Uffa, ma non potete comprarvi MotoSprint invece di scroccarmelo?

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E' duro contestarlo. Anche perche' bisogna valutare chi sta parlando: Kouichi Tsuji venne trasferito in Moto Gp a fine 2003 su decisione di Masao Furusawa, che in quel periodo stava riorganizzando il racing Yamaha dopo l'ingaggio di Valentino Rossi; anche Tsuji, quindi, ha fatto la sua parte nelle storiche vittorie che seguirono.
Quando Valentino e' tornato in Yamaha, a fine 2012, lo sapeva che il numero uno della squadra e' Lorenzo e che quindi la linea dell sviluppo la decide lui; e sapeva di avere uno stile di guida molto diverso dal suo. Ma Valentino pensava che durante la stagione sarabbe riuscito a trovare un assetto adatto alla sua guida. Non ce l'ha fatta, ed e' questo cio' che lui non aveva previsto Ed e' anche uno dei motivi che ha definitivamente allontanato Valentino da Jeremy Burgess. Il compagno di mille battaglie, poco convinto della possibilita' di Valentino di ridurre il gap rispetto a chi vince oggi, e' diventato piu' arrendevole nel lavoro di messa a ounto. Ma questo e' un altro problema.
Restiamo sul tema dello sviluppo della M1 2014. Tsuji al riguardo pronuncia questa frase interessante:"Poiche' dobbiamo migliorare la nostra moto, perche' in certi aspetti e' rimasta un po' indietro rispetto alla Honda, bisogna lavorare sia sulla stabilita' in frenata (e' la richiesta di Valentino) che sulla fase di accelerazione (e' la richiesta di Lorenzo)".
Tsuji quindi fa' capire che sono stati ascoltati i commenti di entrambi i piloti, e che si cerchera' di realizzare un progetto che soddisfi tutti e due. Pero', implicitamente, Tsuji conferma anche che il reparto corse, continuera' a seguire in primo luogo Lorenzo: "La frenata e' importante, ma l'accelerazione lo e' ancora di piu'". E fa' un esempio preciso:"La Honda ha una velocita' di percorrenza piu' bassa rispetto alla Yamaha, ma i piloti possono sfruttare le sue notevoli caratteristiche di accelerazione".
Ma poi Tsuji va oltre:"Alla fine c'e' un elemento ancora piu' importante: e' il pilota, perche' chi riesce a sfruttare il materiale meglio degli altri e' colui che fa' la differenza".
Chiaro no? Tsuji sta parlando di Jorge Lorenzo, ed e' anche difficile dargli torto. E in ogni caso Tsuji rende il concetto ancora piu' chiaro attraverso le valutazioni che seguono.
"Lo sviluppo e' una questione di compromesso, perche' se migliori un punto poi devi aggiustare tutto il resto. Se vuoi un'ottima frenata devi stare attento a non creare una moto sbilanciata perche' in quel caso avrai una moto piu' stabile in frenata ma avrai perso efficacia in accelerazione. E la prestazione, sia che si tratti di frenata che di accelerazione, viene sicuramente influenzata dal pilota perche' e' lui, con la sua guida, che trova il modo di trasferire velocita' in curva e poi in accelerazione; quindi ci deve essere un compromesso tra moto e pilota".
Certo, Tsuji parla come ingegniere della Yamaha. L'opinione dei piloti - anche quelli della Yamaha - e' che quel famoso compromesso sara' anche importante, pero' in Honda sono riusciti a fare una moto eccellente in accelerazione che frena anche in modo molto efficace.
La sua risposta e' onesta:"La Yamaha non puo' fare una moto seguendo i concetti che segue la Honda. I nostri progetti sono diversi, questo lo si vede da sempre, quindi noi non facciamo le moto come la Honda cosi' come la Honda non fa le moto che hanno certe caratteristiche della Yamaha. Le moto di oggi sono l'espressione di idee che si tramandano nel tempo, ma posso sintetizzare cosi' : il telaio e il motore della Yamaha, inteso come progetto integrato, impongono quella guida particolare che Jorge sa adottare molto bene.".
Lo sa anche Valentino: nei test invernali ha provato gli assetti del 2010, poi ha capito che non si possono usare perche' le gomme non sono piu' quelle di prima. Quindi deve guidare come Lorenzo. Ma dirlo e' facile. Poi bisogna anche farlo...