Una cosa meravigliosa Bikerider.
A questo proposito vorrei fare una riflessione e mi piacerebbe sapere come la pensate voi.
Un viaggio del genere è teoricamente il non plus ultra anche se per quanto mi riguarda c'è un però.
Mi piace molto viaggiare da solo (ho postato le foto del mio ultimo viaggio in moto proprio recentemente) e potrei senza problemi e con piacere fare un viaggio di giorni o magari un paio di settimane in solitaria. Ma fare qualcosa di così "totale" come un viaggio di mesi, che tocca una multitudine di paesi e che può definirsi senza alcun dubbio "IL viaggio della tua vita" senza condividere questa esperienza con qualcuno a te vicino (che sia la compagna, l'amico, l'amica, il fratello ecc.) mi toglierebbe una parte importante della gioia che mi darebbe tale impresa. Quando ero trentenne feci un viaggio di vari giorni per i parchi naturali della california (lo feci in auto). Fu fantastico ed eccitante raggiunger quei posti da solo, con una carta e nessuno che mi guidasse...ma nei momenti più belli sentivo una piccola nota di amarezza per non avere nessuno al mio fianco col quale condividere quei momenti. Non so se capite cosa voglio dire.
Grazie Fiver.
Non sono così sicuro che il viaggio del video sia stato fatto in solitaria, perlomeno parte di esso, viste alcune parti del video.
Venendo invece a noi, mi sono posto la tua stessa domanda in anni di viaggi e ho chiarissima la risposta, almeno per quel che mi riguarda , avendo fatto lunghi viaggi sia in solitaria che in compagnia.
Sono due modi abbastanza diversi ma entrambi belli.
Viaggiare in compagnia permette di condividere, ridere, sentire forte il senso del gruppo e dell'amicizia, ricordare per anni le situazioni vissute insieme, ridendone ancora o emozionandosi. Però, come in tutte le "comunità" pone dei limiti insiti nelle differenze tra gli individui, che costringono a mediare le esigenze di tutti, per orari, cibo, percorsi, ritmi etc..
Viaggiare in solitaria mi ha fatto mancare le cose dette prima e quelle che tu evidenzi, però mi ha fatto sentire molto più forte il senso di libertà e il viaggio in sè. Il tempo, le migliaia di chilometri, i posti, solo con me stesso li ho vissuti molto più intensamente. Il viaggio così è totalizzante.
Mi è successo questo: dopo il mio viaggio in solitaria più lungo (poco meno di 6000 km in un paio di settimane) in cui ho visto e vissuto molte cose belle, una volta tornato per un mese e mezzo non riuscivo a riabituarmi alla solita vita. La mattina appena sveglio avevo forte il desiderio di partire e viaggiare e trovavo ogni occasione per avere appuntamenti all'esterno, in quanto non riuscivo a stare fermo in ufficio.
Dopo i viaggi fatti in compagnia le spinte in tal senso sono molto minori.