Quelle che fate son tutte considerazioni interessanti e condivisibili.
Mi capita di pensare che nel viaggio la moto è importante, ma di più lo è il viaggio, perchè ho provato a viaggiare con le moto più diverse e in fin dei conti sono passato sopra i difetti e le inadeguatezze di ognuna (migliaia di chilometri con naked prive di capacità di carico e protezione aerodinamica, tortuose strade montane con pachidermiche custom..) in nome del grande principio per cui ogni moto va bene per fare quello che ci piace: andare in moto.
Sembra una banalità ma non lo è. In tutte le sue sfumature ogni moto ci fa, in maniera diversa e con proporzioni variabili, sempre godere dell'andare e del fare quello che ci piace, cioè vivere quelle sensazioni che solo la moto dà. E' un fuoco che non si spegne mai, una sensazione che si perpetua all'infinito, come guardare i

alle ragazze

così guardo perennemente ogni moto che passa o vedo in una vetrina, anche se le ho viste infinite volte, anche se son sempre le stesse, anche se non sono il mio genere.

Poi, se si passa dal generale al particolare si fanno quelle valutazioni che tutti noi facciamo e di cui avete qui detto: cosa ci facciamo con la moto, cosa vogliamo che ci dia?
Alex lo ha ben descritto. Io per esempio (e son certo molti altri) ho fatto il mio percorso e da proiettili da pista e raid domenicali su strade tutte curve, son passato a moto con alta capacità di carico, buon comfort ma anche una dose necessaria di piacere di guida.
Come notazione personale dico, che la mia attuale stradale è una perla rara nel mio palmares. Compie un desiderio di possesso coltivato per anni di quel modello specifico, soddisfa le mie attuali esigenze motociclistiche, ma soprattutto, caso raro, mi fa sentire bene sia quando la guardo che quando la guido.

Avesse qualche cavallino di più.......