Faccio un po' di chiarezza su chi non e' mai entrato nel "mondo" della Mtb a pedalata assistita, occhio che poi faro' delle interrogazioni a sorpresa e sono tutti c...i vostri.....
Se vogliamo paragonarlo al mondo delle moto da fuoristrada, si puo dire che esistono due tipologie di motori, un po' come il motore a due tempi ed il quattro, sto' parlando di Mtb a pedalata assistita cosi' si esclude al priore (!) il motore che viene utilizzato per le biciclette da diporto in stile "Graziella" o city-bike su cui viene adottato un motore tipo il Center Motor System della Panasonic (Cms) dove c'e' un'integrazione batteria-motore in un unico blocco, tipo questo:
questo genere di biciclette non hanno un utilizzo strettamente sportivo, di conseguenza, le prestazioni ( ed i costi di acquisto) del motore sono minori
Per quanto riguarda le Mtb, esiste il motore cosiddetto "centrale", cioe' con la trasmissione del moto coassiale al perno dei pedali, la Bosch e' leader di mercato, ed ha appena presentato il nuovo motore Bosch Performance 2014:
Questa e' una Haibike da enduro, top di gamma, che adotta il Bosch Performance 2014:
Il motore centrale ha la caratteristica di adottare un sensore elettronico di sforzo che regola la spinta, cioe' la coppia erogata, in funzione dello sforzo sul pedale percepito, in pratica l' assistenza del motore elettrico e' piu' "naturale", e meno effetto "ciclomotore" tanto per capirci...
Il motore infulcrato nel mozzo della ruota posteriore, come il Compact Hub Motor System della Panasonic, ha un'erogazione dell'assistenza piu' pronta, basta una mezza pedalata da fermi per sentire il motore che eroga tutta o quasi la potenza disponibile, ovviamente su entrambi le tipologie di motori esistono quattro o cinque differenti mappature, dalla Eco alla Turbo, con differenti erogazioni della coppia, ovviamente occorre sempre ricordarsi che bisogna sempre pedalare, ovviamente piu' si utilizza l'"aiuto" del motore e' piu' si consumera' la carica disponibile della batteria....
, Il bello della biciclette a pedalata assistita e' che si puo' tranquillamente raddoppiare la distanza di un giro, e le pendenze superabili, anche per chi non e' un ciclista allenato, rispetto a quelle alla portata di una normale bicicletta "muscolare"!
Questa e' la Ktm E-Lycan che adotta il motore Panasonic Hub Motor System:
Su certe Mtb, esiste una funzione "walk" che permette alla bicicletta di avanzare da sola senza pedalare, a 6 Km/h, nel caso che si debba spingere la bicicletta in salita, per la legge italiana, dopo i 6 km/h. il motore che funziona autonomamente senza ausilio dei pedali diventa un ciclomotore a tutti gli effetti...Ricordiamoci sempre che quelle biciclette a motore pesano intorno ai 20-22 Kg., una moderna bicicletta da enduro "muscolare" (senza motore) e' intorno ai 12/14 Kg., una Mtb da gara intorno ai 9/10 Kg.Per la Motorizzazione Italiana l'assistenza del motore puo' arrivare soltanto ai 25 Km/h., se si supera quella velocita' il motore cessa di funzionare e ci si ritrova a pedalare come su una bicicletta normale, il motore riprende a funzionare non appena si torna ai 25 Km/h. In alcuni stati europei, come la Svizzera, non c'e' alcuna limitazione di velocita', mentre in Germania viene fornita la targa, le luci, lo stop, e gli indicatori di direzione, e la bici diventa un ciclomotore a tutti gli effetti, mentre in Italia non e' possibile omologare la bicicletta a pedalata assistita come un ciclomotore...
Veniamo ai pro e ai contro dei due sistemi:
Il motore centrale come il Bosch Performance ha il vantaggio di trasmettere un'assistenza alla pedalata meno "invasiva" e quindi piu' naturale, pero' ha alcuni svantaggi, il piu' importante e' che non si puo' disporre della classica "tripla" anteriore, si dispone di un solo, unico, pignone, quindi i rapporti utilizzabili si riducono ai soli rapporti della corona posteriore, mentre il motore Hub a mozzo, puo' disporre dei normali rapporti di una classica Mtb. L'erogazione del motore Hub Panasonic e' piu' "motociclistica", nel senso che basta una mezza pedalata per beneficiare del massimo della spinta e ci si sente "sparati" via anche su salite di pendenza considerevole.
Inoltre il motore nel mozzo puo' beneficiare della ricarica della batteria durante le discese, che corrisponde, piu' o meno, al 20% di ricarica rispetto al consumo di energia speso durante il medesimo percorso fatto a salire, in piu', sulle ultime versioni, esiste il dispositivo di ricarica della batteria ogni qual volta vengano utilizzati i freni!
Un altro vantaggio e' che il dispositivo di ricarica in discesa crea attrito, (ci sono due livelli di intervento selezionabili), quindi si limita e anche di molto, l'utilizzo dei freni!
Per le informazioni piu' tecniche, passo la parola al piu' esperto Vin-Lap che intanto si sara' fatto due risate nel leggere le cagate che ho scritto....
