E' il vero male del motorismo su terra in Italia. In generale, perchè con la FIF i discorsi che sentivo erano praticamente gli stessi. Ora, non dico che la gestione delle attività non debba essere territoriale per competenza, ossia che non debbano essere i MC a portare avanti le iniziative, ma sarebbe normale che per fare questo la federazione si attivasse supportando in quello che è ormai il suo ambito di competenza, ossia quello delle relazioni "politiche". Per fare questo ci si attiva a priori, creando il terreno per svolgere l'attività sportiva (ma non solo agonistica) in modo favorevole e nel rispetto di tutte le necessità coinvolte.
Quello che accade, invece, è che localmente i Club si devono smazzare a dismisura per strappare coi denti qualcosa, regolarmente sottodimensionato rispetto alle aspettative iniziali, assumersi spesso compiti che sarebbero di competenza delle autorità che devono rilasciare i permessi, prendere su di sé i rischi correlati dell'iniziativa, e magari prendersi anche la censura federale se qualcosa non va come ci si aspettava. Questo, nella selva di difficoltà che vanno dal permesso di passaggio, alla presenza di mezzi e personale di sicurezza, finanche alla soluzione assicurativa idonea, viene assolutamente e totalmente misconosciuto dalle delegazioni, che si presentano solo a giochi fatti per imporre un gonfiabile pubblicitario e per farsi una mangiata al tavolo dell'organizzazione. Naturalmente, se l'evento non è in concomitanza con una gara in calendario, perchè in quel caso ti puoi anche dimenticare (per fortuna) di vedere il delegato. però devi andarti a prendere e riconsegnare il gonfiabile. Eppure, anche le cavalcate devono essere autorizzate e messe in caledario per espressa pretesa della stessa federazione, con la scusa del coordinamento, salvo quelle iniziative autonome delle associazioni in cui l'abbandono è totale e parificabile a quello del commerciante di Catanzaro (faccio per dire) che apre il suo esercizio senza coinvolgere lo Stato parallelo. Con tanto di conseguenze. Ovvio che in questo caso non incendiano (per ora) la porta del motoclub, ma quando sei segnato sei segnato...
Cosa resta? resta la capacità della base di creare un substrato di compatibilità col territorio, una sorta di consuetudine basata su equilibri di fatto, alquanto precari però, in quanto subordinati alle prossime elezioni, alle pretese di lobby ambientaliste, a interessi privati "premium" verso una determinata zona. Il che, qui in veneto non è accaduto. Qui si rincorrevano "i schei" e nel contempo si andava per mule, convinti che le due cose potesero continuare in eterno. Poi qualcuno ha capito che per fare più schei era opportuno feudalizzare, dopo la pianura, la fabbrica e la parrocchia, anche i territori collinari, e lo si è lasciato fare.
Come sai bene, qui i "fuorilegge" sono solo ormai i ragazzini con gli endurini e pochi attempati domenicali che ormai fanno della arroganza la loro base culturale. Spariti i targhini, si vedono addirittura le frecce e i terminali sono per lopiù omologati. l'utente può arrivare fino a qui, per andare avanti c'è bisogno di dare un senso all'obolo versato per una tessera che, nel portafogli, ingombra soltanto.