io gli ho scritto una mail:
"buonongiorno a chiunque lei (o voi) sia (o siate)
ho visto il manifesto che incita alla delazione e di conseguenza all''odio verso una categoria come quella dei motociclisti che racchiude in se, persone sensate, altre stupide, altre attente e scrupolose e altre ancora menefreghiste, un po' come accade in tutte le categorie di persone che si possono prendere in esame, ci sono persone che si prendono cura della natura, altre che dicono di farlo e basta senza poi fare nulla, altre ancora che per dimostrare di essere ecologiste scatenano una vera e propria caccia all'uomo.
l'enduro è uno sport come tanti che ha una sua dignità, è lampante a tutti che alcuni motociclisti si siano lasciati andare ad atteggiamenti scorretti (nessuno è perfetto come dicevo prima) ma è chiaro anche che non tutti siano dei vandali. la condanna non può mai essere generalizzata si deve sempre fare delle opportune distinzioni, senza tentare di mettre la pietra al collo solo per aver comprato una moto da enduro, perché se è lecito acquistarla pagandoci tasse e tributi, non si comprende come mai non sia lecito usarla. certo i colli euganei sono un parco, ma sappiamo bene che oggi le amministrazioni locali possono far diventare parco qualunque area, per goderne poi dei finanziamenti più che per senso ecologico, tant'è vero che nei parchi come nelle piazzole di sosta dell'autostrada, vi si può trovare qualunque genere di rifiuti e i responsabili, non li trova mai nessuno. invece il motociclista è comodo da prendere, il padre di famiglia che al sabato decide di fare un giro turistico per le sue zone basta aspettarlo seminascosti e fermarlo, che fatica si fa? nessuna, è un utente della montagna come altri che però a molti da fastidio perché è comunemente ritenuto il male di tutti i mali, lo dicono tutti, sono tutti d'accorrdo no? che fatica si fa? non occorrono neppure delle spiegazioni!
il motociclista, se lasciato libero di sfogare la propria passione, può e deve soggiacere alle regole come tutti, ne' più ne' meno, ma che se costretto a vivere da carbonaro la sua passione, è obbligato ad adottare alcuni atteggiamenti fondamentalmente errati ma comprensibili, proprio perchè vessato, quindi molto spesso non mette la targa e si comporta come un truffatore, tentando sempre di fuggire, perchè tanto si sa, tutti sono contro gli enduristi, va di moda.
io non immagino un mondo dove si possa andare in moto ovunque, mi basterebbero delle regole precise dove mi si dica dove poter andare, certo senza regole precise ma solo con i divieti ormai estesi al 100% del territorio, che differenza fa andare in fuori strada lungo un monte qualunque o lungo un parco? multa per multa vado dove voglio.
poi ci sono quelli come lei (o voi), quelli che incitano la gente a scattare foto, legittimano la delazione, spingono chi non pratica enduro a trovare una scusa per dire "ma sì, è sempre colpa degli enduristi" non importa se sono solo impressioni o ragionevoli constatazioni, non importa perché se c'è qualcuno che qualunquisticamente dice "fate una foto" sapete poi dire dove questa foto sia stata scattata per davvero? se qui o se là, cosa importa? tanto sono quelli che vanno in moto ad avere comunque torto, torto d'ufficio.
mi creda, mi rendo perfettamente conto che forse lei (o voi) non arriverete neppure alla fine della mia mail e nel caso, non sono certo che cogliate il significato del mio ragionamento (chi va per macronumeri non si accorge mai dei dettagli) ma sarebbe cosa giusta se la vostra iniziativa non avesse luogo e si lasciasse alle forze dell'ordine il compito di multare chi non rispetta la legge. come avviene nei paesi civili.
lo so che probabilmente è fiato sprecato, ma voglio tenermi l'illusione che qualcuno che capisca ci possa essere. anche lei (o voi), perchè una cosa è certa: un idea del genere assomiglia molto, ma davvero molto, a quelle idee balzane che usavano certi dittatori per stanare presunti dissidenti e in poche parole me lo lasci dire, moralmente e non solo, fa un po' schifo.
saluti"