Ok, ricostruiamo la storia tenendoci fuori dalle fantasie, mettiti comodo che è lunga:
A fine 2010, VR46 faceva ancora, in qualche modo (e non certo solamente per colpa sua) il proprio lavoro, che era quello di rendere la GP guidabile per tutti. Rossi chiedeva piu flessibilità, per cui gli fecero dei semitelai in alluminio per provare a trovare una soluzione, e qualche volta Rossi si avvicinò anche ai tempi di Stoner.... ma ovviamente i tempi del 2009 in gara non bastavano. Allora dopo l'ennesimo esperimento, visto che Preziosi preferiva proseguire con il portante, arrivò mister Marlboro (quello che contribuì in modo determinante all'allontanamento di Casey Stoner) e puntò i piedi chiedendo a gran voce un telaio in alluminio per Rossi.
Preziosi non era affatto d'accordo, ma chi comanda con gli investimenti non è il capoprogetto. Non era d'accordo perchè per programmare un telaio in alluminio ci voleva anche un motore, al quale in Ducati dissero di no. Disponendo solo di un telaio, il motore devi giocoforza trasformarlo come puoi in base alle esigenze. Fare un carter non costa come fare un motore nuovo, ma per fare una moto nuova con un telaio in alluminio a Borgo Panigale, ci vogliono esperienze che in Ducati non avevano.
Furono chiamati, per la questione, degli ingegneri Aprilia, più esperti di Ducati nei perimetrali, ma loro ovviamente, gente logica, vollero anche un motore nuovo. Preziosi invece fu autorizzato a fare solo dei carter nuovi .
A Valencia ne portarono 3 varianti e i piloti ne scelsero due. Li scelsero, non è che gli venne detto di accettarli e punto.
Quando a gennaio venne messa in pista a jerez la moto con Checa, questi disse che andava molto meglio.
Così come era la GP12, la portarono a Sepang e lì Rossi si accorse che, per il suo stile, la moto andava male, nel senso che era troppo carica dietro. Cosa che costrinse quasi sul posto a fare dei serbatoi piu corti per spostare il pilota piu avanti, perchè in alternativa non avevano altre soluzioni che fare una moto nuova, ma (e questa è la chiave di tutto, del come si è lavorato fino a quel momento e del dopo) Audi era alle porte e in Ducati dissero no a nuovi investimenti. Preziosi li avvisò che le esperienze comunque costano... gli fu risposto "l'ingegnere sei tu.... arrangiati".
Gia da li cominciarono i voltafaccia. Rossi si sfogò in Qatar e disse peste e corna della moto e della Ducati Corse, ma non incolpò Preziosi, anzi disse che lui diceva come andava la moto e non era un ingegnere, diciamo che fu un colpo di teatro perchè in Ducati decidessero di aprire i cordoni della borsa.
Ne ricavarono un forcellone in alluminio. Preziosi, coscientemente, programmò degli step ma anche quelli furono boicottati, nel senso che l'ok agli investimenti arrivò volutamente troppo tardi. Rossi si scazzò del tutto perchè voleva la moto nuova nonostante l'evidenza. Guareschi, l'uomo che deve compattare il Team per contratto, gli tenne il cordone.
Intanto in Ducati le acque si agitavano, chi voleva la testa di Preziosi cominciava a farsi avanti. Davanti ai tedeschi, improvvisamente ognuno aveva un progetto da presentare, miracolo!
Quando al Mugello, dopo la gara, Rossi provò gli ultimi step, la moto si ruppe e non si riuscì a far niente. Ma tanto Rossi era gia in trattativa con Yamaha.
Ricorderete che al Mugello vennero i manager Audi per trattare con Rossi, ma i loro programmi prevedevano anni per tornare in cima e l'accordo non si trovò, poi a Laguna Seca fu lo stesso Del Torchio, sceso finalmente dall'Olimpo, a fare l'ultima offerta a Rossi. Il quale rifiutò ed indovina a chi venne data la colpa? A Preziosi.
Il quale, prima del Mugello, fece anche un tentativo del quale si parlò come al solito molto ed a sproposito, ossia parlò con Furusawa come merce di scambio con Rossi, mossa infelice visto che evidentemente in Yamaha avevano altri piani, prova ne sia che al Mugello stesso Lin Jarvis disse a Lorenzo che forse avrebbe avuto Rossi come compagno di team e gli chiese se la cosa lo disturbasse. Lorenzo disse di no. Cosa vuol dire questo, se non che Rossi si era gia messo d'accordo?
Era tempo di scendere in campo in modo diretto: Preziosi non perse tempo e dopo il Mugello disse ai signori di Audi che se volevano una Ducati vincente dovevano aspettare e aprire il borsellino.
Ma dentro la Ducati le fazioni erano di diverso avviso, c'erano strategicamente collocati gli uomini Bonomi, e qualcuno propose che un cambio radicale era necessario. Sapete tutti che in ambito aziendale una testa ben individuabile può salvarne anche 3 o 4 di fancazzisti.
Al che, Preziosi si mise in ferie. In Ducati si misero rapidamente alla ricerca e trovarono Gobmeier, organizzarono il cambio radicale, e da agosto in avanti di tempo ne avevano, secondo i piani del nuovo proprietario. Intanto avevano tutti i progetti di Preziosi per la nuova moto.
Trovandosi spiazzati, senza nulla in mano, i "politici" aziendali furono costretti a proseguire con il materiale che avevano.
In sostanza, ora fanno tutte le prove necessarie, ma alla fine stanno facendo con un anno di ritardo quello che era il programma di Filippo Preziosi. Ma come si è definitivamente "suicidato" Preziosi?
Quando gli chiesero se fosse intenzionato a rimanere in Ducati, lui comunicò le sue condizioni, e loro risposero in sostanza "no al vecchio e no ai rischi, si al nuovo ed al cambiamento", allora lui decise di godersi tutte le ferie arretrate che aveva fino alla scadenza e diede le dimissioni, ma loro gia sapevano tutto: che Preziosi non avrebbe mai accettato l'essere messo da una parte quando le colpe non erano solo sue. Ma in Ducati evidentemente esisteva gia un nuovo corso italiano..... opps padon: italotedesco. Che però non prevedeva l'apporto di Filippo Preziosi. Fine dei giochi.
Del Torchio e Guareschi sono ancora lì, Preziosi, uno che ha messo in piazza sè stesso per Ducati, lui no.
Fine della storia.