Concordo. Avevo smesso di comprarlo ma, a parte le prove che sono quel che sono per tutti, effettivamente vale la pena. Forse ha articoli un po' striminziti e privilegia l'immagine, ma nella sostanza sta migliorando, si.
A proposito dell'articolo sul motoalpinismo, mi pare quasi che abbia preso spunti da quel che gira da tempo sui forum dedicati (cioé i soliti 2) specie nelle considerazioni di inizio articolo.
Molto interessante la descrizione caratteristica dello stile di guida di chi ha l'enduro per fare motoalpinismo, quando lo fai tu stesso non noti la differenza "colta nell'attimo" ma ti limiti a considerazioni generali sulla condotta. E' vero, anche io uso solo il gas che serve, non subisco l'ansia di terminare in fretta il rettilineo, sto in piedi ma rilassato e mi siedo volentieri se il percorso diventa ampio e gestibile.
Quel che, per mia personale connotazione, non posso fare a meno di notare, invece, è il pubblicare una "gita" dove le ruote -probabilmente, ma per certo non lo so- non dovrebbero proprio esserci, indipendentemente dal migliore o minore aproccio ad impatto. Questo mi piace meno, perchè non va sottovalutato che molti lettori possono essere in qualche modo non solo stimolati, ma moralmente autorizzati a fare altrettanto. E il rischio di vedere una tendenza che trasforma una pratica rilassante in un nuovo ventaglio di possibilità per l'amante dell'estremo io l'avrei considerato.
Comunque il messaggio è chiaro: se è pur vero che in testa c'è che motoalpinismo va fatto con una moto da trial (kit o meno non importa) in realtà lo si può praticare anche con una buona moto da enduro. Tutto sta al conoscere preventivamente dove si andranno a mettere i tasselli per i limiti propri e del mezzo, come sempre. Perchè lo spettacolo di un "domenicale" come me, che spara manate di gas su un gradino tutto è tranne che acecttabile in posti simili. Quindi, parametrare il grado di difficoltà, ancora una volta, in base alle caratteristiche della moto e quelle fisiche individuali.
Per il resto, c'è solo da godere.
Quanto al pensiero conclusivo dell'articolo, di getto mi è venuto in mente solo questo: se invece di un DRZ avesse avuto una T-Ride sarebbe stato praticamente lo stesso. Sicuramente con meno fatica, ma la moto in sé non ti risolve una situazione. altrimenti ce ne sarebbe solo una per specialità sm443
Ma qui forse può venirci in aiuto Gianni, che le ha usate entrambe. Qui nel nostro piccolo abbiamo un patrimonio di conoscenza decisamente vasto, usiamolo!
