Inutile che ce la stiamo a menare!Non ci fossero quei piloti e quegli uomini di sport che identifichiamo come campioni, ce ne sarebbero automaticamente degli altri, magari un po' meno bravi, un po' meno fuoriclasse, ma sarebbero sempre quelli con con cui meglio si identifica uno sport o il miglior gesto atletico, alla fine chi detiene un record mondiale oppure vince un campionato mondiale e' giocoforza il personaggio che meglio rappresenta quello sport in un particolare momento, oppure e' talmente superiore perche' ha vinto piu' campionati o perche' pur non vincendo niente o molto poco, mi viene in mente Gilles Villenueve oppure Kevin Schwantz, riesce ugualmente, o anche molto di piu',a fare breccia nel cuore degli appassionati, oppure eliminiamo il fattore umano, e verra' fuori l'attaccamento alla nazione, alla casa motociclistica o automobilistica, il tifo in questo caso sara' legato alla marca preferita, non contera' piu' chi guida la Ferrari o la Ducati, contera' soltanto la motocicletta o l'autovettura, e' un'altra forma di tifo, identica al tifare per una squadra di calcio, dove non conta piu' il calciatore o l'allenatore, ma contano soltanto i colori che hanno sulla maglia!A quel punto il calciatore o il pilota piu' odiato e piu' fischiato, diventera' automaticamente il nuovo idolo appena cambiato colore della maglia!Negli sport motoristici, a differenza del calcio, molte volte la "magia" non funziona, Rossi non era ben visto dai Ducatisti ancora prima di salire sulla moto di Borgo Panigale, e non sarebbe stavo ben visto nemmeno avesso vinto il Campionato Mondiale, in quel caso il merito sarebbe stato della moto e non certo del pilota....