“Strano ma vero”, questo è stato il mio pensiero dopo aver provato la piccola TM 144, perchè stupito dal tiro del
motore che in condizioni di scarsa aderenza mi portava su dappertutto.
Si perché da sempre sono stato un detrattore delle piccole due tempi perché richiedono un tipo di guida
“impiccato” che poco si confa alle mie capacità, tipologia di percorsi e stazza fisica.
Quindi con questi pregiudizi per la prima volta ho provato la TM 144, inoltre ero “cotto” perché avevo appena finito
una lunga mulattiera viscida a cavallo della mia 250 4T ed ero in debito di ossigeno e con le poche forze rimaste ho
cominciato a guidare la piccola pesarese.
Veniamo alle impressioni da fermo: la moto è altina di sella, comunque più bassa di altre racing sul mercato.
La culla è alta da terra ed il motore è piuttosto arretrato.
Il telaio è bello stretto tra le gambe come pure i convogliatori, muovendosi avanti e indietro non ci sono sporgenze
che danno fastidio.
La posizione di guida da seduti è ottima come pure quella in piedi.
Un appunto per la sella, è granitica, sicuramente ottima per un utilizzo racing, ma dopo mezza giornata di enduro il
fondoschiena ed il resto gridano vendetta.
I comandi e la posizione sono ottimali, la mia è dotata di pompa frizione Brembo, è leggermente dura ma perfetta nell’utilizzo.
I freni sono superlativi, l’anteriore è potente e modulabile, occorre farci l’abitudine, chi scende da altre moto
lo trova esagerato, è solo questione di acquisire la giusta sensibilità, poi diventa un alleato che ti da tranquillità
perché è efficace ed immediato ed anche dopo lunghe discese funziona perfettamente.
Sospensioni : ho fatto montare l’Ohlins posteriormente, per 150 € ne vale assolutamente la pena, il Sachs che avevo sul
TM 250 4T era buono ma lontano dalle performances dell’Ohlins che offre una migliore trazione soprattutto nel brutto e
non tende a murare.
Veniamo alle forcelle: sono surdimensionate per questa moto comunque regalano una stabilità senza pari.
Oggi, dopo circa 800 km di utilizzo lavorano bene, però non sono mai riuscito a portarle a fondo corsa,
sicuramente cambiando l’olio possono avere un margine di miglioramento però per trarre il meglio ci vorrebbe la mano di
un esperto.
Penso che delle Paoioli forse sarebbero state più indicate, ovviamente è una opinione personale.
In movimento la moto è incredibile, non ci si aspetterebbe da un mezzo così leggero una stabilità da 4T.
Nelle curve lente è facile buttarla giù, lei obbedisce ad ogni comando diligentemente, una caratteristica particolare di
questa TM è la sensibilità agli spostamenti del corpo forse dovuto proprio alla leggerezza dell’insieme.
Capito come è meglio muoversi si riescono ad ottenere migliori performances lavorando meno di braccia.
Il telaio in alluminio non l’ho trovato eccessivamente rigido nemmeno nelle trialere più impestate.
Motore, sono 19 cc in più rispetto ad un 125 ma sembrano molti di più, la potenza in più c’è su tutto l’arco di
utilizzo, ma quello che si apprezza maggiormente è il sottocoppia che ha dell’incredibile nonostante la cilindrata.
Io in ordine di marcia supero i 90 kg e nonostante tutto la 144 mi porta su da qualsiasi parte.
Diciamo innanzi tutto che non è necessaria una guida aggressiva in stile 125, si può guidare sicuri di avere sempre il
tiro necessario però la potenza è quella che è, quindi occorre una guida fluida con la marcia giusta sempre inserita.
Certo che chi è abituato a guidare un 250/300 con la 144 a volte gli manca quel bel tiro che ti fa salire l'adrenalina
oppure avere la potenza che ti permette di superare di gas l'ostacolo mentre sei in velocità.
Però, come tutte le cose di questo mondo, c'è sempre l'altra faccia della medaglia, ovvero la minor potenza della 144
spesso aiuta in certi frangenti perchè i motori 2 T di grossa cubatura anche se morigerati dalla elettronica scaricano
a terra decine di cavalli che a volte mettono in difficoltà.
Ci sono determinate situazioni dove la piccola cilindrata mostra la corda: nel fangone perché sotto non può avere il
tiro di un 300 quindi occorre andare di frizione e magari può non essere sufficiente.
Altro problema che si può incontrare è nelle trialere con sassi smossi ed in forte pendenza, se si mantiene un minimo di
velocità la moto anche in sottocoppia ti porta su tranquillamente però, se ci si ferma, allora la ripartenza richiede
mestiere per essere eseguita altrimenti si rischia solo di scavare senza nessun effetto.
Certo che dopo anni di 4T e 250/300 2T occorre resettare il proprio modo di guidare e, solo ora, dopo diverse uscite,
riesco a sfruttare meglio le potenzialità di questa moto, certo che quando si è abituati al trecentone o al 4T che
perdonano anche l’errore importante la 144 non regala questi margini di errore ovviamente, la marcia deve essere sempre
corretta e quindi i cambi di marcia sono frequenti.
Per dare più tiro ai bassi Ruffolo ha modificato lo squish e regolato diversamente la valvola di scarico.
I getti sono quelli originali, dopo il rodaggio ho cominciato a fare prove di spostamento dello spillo sino ad arrivare
ad abbassarlo al massimo. Ora la carburazione è perfetta ed i consumi hanno dell’incredibile. Ieri abbiamo fatto poco
più di 120 km tra enduro mediamente scorrevole e 40 km di asfalto, bene ho fatto il pieno (dati della casa 8,7 lt)
poi ho messo 2,2 lt di una piccola tanica che mi porto dietro. Quindi un totale di 10,90 lt. Ora ho scaricato dal serbatoio 4,3 lt,
quindi se ne deduce un consumo totale di 6,60 lt che per 120 km da una percorrenza di oltre 18 km litro !!
Certamente l'aver guidato su asfalto a 60/70 km/h riduce in modo sensibile il consumo di carburante.
Nelle prossime uscite in territorio ligure, quindi più impegnativo, controllerò i consumi comunque sono certo saranno eccellenti.
Lamberto