Visto che la release annuale del software Primavera 2.1.0 non si installa, è argomento quanto mai attuale

Personalmente non ho mai usato l'antipioggia in fuoristrada (quando ci andavo): se c'era la pioggia la prendevo, tanto qualsiasi cosa mettessi se non mi bagnavo da sopra sudavo da sotto.
In strada l'avrei anche usata, ce l'ho. Ma tra vedi le gocce, trova un posto, fermati, infila il completo e riparti di solito il temporale è già finito per cui alla fine ho anche smesso di portarla, tanto ho pantaloni e giacca che acqua non ne fanno entrare. Si limita a sgocciolare dal casco ed entrare dal collo colando giù fino all'unico punto che dovrebbe, teoricamente, rimanere asciutto.
Comunque, le offerte sono variegate, ogni casa ha la sua proposta e la discriminante vera è solo una: la tenuta all'acqua. Ho scoperto, ad esempio, che l'antipioggia preso al Lidl non fa antrare nessuna goccia, mentre la tuta della Spidi ha i punti deboli nelle tasche, proprio quelle "waterproof" tra l'altro

e le cuciture delle maniche, per quanto vulcanizzate.
Oggi quindi ci si può sbizzarrire, volendo. E scegliere il miglior compromesso tra marca, colori (una volta al massimo potevi goderti la variante bicolore, ma solo in un allegro nero-grigia, e si trattava di 5 anni fa) e prezzo. Il punto fermo rimane, a mio avviso, che deve essere in pezzo unico. Solo i "giro-al-lago" prendono una antipioggia a due pezzi.

Ognuno ha il suo metro. Teoricamente, i due poli opposti sono quella della IXS, per giunta con inserti ad alta visibilità, che costa 61 euro

Il top, per costo, arriva alla modica cifra di 425 (quattrocentoventicinque) euro per una tuta antipioggia.

Si chiama Klimakonfort2, è ovviamente a due pezzi

e contiene Nomex (materiale ignifugo, che si sa, sotto un temporale è indispensabile).
Indovinate chi la fa?
