Pensavo, in attesa del verdetto della autorevole giuria
:
Ci sono, nella prova, 4 moto con trasmissione finale a catena ed altrettante con il cardano.
Tra le 8, ci sono solo 2 giapponesi, le altre 6 sono tutte europee.
Tra le europee, 2 -KTM e Ducati- puntano in modo deciso alla performance stradale, sono piene di cavalli e nuove di pacca come progetto (un po' meno come design), due -BMW e Triumph, le collocherei in fascia intermedia dove il connubio tra prestazione e comfort dovrebbe essere da dar di matto, un Cruising puro e piacevole, fatto di coppia ma con diversa filosofia.
Due sole, mi pare, presentano come variante la ruota da 21, altrimenti è un quasi generale 17/19, salva la Multistrada che sfoggia un 17/17 da cattiva da asfalto (ma bolsa su sterro).
In questo bailamme, l'opinione che mi sto facendo è che, se per piacere sembra ancora indispensabile avere certi requisiti estetici (dettati per lo più dal GS) per il resto della scelta sia finalmente possibile prescindere dal "se voglio una cosa del genere, non c'è altro che..." perchè ora c'è una possibilità di scelta che prima non esisteva, che permette quasi di cucirsi addosso la moto in vase alle effettive esigenze. Questo sia in termini di potenze, che di risposte della ciclistica, che ancora di livelli di innovazione.
Il che, può solo far bene. Specie, a mio modo di vedere, perchè finalmente si è investito in tecnologie e ricerca e non solo in plastiche, per fare la differenza in modo concreto.