sabato mattina, nel tentativo di regolare la tensione della catena agendo sulla vite e sul controdado come usuale, ho trovato la vite di sinistra completamente grippata dentro al foro del forcellone. nonostante la pendenza all'indietro del braccio, ho provato a "sparare" dentro una quantità di svitol che sarebbe servita per dieci anni almeno in lavori di ordinaria manutenzione, risultato: nulla assoluto.
la vita era ostinatamente bloccata e anche con l'uso di un tubo, per poter praticare un coppia maggiore, la vita si torceva quel poco e tornava allo stato originario senza dare alcun segno di cedimento. ho sentito per telefono il mio meccnaico, il quale mi ha consigliato di provare a scaldare la parte con un phon industriale, facendo attenzione a non surriscaldare l'acciaio della vite per non indebolirlo: più facile a dirsi che a farsi. però dopo una scaldata di un paio di minuti scarsi, applicando una forza notevole, la vite bastarda ha cominnciato a girare, ho tenuto d'occhio l'insieme testa filetto e per qualche secondo la cosa ha funzionato. poi ad un tratto, a ciel sereno nel bel mezzo dell'entusiasmo, la vite a ceduto di schianto spezzandosi a metà. ho cercato con dado e controdado di svitarla, ma come ovvio, se non si svitava prima non si poteva certo svitare poi. alla fine amareggiato, con un tubolare di diametro e spessore adeguato, ho ricostruito una sorta di registro infilato sul moncone della vite e sono andato dal meccanico, il quale provvederà a riforare e rimaschiare il fondo del forcellone per inserire all'interno una nuovo registro.
la cosa che mi ha stupito, è che il tutto è successo nell'arco di tre settimane, perchè mi ricordo l'ultima volta che ho smontato i registri per ingrassarli. ma come diavolo è possibile che in tre settimane la vite si blocchi dentro al forcellone in modo così solidale? a meno che non abbia preso qualche legnata pur senza apparire storta a occhio nudo...
