendere in giro quando acquistiamo qualunque cosa e, soprattutto, la paghiamo come se fosse costruita in posti dove non esiste ancora la schiavitu’, almeno per il momento?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: kermit - 25 Dicembre 2020, 14:20:59
Gli adesivi costano poco...
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 15:41:18
La bandiera inglese non e' soltanto un adesivo ma e' la certificazione di non farsi prendere in giro dalle case motociclistiche e da tutto quanto viene prodotto in Gran Bretagna, mi sono sempre chiesto che emozioni si possano  ancora ricavare facendosi prendere in giro da aziende che delocalizzano in Paesi in cui la schiavitu' e' considerata un normale rapporto lavorativo, personalmente mi fa vomitare, emozionatevi pure voi...
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 25 Dicembre 2020, 16:21:23
Concordo. oltretutto un prodotto italiano, o inglese se non austriaco che sia, è anche una garanzia di progetto, sviluppo e realizzazione che può valere un prezzo.
pagare quel prezzo senza il riscontro proprio non mi sta bene.
Comprereste una lampada di venini fatta in Cina, senza un designer che le abbia dato un motivo, una collocazione artistica, un'anima insomma?
Se doveste rispondere si, compratevi pure una jappa qualsiasi.  Dit
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 16:33:56
Per una moto iconica ed evocativa come dovrebbe essere una Triumph, il fatto che per legge nel possa piu’ esporre la Union Flag sulle proprie moto mi sembra non soltanto un vero controsenso, ma una vera e propria presa in giro verso i suoi estimatori, siamo veramente alla frutta
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 25 Dicembre 2020, 16:44:11
Venini mi ha spellato vivo per un suo " pezzo" per cui preferisco non rispondere. Per il resto la mia moto è ancora Made in Japan , che faccio? Ci posso mettere un adesivo?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 17:16:50
Ma i giapponesi se ne sono sempre fregati di fare moto iconiche o ispirate al passato, anche se la Kawasaki W800 era ancora fatta meglio delle stesse Triumph Bonneville replica di quelle vere degli anni sessanta, aveva, addirittura,  la distribuzione a coppie coniche ed il freno posteriore a tamburo,a  molti appassionati piacciono quellle moto, a me fanno venire il mal di schiena con quegli ammortizzatori, quelle selle spaccaculo e le pedane posizionate troppo in avanti. Io stimo i giapponesi perche’ hanno fatto le stradali a due tempi, mentre gli italiani montavano le valvole come sulle motozappe.... :tris: :57:



https://images.app.goo.gl/aqMSdfp9e8MfUwL47

Peccato che la versione 2020 abbia il freno a disco posteriore....



Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 25 Dicembre 2020, 17:21:42
Venini mi ha spellato vivo per un suo " pezzo" per cui preferisco non rispondere. Per il resto la mia moto è ancora Made in Japan , che faccio? Ci posso mettere un adesivo?

Ma lo sappiamo che sei senza speranza,  sm403  dopotutto è per quello che ti teniamo con noi.  :arar:

L'adesivo te lo di io.
(https://i.pinimg.com/474x/6d/d4/2b/6dd42b194acd4f107061c02241a72e6c.jpg)
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 25 Dicembre 2020, 18:08:07
Dai che lo sapete anche voi che senza di loro che moto avremmo avuto ? Le iconiche moto Inglesi e Italiane con scarsa affidabilità dei anni 60 e 70?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: gianga - 25 Dicembre 2020, 18:08:42
Bisogna capire se si acquista un'icona o una moto. Nel secondo caso basta che funzioni bene e che costi il giusto.
Nel primo caso anche una merdaccia D.O.C. con bandiera può andare bene :tim:
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 18:37:09
I giapponesi copiavano le moto inglesi ed italiane, fotografavano e compravano gli esemplari delle migliori moto europee, i motori venivano industrializzati con la migliore qualita' possibile fin da subito, mentre per freni, telai e sospensioni tribolarono per anni per raggiungere le i migliori prodotti europei, basti dire che la riminese Bimota prosperava grazie alla cronica mancanza di freni e tenuta di strada delle sportive giapponesi, ne prelevavano soltanto il motore, e facevano delle opere d'arte che tenevano i 240 sui curvoni autostradali, poi, poco per volta, anno per anno, anche i giapponesi impararono ad unire ai loro motori altamente prestazionali telai e freni all'altezza, nel frattempo le inglesi erano sparite ed in Italia erano sopravvissute MotoGuzzi e Ducati. La differenza tra quanto sta accadendo adesso e' che il Giappone aveva migliorato la qualita', mentre la delocalizzazione in Cina, la qualita' l'ha fatta crollare, salvo che si pensi che mantenere la manodopera a livello della schiavitu' e negare i diritti umani la si possa scambiare per innovazione e progresso tecnologico
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: gianga - 25 Dicembre 2020, 18:43:59
Ricordo i pellegrinaggi all'Aprilia da ragazzino in bicicletta...20 + 20 km nella speranza di vedere la ET 50 e le cross. Rimasi sorpreso un giorno quando sbirciando da dietro le tende vidi una CR 125 rosso fuoco a fare la modella sm413
Ma capisco che Aprilia non sia tra le icone classiche...
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 18:50:30
Aprilia fece una specie di miracolo industriale, da una piccola fabbrica di biciclette del padre di Ivano Beggio ad una multinazionale che produceva centinaia di migliaia di scooter e motociclette in pochissimi anni, Aprilia seppe produrre capolavori da fuoristrada e di moto sportive stradali, vincendo decine e decine di titoli mondiali, poi dovette fare i conti con il crollo delle vendite degli scooter 50 che era il suo core bussiness e fu costretta a svendersi al Gruppo Piaggio...
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 25 Dicembre 2020, 19:07:28
La storia delle moto Made in Japan la conosciamo tutti , è storia , punto. Per il resto non credo che ci possiamo fare nulla, compro quello che mi piace e che mi posso permettere , spero solo di poter godere del fatto di andare in moto ancora per anni,  la provenienza mi interessa poco se mi piace.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 19:40:20
Sono anni che tento di trovare una moto piu’ fruibile della mia, ma tutto quello che vedo in giro mi da il voltastomaco, davvero pensate che chi produce moto attualmente ci metta ancora l’anima e la passione di una volta? I C.e.o. E gli A.d. delle case motociclistiche di adesso, probabilmente prima vendevano pannolini o lattine di fagioli e adesso vendono moto, sono finiti i tempi in cui dietro ad un marchio c’era una famiglia, degli imprenditori che passavano le notti in fabbrica ansiosi di sentire girare un nuovo motore per la prima volta, il nome scritto sul serbatoio di una moto riassumeva la passione e l’orgoglio dell’imprenditore e di tutti gli operai coinvolti nel progetto, appena mi accorgero’ di rivedere una cosa del genere, tornero’ ad appassionarmi ad una moto nuova, gli elettrodomestici senz’anima ve li lascio volentieri.... :tris:
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 25 Dicembre 2020, 20:28:01
Ma va', e che le moto oramai ti piace più guardarle che guidarle, non c'è nulla di male , sono periodi. Poi chissà ne vedi una , ti piace e te ne freghi da dove viene. Capita .
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 20:32:46
Sicuramente hai ragione, devo rimettermi in moto, prima o poi...
Comunque non ci crederete, ma la Suzuki e' ancora un'azienda patronale, dove il titolare scende ancora in stabilimento e va a strigliare il reparto corse, quando era partito il progetto MotoGp, era stata adottata la politica dei piccoli passi e pochi soldi da investire nei piloti, e la cosa ha premiato la lungimiranza di Suzuki San...
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 25 Dicembre 2020, 21:18:36
E tanto per parlare di passione imprenditoriale, quando misero in moto la prima Cagiva 500 da Gran Premio, il patron Castiglioni ci fece il primo giro guidandola personalmente in centro di Schiranna, senza casco ed in giacca e cravatta, con i vigili che fermavano il traffico per farlo passare, ecco, quella era passione allo stato puro....
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Lamberto - 25 Dicembre 2020, 22:08:18
Spiace certamente vedere che tante aziende di eccellenza, non solo produttrici di moto, abbiamo delocalizzato i reparti produttivi, purtroppo il mercato oggi è questo e quanto accaduto, e sta accadendo, è irreversibile quindi sperare che le cose cambino è pura utopia.
Nella produzione su larga scala l'Italia, per via del costo del lavoro, ahimè è tagliata fuori.
Vivono, e spero anche in futuro, le aziende di nicchia, piccole e flessibili che possano adeguarsi rapidamente alle richieste del mercato.
Per lavoro mi confronto quotidianamente con aziende di diversi settori merceologici e tutti affermano che i prodotti asiatici sono oggi di qualità ottima anche se esistono ovviamente ancora prodotti di bassa qualità per determinati mercati.
Pensando alle tue affermazioni circa le emozioni che gli attuali prodotti non trasmettano....la prendo come il tipico brontolio del vecchietto davanti al bicchiere di bianco, perchè oggi ci sono moto sul mercato che sono eccezionali sotto tutti i punti di vista. Personalmente il marchio mi interessa sicuramente ma poi alla fine quello che conta è quando ci sei sopra alla moto.
Sul gusto estetico non discuto la supremazia italiana, quando andavo all'Eicma uno stand al quale non ho mai rinunciato era quello della MV Agusta, dove ho sempre visto moto bellissime che lasciavano indietro di anni le moto orientali che sembravano uscite dai cartoni animati.
Però cotanta bellezza era inversamente proporzionale alla affidabilità della moto che è poi la parte più importante.
Vedere un amico che con una favolosa MV da 35.000 € non riusciva a fare più di 1.000 km senza far vedere la moto dal meccanico è desolante.


Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: franz58 - 26 Dicembre 2020, 09:43:12
La mia opinione, da vecchietto, è che le moto sono come le donne, quelle più belle esteticamente costano molto care! .... in tutti i sensi
Poi nel tempo ci si rende conto che sono diventate inutilizzabili e si ripiega su qualcosa che sia alla propria portata, sia fisicamente che del portafoglio.
Se ne vedono tutti i giorni di esempi tipo il nonnetto con la Ferrari e la bionda accanto, oppure, rimanendo bassi, nelle sterrate, l'endurista anzianotto con l'ultimo modello e 3000 euro di accessori montati sopra che se ne torna indietro al primo scalino della mulattiera.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: il pratese - 26 Dicembre 2020, 10:01:14
dobbiamo metterci nella zucca che il mondo motocicletta fa piccoli numeri di vendita nel vecchio mondo sviluppato e progettare e mettere su strada una moto tecnologicamente avanzata è molto oneroso quindi gioco forza devi produrre là specie la bassa e  media gamma sull'alto cioè moto intorno e sopra i 20000 euro, leggi bmw r18 Ducati V4, o a basso investimento tecnologico, leggi fuoristrada, puoi ancora produrre quà, poi c'è un'altro aspetto oggi i mercati in espansione sono loro non noi quindi devi per forza se vuoi essere un'azienda ancora viva tra 10/20/30 anni essere laggiù con moto che siano interessanti per loro ad oggi moto prodotte quà sono di stranicchia perchè costose, dazi, magari non di loro gradimento estetico o misure troppo imponenti tipo le varie endurone stradali, allora le case cercano di produrre là moto che magari possano anche vendere quà tipo BMW 310 o KTM 390, oramai ogni azienda deve pensare in modo globale non basta più un mercato solo per fare utili da poi reinvestire in sviluppo il caso Aprilia citato è esemplare fino a quando ha potuto prosperare col mercato dei 50/125 che si vendevano in quei numeri solo in Italia ha prosperato poi l'Italia si è dovuta adeguare alle norme europee  per assicurazione casco patenti targhe ecc.ecc.  mercato non esiste più e aprilia è quasi fallita non avendo quasi più prodotto e magari magazzini pieni di moto che il mercato non vuole e se ci pensiamo bene era già successo con le auto fino a quando tenevi il mercato bloccato con iva al 38% per auto sopra i 2000cc/2500cc se diesel auto italiane le vendevio poi hai aperto il mercato ciao core 
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 26 Dicembre 2020, 10:51:06
Che dire, abbiamo ragione tutti. Perchè c'è un pezzo di verità in ogni commento.
Io aggiungo solo due considerazioni spicce:
1.  una icona non può essere solo funzione, ne è riprova un cncetto stesso di design, che esula da quello primordiale di studio funzionale applicato ai canoni estetici comuni e va dritto al trend setting o a un tipo di comunicazione, appunto, iconica, vedi Kartell contro Cartier, un esempio qualsiasi per la diferenza tra i due mondi.
Ecco, io preferisco Cartier, ma non perchè costa un botto (pure le sedie di plasticaccia di Kartell costano cifre pazzesche, e non dico dove le fanno  sm444)
Per cui una bandiera da pochi centesimi su un codone o un serbatoio significa quacosa ed è quel qualcosa che qualcuno va a cercarsi. Ad altri invece non importa niente, altri ancora guardano in direzioni diverse.
2.  a esclusivo titolo personale, preferisco comunque mettere la scorza in mano a chi ha sviluppato moto magari imperfette, ma che non mi affida alla pur migliore delle Tokico con tubi in nylon, ed emozionalmente trovo ancora piacevole una forma magari non premiata dalle vendite, ma che non mi obblighi a leggere sulle carene che cosa ci sia sritto per riconoscere marca e modello.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 10:58:43
Ma qualcuno si e’ mai chiesto il motivo della delocalizzazione? Quando si sara’ dato una risposta, vedra’ che in quella non ci trovera’ niente di positivo, ci vedra’ il crollo dell’economia occidentale, il crollo dell’occupazione nei nostri Paesi, ed il crollo della qualita’ dei prodotti, confrontate i particolari e la componentistica anche delle moto, cosiddette “premium”, e capirete che la qualita’ non e’ piu’ una priorita’ di questo mondo, a loro interressa l’obsolescenza programmata, e noi ci adeguiamo nostro malgrado, avete presente gli elettrodomestici o i telefonini che dopo due, massimo tre anni sono da buttare ? Davvero pensate che per la componentistica montata sulle moto oppure sulle auto di adesso, il discorso sia diverso? E se poi andiamo a cercare il fascino e la personalita’ delle moto moderne, allora e’ inutile fare dei confronti, le moto da fuoristrada sono tutte uguali a se stesse da almeno vent’anni, il confronto con la bellezza e la personalita’ di una Maico Gs 501 o di una Montesa Cappra 360 o di una Ktm Gs 360 degli anni settanta e’ un confronto gia’ perso in partenza con le moto da cross e da enduro di adesso che sono diventate tutte o quasi delle Ktm verniciate di vari colori e basta...Personalmente ritengo che un oggetto di divertimento come e’ una moto debba soddisfare anche il lato emozionale, ed io non riesco ad emozionarmi quando vedo una moto assemblata con pezzi scadenti, prodotta nel sud est asiatico, ma spacciata come moto europea, magari di una casa motociclistica che aveva la fama di produrre moto robuste ed affidabili, i richiami in garanzia che arrivano in continuazione ne sono una prova
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 12:05:18
Per farla breve, appena trovate una moto moderna  che abbia anche soltanto un decimo  del fascino di questa, cambiero' subito idea:

https://www.facebook.com/100002370898325/posts/3765995243489468/
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Lamberto - 26 Dicembre 2020, 12:10:48
Ma qualcuno si e’ mai chiesto il motivo della delocalizzazione? Quando si sara’ dato una risposta, vedra’ che in quella non ci trovera’ niente di positivo, ci vedra’ il crollo dell’economia occidentale, il crollo dell’occupazione nei nostri Paesi, ed il crollo della qualita’ dei prodotti, confrontate i particolari e la componentistica anche delle moto, cosiddette “premium”, e capirete che la qualita’ non e’ piu’ una priorita’ di questo mondo, a loro interressa l’obsolescenza programmata, e noi ci adeguiamo nostro malgrado, avete presente gli elettrodomestici o i telefonini che dopo due, massimo tre anni sono da buttare ? Davvero pensate che per la componentistica montata sulle moto oppure sulle auto di adesso, il discorso sia diverso? E se poi andiamo a cercare il fascino e la personalita’ delle moto moderne, allora e’ inutile fare dei confronti, le moto da fuoristrada sono tutte uguali a se stesse da almeno vent’anni, il confronto con la bellezza e la personalita’ di una Maico Gs 501 o di una Montesa Cappra 360 o di una Ktm Gs 360 degli anni settanta e’ un confronto gia’ perso in partenza con le moto da cross e da enduro di adesso che sono diventate tutte o quasi delle Ktm verniciate di vari colori e basta...Personalmente ritengo che un oggetto di divertimento come e’ una moto debba soddisfare anche il lato emozionale, ed io non riesco ad emozionarmi quando vedo una moto assemblata con pezzi scadenti, prodotta nel sud est asiatico, ma spacciata come moto europea, magari di una casa motociclistica che aveva la fama di produrre moto robuste ed affidabili, i richiami in garanzia che arrivano in continuazione ne sono una prova
Sergio, il discorso "delocalizzazione" era già stato trattato più volte e qui si va su un discorso forzatamente politico.
Se un imprenditore delocalizza è perchè in Italia ci sono alti costi del personale ed una burocrazia che non serve a un cappero, noi siamo bravi a mettere un sacco di pastoie per cercare di non truffare e poi basta pagare qualcuno che poi la pratica passa (per chi è abituato a questi sistemi).
Aprire uno stabilimento in Italia è estremamente oneroso e lungo nei tempi di avviamento.
Concordo con te nel combattere i paesi che schiavizzano gli operai però da quella condizione alla nostra ci sono tante vie di mezzo.
Ci sono paesi confinanti con l'Italia che sono recentemente usciti da una terribile guerra che sono risorti e stanno lavorando "MOLTO" meglio di noi perchè hanno permesso alla imprenditoria di espandersi.
Io ho il mal di pancia al pensiero che dovranno arrivare i famosi 209 miliardi, cifra enorme che potrebbe far veramente risorgere il nostro paese ma non ho fiducia perchè oggi ci sono persone al governo che da una parte sono specialisti nella corruzione e dall'altra incapaci per inesperienza. Manca la progettualità e le persone con autorevolezza in grado di crearla. Più semplicemente diciamo che mancano le "palle".
Stiamo assistendo a una infinità di bonus (monopattini, bici, occhiali, mobili, auto, ecc.) che vengono esibiti solo per compiacenza elettorale e per accontentare alcune lobby, in più soldi dati a pioggia in sud Italia ecc.ecc. Mi fermo qui sennò parto e non finisco più.
Io mi ritengo un moderato ma come una buona parte degli italiani sono stanco della politica del tiramolla perchè al governo ci sono forze tra loro incompatibili.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 26 Dicembre 2020, 12:21:38
Come al solito si ribalta il problema.
Un'impresa delocalizza non per risparmiare, ma perchè qui allo stato delle cose è impossibile non solo far profitto, ma ance fare impresa.
Dove ciò non avviene, le aziende producono ancora, bene, con margini accettabili e non si sognano di andarsene.
Chiaramete stiamo parlando sempre di prodotto di una certa levatura, altrimenti ecco che ha senso ancora delocalizzare, guarda ad esempio gli Stati Uniti, dove la percentuale di margine è il motivo per cui si fa impresa.
E anche gran parte dei paesi UE, dove è veramente difficile restare per produrre e rimanere anche sani.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Lamberto - 26 Dicembre 2020, 12:25:45
Come al solito si ribalta il problema.
Un'impresa delocalizza non per risparmiare, ma perchè qui allo stato delle cose è impossibile non solo far profitto, ma ance fare impresa.
Dove ciò non avviene, le aziende producono ancora, bene, con margini accettabili e non si sognano di andarsene.
Chiaramete stiamo parlando sempre di prodotto di una certa levatura, altrimenti ecco che ha senso ancora delocalizzare, guarda ad esempio gli Stati Uniti, dove la percentuale di margine è il motivo per cui si fa impresa.
E anche gran parte dei paesi UE, dove è veramente difficile restare per produrre e rimanere anche sani.
Il costo del personale e la burocrazia hanno un costo elevato, i margini in tanti settori sono limati all'osso e le imprese fanno fatica.
Adesso che la pandemia ha letteralmente piallato le aziende voglio vedere come ne verremo fuori.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 13:00:36
Basterebbe adottare il sistema tedesco, nessun onere previdenziale statale, al lavoratore viene dato lo stipendio senza quasi trattenute, ma c’e’ l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata, soltanto che qualcuno si dimentica che l’Italia e’ uno dei Paesi piu’ corrotti al mondo, qualche partito ha pure portato la mafia in Parlamento da anni, della cosa ne’ e’ al corrente tutto il mondo, anche quello imprenditoriale, di conseguenza le aziende straniere si tengono bene alla larga da un Paese che per gestire la corruzione ha una delle tassazioni piu’ alte del mondo, sarebbe anche ora che anche gli italiani si accorgessero che la corruzione costa e l’economia e’ allo stremo a causa della voragine che ha creato la politica in oltre settant’anni di ruberie
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 26 Dicembre 2020, 13:05:37
E quindi?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 14:27:16
E quindi in pochi anni il mercato del lavoro arrivera' agli stipendi medi cinesi, non preoccupatevi, e' soltanto questione di pochissimo tempo, le macchine stanno soppiantando l'uomo e lo stato sara' costretto a dare un reddito di sopravvivenza a tutti o quasi
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 26 Dicembre 2020, 14:50:24
E non si fa niente? Vuol dire che va bene così?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 15:18:35
Bisognerebbe  chiedere a chi ha sempre votato i corrotti, a chi ha dato una mano a mantenere altissimi ed insostenibili i costi della politica, quelli costano e sono tutti sulle spalle degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, lo sanno in tutto il mondo, mentre in Italia non se lo ricorda nessuno.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: vin-lap - 26 Dicembre 2020, 18:43:21
Per farla breve, appena trovate una moto moderna  che abbia anche soltanto un decimo  del fascino di questa, cambiero' subito idea:

https://www.facebook.com/100002370898325/posts/3765995243489468/

una TM attuale ti fa schifo?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: vin-lap - 26 Dicembre 2020, 18:48:56
Basterebbe adottare il sistema tedesco, nessun onere previdenziale statale, al lavoratore viene dato lo stipendio senza quasi trattenute, ma c’e’ l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata, soltanto che qualcuno si dimentica che l’Italia e’ uno dei Paesi piu’ corrotti al mondo,
Citazione
qualche partito ha pure portato la mafia in Parlamento
da anni, della cosa ne’ e’ al corrente tutto il mondo, anche quello imprenditoriale, di conseguenza le aziende straniere si tengono bene alla larga da un Paese che per gestire la corruzione ha una delle tassazioni piu’ alte del mondo, sarebbe anche ora che anche gli italiani si accorgessero che la corruzione costa e l’economia e’ allo stremo a causa della voragine che ha creato la politica in oltre settant’anni di ruberie

Citazione
al lavoratore viene dato lo stipendio senza quasi trattenute
ne sei sicuro?.... a me non risulta.....

Citazione
qualche partito ha pure portato la mafia in Parlamento
qualche?   non tutti (in un modo o nell'altro...)?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 26 Dicembre 2020, 19:28:57
Bisognerebbe  chiedere a chi ha sempre votato i corrotti, a chi ha dato una mano a mantenere altissimi ed insostenibili i costi della politica, quelli costano e sono tutti sulle spalle degli imprenditori e dei lavoratori autonomi, lo sanno in tutto il mondo, mentre in Italia non se lo ricorda nessuno.
Sergio, per favore, niente politica anche qui. PER FAVORE.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Hunter - 26 Dicembre 2020, 20:07:46
Ma su moto italiane con motori gip o cinesi la bandiera la si può appiccicare o no? La posso mettere sulla Multiuso e sulla ALP 4.0?
Oppure devo mettere i colori delle nazioni in cui vengono prodotti telaio e motore?
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 26 Dicembre 2020, 20:54:17
Sergio, per favore, niente politica anche qui. PER FAVORE.


 sm08  che ne abbiamo, oserei dire, i cordoni colmi  :arar:


Oltretutto il regolamento parla chiaro.  Dit
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 21:46:20
La Tm mi piace, abitassi a Pesaro vicino allo stabilimento la prenderei, magari con il nuovo 250 quattro tempi derivato dalla Moto3, dev’essere un bel frullino, quella si’ che puo’ vantare la scritta made in Italy sulle fiancatine, sui cuscinetti, avanzerei qualche dubbio, ma e’ cosi’ da decenni oramai, mi ricordo che anni fa un mio amico che si faceva lui la manutenzione suila sua Bmw Gs 1200 R prima serie, mi disse che i cuscinetti del cardano erano tutti di differenti marche, cinesi, ma di marche diverse....
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 26 Dicembre 2020, 23:07:25
Anche nel sud est asiatico non e' tutto grasso che cola...

https://www.facebook.com/38812693516/posts/10158228935983517/
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: alex - 26 Dicembre 2020, 23:23:57
Beh, Sanggyong è una morte annunciata. Per suicidio.  :SAD:
Comunque si, è dura ovunque.

Però dai, hai letto che tra otto anni la Cina sarà la più grande potenza economica del mondo? Contento eh?  sm444
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: kermit - 26 Dicembre 2020, 23:44:51
La Tm mi piace, abitassi a Pesaro vicino allo stabilimento la prenderei, magari con il nuovo 250 quattro tempi derivato dalla Moto3, dev’essere un bel frullino, quella si’ che puo’ vantare la scritta made in Italy sulle fiancatine, sui cuscinetti, avanzerei qualche dubbio, ma e’ cosi’ da decenni oramai, mi ricordo che anni fa un mio amico che si faceva lui la manutenzione suila sua Bmw Gs 1200 R prima serie, mi disse che i cuscinetti del cardano erano tutti di differenti marche, cinesi, ma di marche diverse....
TM ho il concessionario di fianco al lavoro... Effettivamente quando le vedo in fiera, soprattutto con le gomme tipo mutant sotto, mi fanno una certa cattiveria, l'enduro... Le vedo già troppo cattive da ferme!!!
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Bikerider - 27 Dicembre 2020, 13:15:07
E quindi in pochi anni il mercato del lavoro arrivera' agli stipendi medi cinesi, non preoccupatevi, e' soltanto questione di pochissimo tempo, le macchine stanno soppiantando l'uomo e lo stato sara' costretto a dare un reddito di sopravvivenza a tutti o quasi

Il ragionamento è estremamente sintetico (troppo), le "macchine" probabilmente soppianteranno l'uomo (se non decidono di annientarlo e punto) ma a cominciare proprio dai lavori meno qualificati e più ripetitivi (come è già successo in qualsiasi processo industriale), con più difficoltà riguardo ai lavori artigianali/artistici dove la manualità e la fantasia sono ragione stessa di valorizzazione del risultato, insomma cominceranno proprio dai lavori che tu definisci "cinesi" in parte impropriamente, considerato il livello tecnologico attuale della Cina, anche se non è ancora generalizzato a onor del vero.
Per questo teoricamente (molto teoricamente) dovrebbero passarsela meno male le eccellenze, le nicchie, le eccezioni di cui è pieno e fatto il ns. Paese. Peccato che questo dovrebbe già essere vero nella attuale condizione, ma il sistema Politico/Sociale (eh sì, anche i cittadini hanno le loro colpe) è inadeguato e va a picco.

Riguardo al reddito garantito (non necessariamente di sopravvivenza), è una ipotesi realistica, che vedo più procurato dalle grandi Corporation che dagli Stati, perché le Corporation e gli Stati saranno sempre più una unica cosa, come si vede nei film di fantascienza e come è sempre più nella realtà, perchè il reddito lo Stato lo prende da cittadini ed imprese, ma venendo a mancare dai cittadini dovrebbe prenderlo dalle imprese, che non è detto lo molleranno, ma preferiranno ridistribuirlo direttamente in modo diverso, perchè gli Stati nella maggior parte dei casi sono governati da inadeguati, incapaci di reggere il confronto con chi governa le aziende.

A differenza di Sergio io il reddito di per sé non lo vedo come il male, se a procurarlo saranno le "macchine" e a goderne saranno gli umani, ma non è per niente scontato, perché gli scenari che vedo possibili sono:
una Società a benessere diffuso, affrancata dal lavoro grazie all'utilizzo di "macchine"
una Società polarizzata: ricchezze e potere immenso da una parte, povertà diffusa e schiavismo tecnologico dall'altra, in una riedizione moderna del comunismo di tipo sovietico, ma pure dello zarismo precedente, che per i poveretti non è che cambiasse molto.

Per come sta andando il mondo non ho tanta fiducia riguardo a quale dei due scenari andremo incontro e che i problemi sociali andranno ad aumentare invece che diminuire, spero di sbagliarmi ovviamente.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Valchisun - 27 Dicembre 2020, 14:47:33
Non ho detto che il reddito che io ho definito di “sopravvivenza” lo veda come un male, anzi lo vedo come una futura e necessaria fonte di sostentamento dal prossimo decennio in avanti, con la delocalizzazione, nata unicamente per abbattere e portare quasi a zero i costi di manodopera e per aumentare gli utili aziendali, sara’ l’unica strada possibile, l’economia come ancora conosciamo noi sta sparendo, come sta sparendo la capacita’ di spesa degli occidentali, i dirigenti delle aziende propendono per arraffare utili il prima possibile, il medio e lungo termine sara’ l’azzeramemto della produzione in occidente, sopravviveranno soltanto le aziende di nicchia ad alta tecnologia, l’alta tecnologia non puo’ venire delocalizzata perche’ i costi superano la convenienza, in ogni caso mi chiedo a chi venderanno ancora i manufatti prodotti in Asia quando sparira’ l’occupazione in occidente, ma non e’ una cosa che interessa i manager delle aziende europee, finche’ dura...
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Bikerider - 27 Dicembre 2020, 15:48:57
Non ho detto che il reddito che io ho definito di “sopravvivenza” lo veda come un male, anzi lo vedo come una futura e necessaria fonte di sostentamento dal prossimo decennio in avanti, con la delocalizzazione, nata unicamente per abbattere e portare quasi a zero i costi di manodopera e per aumentare gli utili aziendali, sara’ l’unica strada possibile, l’economia come ancora conosciamo noi sta sparendo, come sta sparendo la capacita’ di spesa degli occidentali, i dirigenti delle aziende propendono per arraffare utili il prima possibile, il medio e lungo termine sara’ l’azzeramemto della produzione in occidente, sopravvivranno soltanto le aziende di nicchia ad alta tecnologia, l’alta tecnologia non può venire delocalizzata perché i costi superano la convenienza, in ogni caso mi chiedo a chi venderanno ancora i manufatti prodotti in Asia quando sparirà l’occupazione in occidente, ma non è una cosa che interessa i manager delle aziende europee, finche’ dura...

Intanto i manufatti prodotti in Asia, li venderanno...in Asia, visto che è il mercato più importante. Cina e India da sole fanno più di un terzo della popolazione mondiale e la Cina consuma internamente parecchio di quel che produce.

Poi, scordati già ora che la Cina produca solo roba a bassa tecnologia e basso costo.

Sull'azzeramento della produzione in Europa...non so, ovvio che le aziende tendano al profitto, è la loro ragion d'essere, ma la cosa dipende da tanti fattori, non solo economici ma anche socio-politici, due esempi:
Causa COVID19 molti Paesi stanno ragionando sul fatto di essere dipendenti dalla Cina in caso di emergenze sanitarie.
Gli Stati Uniti hanno imposto dazi alla Cina, hanno stoppato l'importazione di alcuni prodotti, hanno impedito la diffusione di tecnologia 5G cinese e altri Paesi europei li hanno seguiti, e ci sono ulteriori esempi di protezionismo.
Questo vuol dire appunto, che certi processi vengono anche regolati dalla politica e che ci sta che prima di andare col culo per terra, le nazioni prendano certe decisioni.

Per i costi evidentemente hai ragione, in certi Paesi rimangono bassi, anche per scelta politica, ma personalmente non credo sarà sempre così, con l'aumentare della sofisticazione aumentano i costi, inoltre i lavoratori tutti, tendono a migliorare il proprio stato, perciò il costo del lavoro si alza, un certo esempio di questa parabola lo possiamo vedere nell'industria automobilistica della Corea del Sud, con un inizio fatto di prodotti più economici ma di livello più basso ed una attualità fatta di prodotti paritetici come prezzo e livello rispetto alla concorrenza occidentale.

La mia ipotesi, semplicistica, è che gli attuali Paesi che in senso generale definiamo "a basso costo" facciano lo stesso percorso e parifichino, più o meno, il costo del lavoro e la capacità di spesa, per cui vedremo detti Paesi non solo, non più, come produttori a basso costo, ma invece (anche) come enorme massa di nuovi clienti per quei Paesi che hanno cultura, tradizione, territorio, appetibile per questi potenziali nuovi clienti ed in questo siamo messi molto bene, se non mandiamo a donnine allegre le cose come al solito.

Il grosso interrogativo a mio avviso è: quanto la politica e la cultura in un Paese come la Cina possa impedire questo processo. E non è un interrogativo da poco.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: nonnomiki - 27 Dicembre 2020, 15:58:46
Leggendo tutti questi vostri bellissimi post nei giorni di Natale , mi viene da pensare che ...personalmente in questi giorni passati con figlie e nipotini l'ultimo dei miei pensieri era come e dove sono costruite le moto del giorno d'oggi, ma è giusto e lecito che ci siano persone che ...magari non ci dormano di notte .....io personalmente senza farmi tante domande in moto continuo ad andarci e....di conseguenza ....non ho tempo per pensare da dove arrivino....mi diverto e basta
 :arar: :arar: :arar:
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 27 Dicembre 2020, 16:53:04
Leggendo tutti questi vostri bellissimi post nei giorni di Natale , mi viene da pensare che ...personalmente in questi giorni passati con figlie e nipotini l'ultimo dei miei pensieri era come e dove sono costruite le moto del giorno d'oggi, ma è giusto e lecito che ci siano persone che ...magari non ci dormano di notte .....io personalmente senza farmi tante domande in moto continuo ad andarci e....di conseguenza ....non ho tempo per pensare da dove arrivino....mi diverto e basta
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In effetti è la stessa cosa che ho pensato ieri mattina e questa mattina sui sentieri..... :arar:
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Bikerider - 27 Dicembre 2020, 17:08:17
Leggendo tutti questi vostri bellissimi post nei giorni di Natale , mi viene da pensare che ...personalmente in questi giorni passati con figlie e nipotini l'ultimo dei miei pensieri era come e dove sono costruite le moto del giorno d'oggi, ma è giusto e lecito che ci siano persone che ...magari non ci dormano di notte .....io personalmente senza farmi tante domande in moto continuo ad andarci e....di conseguenza ....non ho tempo per pensare da dove arrivino....mi diverto e basta
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Bravo e sii contento, io sono bloccato, non posso raggiungere quello che mi rimane della famiglia, non posso andare fuori strada, qui non è permesso e su strada, dove pure esco tutto l'anno, inverno compreso, attualmente ho un territorio molto piccolo in cui muovermi, sempre quello, non potendo sconfinare ed essendo i Passi innevati da un po' e le temperature ampiamente sotto lo zero.

Così quello che mi rimane è lavorare, anche sotto le festività, e scambiare due parole, visto che i forum servono (anche) a quello.
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: Enzo - 27 Dicembre 2020, 19:00:08
Leggendo tutti questi vostri bellissimi post nei giorni di Natale , mi viene da pensare che ...personalmente in questi giorni passati con figlie e nipotini l'ultimo dei miei pensieri era come e dove sono costruite le moto del giorno d'oggi, ma è giusto e lecito che ci siano persone che ...magari non ci dormano di notte .....io personalmente senza farmi tante domande in moto continuo ad andarci e....di conseguenza ....non ho tempo per pensare da dove arrivino....mi diverto e basta
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Così quello che mi rimane è lavorare, anche sotto le festività, e scambiare due parole, visto che i forum servono (anche) a quello.
Niente moto , mangiare non ti piace, bere neppure.... Del resto non ne parliamo.... Va bè, lasciamo stare che è meglio  :bins: :siga:
Titolo: Re: Via la bandiera sul serbatoio
Inserito da: kermit - 27 Dicembre 2020, 20:33:35
Beh... Per chi non può per vari motivi andare in moto... Almeno fare due chiacchiere qui, è un bel modo di stare insieme