Ebbene lo ammetto, la moto che cerco io non c’è o per meglio dire, forse non esiste più, non la fanno più ammesso che mai l’abbiano fatta un tempo. Mio fratello che è molto più tranchant di me, mette dei paletti sempre molto precisi e dentro quello spazio si muove, cercava una Ktm 690? Bene, l’ha trovata in quel di Como e l’ha comprata. Punto. Chiuso il discorso. Io no, non ce la faccio, una moto mi deve conquistare e se non mi convince, non mi piace anche per poco, non mi calza a pennello, non riesco a portarla a casa con buona pace di mia moglie che qualche moto in garage, l'ha vista passare. Ma che moto cerco io in effetti? La moto da enduro ce l’ho, anche se con l’amara constatazione che è ormai un pezzo di meccanica passato alla storia, ma ce l’ho, è funzionale alle mie esigenze e si difende bene anche nei trasferimenti. Però è monoposto, mia moglie ora che la figlia è cresciutella, vorrebbe rifare qualche giro in moto con me e, con la 449 ovviamente non si può. Dunque per restare nel campo dei miei gusti ho scandagliato il mercato sui siti in rete e, dato per certo che non comprerò una moto nuova, ma potrei ripiegare su alcune offerte niente male dell’immatricolato a km (quasi) zero, ho prima di tutto fatto un elenco delle mie preferenze e modalità di spostamento, evidenziando alcuni punti. Viaggiando in due (di cui uno, cioè io, fa per due) mi ci vuole un buon motore corposo, qualcosa che abbia più che cavalli una buona coppia a regimi medio bassi e fino qui ok; secondo punto io e mia moglie abbiamo entrambe 50 anni, non abbiamo voglia di romperci la schiena e vorremmo essere comodi, però (e qui cominciano le variabili) la moto mi deve piacere esteticamente e nel suo complesso, altrimenti mi comprerei una Guzzi vecchio stampo o una qualunque moto da turismo e buonanotte ai suonatori. Invece no, preferibilmente io cerco una moto che sia analoga alla GS (ma non sia la GS 1200 perché costa troppo e non mi piace esteticamente e le precedenti esperienze non me lo hanno fatto apprezzare e non ho molto feeling coi conce del marchio bavarese e mi girano le palle rientrare nel mucchio delle mucche e un sacco di altre ragioni buone e meno buone) allora mi sono detto: l’ultima moto del genere che mi dato buone soddisfazioni è stata la Varadero ultima evoluzione, un motore generosissimo, un complessivo gradevole purché non nella colorazione blu che mi mette una tristezza infinita addosso. Ma alla fine la userei una moto del genere? Così grossa, pesante, ridondante, non mi servirebbe neppure per quelle uscite sugli sterrati della provincia di Brescia, quindi? Risposta lapidaria no, la userei per giretti al lago, in ferie con la moglie non ci vado preferendo il camper da un po’ di anni dunque, soprassediamo per il momento sulla Varadero e diamo un occhio alla FZ8. Una bella differenza vero? È lo so, non c’entra un fico con la moto precedente ma che ci posso fare? La mia mente spazia a 360° e io sono fatto così. Allora ho trovato una fantasmagorica offerta di un usato Yamaha in garanzia con moto di anni due e prezzo di 5.800 euro (km all’attivo 7.000) e qui bisognerebbe aprire un discorso sul prezzo delle moto, e chiedersi come mai si possono comprare 4 cilindri dell’ultima generazione a prezzi davvero da discount. La moto visionata si presenta nel colore nero, quindi al vederla sbuffo, la foto era d’archivio e appariva bianca, non ricordo se l’annuncio diceva del colore ma io me l’aspettavo bianca. Vabbé diamo un occhio a questa macchia nera: la moto è tenuta da dio, non ha un segno, non ha neppure il segno della catena sul forcellone, neppure quello delle chiavi sulla piastra, mi siedo e ci sto dentro benissimo, mia moglie benino. Non firmo ma dico al concessionario un “ci sentiamo” che sicuramente gli da l’illusione di aver venduto la moto. Invece vengo a casa, ci penso su, trovo motivi a sostegno dell’acquisto e altri che mi convincono che non è la mia moto. Perché? Di preciso non lo so, ma vuoi il colore nero, vuoi che non sono più uno stradista a tuttotondo, insomma la sera dopo chiamo il conce e lo avviso che ho cambiato idea e non compro la FZ8 anche se una vocina, mi dice che sono un pirla. Io vorrei una moto che abbia le funzioni di una vecchia dual bicilindrica, con la quale poter girare per strada, all’occorrenza andare al lavoro, fare i giretti del fine settimana con mia moglie e mi dia la possibilità di fare qualcosa di più che un banale sterrato. Per un qualche misterioso motivo, negli anni mi sono accorto che ci sono due province del settentrione che molto più di altre, hanno soddisfatto la mia voglia di moto usate: Pavia e Como. Infatti in provincia di Pavia trovo un concessionario che ha una moto che vorrei non vorrei comprare, ma che a cicli ritorna e mi fa presente che c’è anche lei anche se è fuori produzione: la Kappa 950 superenduro e come volevasi dimostrare, a Como un privato vende una superenduro usata pochissimo a 5.000 euro. Chiamo il privato di Como e mi metto d’accordo per un appuntamento. La moto è usata, non è trattata male ma non è intonsa, se fossi stato io il proprietario avrei fatto lo stesso. Qualche segno qua e là sulle plastiche me la rendono famigliare, chiedo se è assicurata, mi dice di no, ma la provo ugualmente (!). Indosso il casco e il proprietario mi ricorda ancora una volta che non è assicurata, faccio pollice su e innesto la prima. Il motore ronza a bassi giri, la sonorità di scarico è maschia ma non da fastidio, la posizione in sella non mi spaventa infatti sono più in basso che sulla 449, la sella è dura (è una sella da enduro) e l’esposizione all’aria è totale. Qualche km su strada asfaltata non possono dirmi tutto, ma apro con circospezione il gas e noto che il motore è fluido, quasi mansueto fino ad un certo punto… quando diobuono, di botto compare da dietro un tizio gigante che mi rifila un calcio nel culo da paura e mi fa aggrappare alle manopole del manubrio! Torno al garage del proprietario col sorriso sotto al casco, tasto ancora una volta la sella che è dura, penso a mia moglie che è presente e lei mi dice:”Che figata!”
Istintivamente avrei detto “Affare fatto!” ma ci penso su un po’, mi piace da morire nonostante i mille sì e i mille no. Ci penso su poi deciderò il da farsi, ma questa credo sia la moto dei miei sogni alla faccia dei mille ragionamenti e delle scelte ponderate. E chi ha l’detto che non sia una scelta ponderata?!